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RIAPRE I BATTENTI LO STABILIMENTO NATUZZI.

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GINOSA (Taranto) - Stabilimento Natuzzi in contrada Bandiera. QUOTIDIANO DI PUGLIA 17 APRILE 2018 di Nicola NATALE All’indomani della riapertura dello stabilimento Natuzzi di Ginosa le reazioni sono di cauto ottimismo.  Operai e cittadinanza sono sfibrati da una recessione che non ha fine e soprattutto non vede nuovi investimenti, né in città, né a Marina di Ginosa.  Pertanto il cancello che si è riaperto nella grande zona artigianale di Ginosa, occupata solo per metà da aziende tutte locali, è forse il segno che qualcosa inizia a marciare nel modo giusto e gli accordi  sono finalmente rispettati. L’ultimo era il verbale d’accordo sottoscritto a Bari del 22 dicembre del 2017 che fissava la riapertura dello stabilimento ginosino chiuso dal 2013 entro i primi 3 mesi del 2018.   Tacciono le bacheche social dei gruppi sindacali che hanno lottato per giungere a questo risultato che, pur salvaguardando i lavoratori, ha lasciato dietro sé tante voci critiche e

CRISI NATUZZI, I SINDACATI: “NON ACCETTEREMO STIPENDI SOTTO LA CASSA INTEGRAZIONE”.

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Santeramo in Colle - Lo sciopero del 21 gennaio 2014 indetto per protestare contro gli esuberi e il calo dei salari. QUOTIDIANO DI PUGLIA 21 OTTOBRE 2014 di Nicola NATALE Novanta per cento. Questa è stata la partecipazione allo sciopero indetto dai sindacati confederali così come riferita da alcuni rappresentanti aziendali.  I segretari regionali hanno ribadito la volontà di voler trattare ancora con l’azienda ma sulla base di elementi nuovi.  Silvano Penna, segretario regionale fillea cgil “ Abbiamo da una parte soldi veri da togliere ai lavoratori, dall’altra chiacchiere sulla riduzione degli sprechi denunciati dai nostri rappresentanti aziendali ” dice Silvano Penna segretario regionale della fillea cgil.  Insomma la volontà di incontrarsi naturalmente c’è ancora e dopo l’ennesima giornata di sciopero davanti ai cancelli arriva la convocazione dell’assessore regionale Leo Caroli, già segretario regionale della cgil di Brindisi.  Natuzzi ed i sindacati

NATUZZI: "NESSUN COSTO CINESE O RUMENO, LA RIDUZIONE ERA NEGLI ACCORDI".

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QUOTIDIANO DI PUGLIA 18 OTTOBRE 2014 di Nicola NATALE “ Non c’è più tempo da perdere ” dicono dal quartiere generale della Natuzzi.  L’invito rivolto ad operai e sindacati è a rispettare l’accordo del dieci ottobre dell’anno scorso ed a riconsiderare il secco no alla riduzione del costo del lavoro.  Anche perché assicurano fonti aziendali nessuno rimarrà senza reddito.   L’anticipo della cassa integrazione guadagni sarà possibile ricorrendo ad uno specifico accordo con le banche (unicredit - ubi) promosso da confindustria e regione Puglia.  Quest’ultima si accollerà gli interessi e i ratei potranno essere erogati come di consueto.  Quindi quei mesi a reddito zero con la cig erogata direttamente dall’inps sono un incubo che si dissolve.  Restano le nubi sul futuro del gruppo che registra una perdita operativa di 20,4 milioni di euro ed un ulteriore calo del fatturato del 6,1% nel primo semestre .  Forse anche per questo l’azienda non poteva anticipare come

NATUZZI,SCIOPERO DA LUNEDI’. SI PROFILA L’INCUBO MOBILITA’ PER 1.500 OPERAI.

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QUOTIDIANO DI PUGLIA 17 OTTOBRE 2010 di Nicola NATALE Per intanto è sciopero.  Non si sono fatte attendere le reazioni dalle fabbriche dopo le infuocate assemblee svoltesi ieri negli stabilimenti pugliesi e lucani del gruppo Natuzzi all’indomani del mancato accordo romano.  Da lunedì 20 ottobre i sindacati hanno proclamato lo sciopero per quattro ore con raduno alla “centrale” di Santeramo da dove si prendono le decisioni operative ed è ubicato anche il centro stile. I contratti di solidarietà, per il momento, non ci saranno mentre da Santeramo in colle anche il sindaco Michele D’Ambrosio (pd) avvisa: “ accordo di programma e contratti di solidarietà vanno insieme, se cade uno l’altro non regge ”.  E’ una situazione molto intricata e che sta facendo decidere più di uno ad abbandonare definitivamente la scialuppa al suo destino. Le bacheche infatti ospitano più di qualche mesto addio a quella che per molti era stata considerata l’azienda della vita.  Invec

NATUZZI: "200 EURO IN MENO PER DIPENDENTE". IN ALTO MARE LA TRATTATIVA.

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QUOTIDIANO DI PUGLIA 24 SETTEMBRE 2014 di Nicola NATALE La prudenza è massima.  E nemmeno i rappresentanti sindacali aziendali si sbottonano su quanto avvenuto ieri  23 settembre presso Federlegno a Roma, l’associazione confindustriale dove vengono spessi discussi gli aspetti più delicati della infinita vertenza Natuzzi. A parlare è invece Silvano Penna, segretario regionale fillea cgil al termine di un lungo incontro conclusosi in serata. “ Nulla di fatto ” nemmeno ieri e ulteriore rinvio a venerdì 26 settembre. Restano distanti le posizioni tra azienda e sindacati giudicate “ troppo onerose ” in termini di riduzione di reddito e demansionamento.  “ Non possiamo chiedere a queste persone di guadagnare meno che con la cassa integrazione ” dice il segretario.  Alla proposta di una soluzione più accettabile per i sindacati confederali (che comunque dovranno sottoporla alle assemblee dei lavoratori) è seguita un’ulteriore proposta aziendale.  In pratica si tratt

NATUZZI, RINVIO AL 19-20 SETTEMBRE. IN GIOCO IL FUTURO DEI PROSSIMI 4 ANNI.

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La sede centrale del gruppo Natuzzi a Santeramo QUOTIDIANO DI PUGLIA 10 SETTEMBRE 2014 di Nicola NATALE Ieri é finita con un rinvio al 19 e 20 settembre la due giorni romana presso la sede di FederlegnoArredo, l’associazione confindustriale di categoria.  Le proposte del management della Natuzzi e le controproposte del sindacato hanno spinto le parti a darsi una decina di giorni di tempo per esaminarle in dettaglio data la delicatezza e la complessità dei temi.  Natuzzi - Operai al lavoro all'interno degli stabilimenti. Sul tappeto ci sono soprattutto la gestione degli esuberi (che superano il migliaio) e l’articolazione dei contratti di solidarietà.  “ Sono fasi complicate ” dice una fonte interna all’azienda “ e solo dopo che saremmo arrivati ad una conclusione diremo qualcosa di più ”.  Stretto riserbo dunque anche perché ci sono notizie contrastanti rispetto ad una certa ripresa degli ordini. Negata in sede confindustriale ed invece diffusa a live

NATUZZI, NUOVE MANIFESTAZIONI. FALLITO L’ACCORDO DEL 10 OTTOBRE.

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Natuzzi, operai al lavoro. QUOTIDIANO DI PUGLIA 20 LUGLIO 2014 di Nicola NATALE Si respira sfiducia negli stabilimenti Natuzzi dopo la mancata attuazione degli accordi del 10 ottobre scorso.  Accordo a suo tempo definito “storico” che prevedeva la ricollocazione di almeno cinquecento degli esuberi del gruppo pugliese nelle nuove aziende (new.co.) entro maggio 2014. Ad oggi però nessuna delle tante aziende che si erano mostrate interessate è partita.  Nemmeno quelle che venivano ritenute in grado di affrontare il processo di rioccupazione come la Contempo di Grumo o altre due aziende venete.  La richiesta che parte da fillea cgil, feneal uil e filca cisl è quella di tornare ai contratti di solidarietà per tutto il personale del gruppo.  Anche perché nemmeno i 926 dipendenti oggi al lavoro sono utilizzati per l’intero orario contrattuale. Intanto, dei 600 esodi volontari previsti dall’accordo, solo 450 hanno accettato il contributo di uscita concordato

MARINA DI GINOSA, VASCO DAI DIVANI AL LATTE.

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Massimo Vasco, al lavoro nel suo nuovo laboratorio di Nicola NATALE E’ un segno dei tempi.  Massimo Vasco, già dipendente Natuzzi dove ha svolto anche attività sindacale, aveva da tempo annunciato le sue dimissioni.  Ma per fare cosa ancora non si sapeva.  A quarant’anni non è che sia facile reinventarsi un futuro, anche se si è in uscita da uno dei colossi mondiali nella fabbricazione di divani.  Invece ieri ( lunedì 14 giugno ) ha inaugurato un piccolo caseificio realizzato parzialmente con il contributo all’esodo che con tanti dei suo ex colleghi aveva contrattato. Ma anche dando fondo ai risparmi faticosamente accumulati e con l'aiuto di un piccolo finanziamento della banca locale.  Uno dei momenti della lavorazione del latte. E poiché le cose ritornano, l’ha fatto anche nel locale che i suoi genitori avevano tenuto aperto per tanto tempo, insegnandogli fin da piccolo uno dei mestieri che sicuramente non tramonta: quello della trasformazione del la

NATUZZI, I SINDACATI SUL BUSINESS PLAN: “UN ENTUSIASMO CHE FA BEN SPERARE”.

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Pasquale Natuzzi nel suo show-room a Milano a palazzo Caproni ( ph design and style caterina dilorgi ) QUOTIDIANO DI PUGLIA 5 MARZO 2014 di Nicola NATALE Urticanti le bacheche social dei sindacalisti dopo la pubblicazione del business plan Natuzzi. Più concilianti le dichiarazioni pubbliche.  Anche perché il piano industriale preannuncia lo stop alle perdite operative negli ultimi tre mesi del 2014, un ritorno all’utile del gruppo a partire dal 2015 e 611 milioni di fatturato nel 2016.  Gli alti vertici del gruppo ritengono l’obiettivo possibile con una ristrutturazione che attraversa ogni settore del colosso dei divani made in Italy. Ma come reagiscono ufficialmente i sindacalisti alla diffusione del comunicato recante in calce la scritta Milano?  Salvatore Bevilacqua, segretario regionale pugliese feneal-uil Il primo a rispondere è Salvatore Bevilacqua, segretario regionale della feneal-uil. Anche lui ha appreso come molti dell’approvazione del business

DA BARI SCHIARITA SUL FRONTE NATUZZI. RIENTRERANNO IN 900. Cabina di regia a Roma il 21 Febbraio.

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Bari, vertenza Natuzzi 14 febbraio 2014  L'incontro tra i dirigenti aziendali e sindacali mediato dall'assessore regionale al lavoro Leo Caroli. ( foto erasmo mazzone ) QUOTIDIANO DI PUGLIA 15 FEBBRAIO 2014 di Nicola NATALE Schiarita sul fronte Natuzzi. Le buone notizie vengono da Bari dove ieri si è tenuto un incontro tra azienda e sindacati mediato dall’assessore regionale al lavoro Leo Caroli e dal dott. Francesco Maiellaro.  Sale a 900 il numero dei lavoratori che, sia pure a rotazione e fino al 2 maggio 2014, potranno andare al lavoro senza passare subito in cassa integrazione guadagni a zero ore.  “ L’accordo firmato da tutte le parti coinvolte ” precisa però l’azienda “ prevedeva la sospensione della rotazione per tutto il personale produttivo e il passaggio alla cassa integrazione a zero ore per tutti i collaboratori in esubero a partire dal gennaio del 2014 ”.  Una svolta quindi, favorita anche dal “ picco di ordinativi provenienti dalle ulti