NATUZZI, RINVIO AL 19-20 SETTEMBRE. IN GIOCO IL FUTURO DEI PROSSIMI 4 ANNI.
La sede centrale del gruppo Natuzzi a Santeramo |
di Nicola NATALE
Ieri é finita con un rinvio al 19 e 20 settembre la due giorni
romana presso la sede di FederlegnoArredo, l’associazione confindustriale di
categoria.
Le proposte del management della Natuzzi e le controproposte del
sindacato hanno spinto le parti a darsi una decina di giorni di tempo per
esaminarle in dettaglio data la delicatezza e la complessità dei temi.
Natuzzi - Operai al lavoro all'interno degli stabilimenti. |
Sul
tappeto ci sono soprattutto la gestione degli esuberi (che superano il
migliaio) e l’articolazione dei contratti di solidarietà.
“Sono fasi
complicate” dice una fonte interna all’azienda “e solo dopo che saremmo
arrivati ad una conclusione diremo qualcosa di più”.
Stretto riserbo dunque
anche perché ci sono notizie contrastanti rispetto ad una certa ripresa degli
ordini. Negata in sede confindustriale ed invece diffusa a livello di
stabilimenti.
L’attenzione è tutta incentrata sul come saranno declinati i
contratti per la riduzione degli orari di lavoro.
Silvano Penna, segretario regionale fillea cgil |
“La cosa buona” dice Silvano
Penna segretario regionale della fillea cgil è che “nessuno prescinde da questi
contratti di solidarietà”.
Quindi
azienda e sindacati devono solo “discutere di numeri” e di “come ridurre ulteriormente
il numero degli esuberi”.
Questa perlomeno è l’impostazione data dai sindacati
maggiormente rappresentativi dopo il fallimento dell’opzione new.co. le nuove
aziende che dovevano acquisire parte delle commesse svolte all’estero del
gruppo Natuzzi, soprattutto la linea editions romena.
Intanto da parte
aziendale ci sarebbe la volontà di far rientrare qualcuno degli esuberi in
azienda, anche se su “numeri estremamente risicati” dicono i sindacati.
Rimane
il tema del costo del lavoro, forse il tema più difficile da affrontare.
Da una parte le
esigenze aziendali di contenere al minimo i costi in funzione della
competitività, dall'altra l’esigenza opposta di sindacati e lavoratori di conservare
il potere d’acquisto e le mansioni acquisite con anni di sacrifici.
Quotidiano di Puglia 10 settembre 2014 - La vertenza infinita Natuzzi |
Sempre
Penna dice in merito che c’è una proposta aziendale a suo avviso “troppo
pesante sul piano dei recuperi e della nuova assegnazione di mansioni che si
andrebbe a determinare con la completa applicazione della “moving line””(inglesismo
che sta per catena di montaggio).
Il quadro della situazione Natuzzi è estremamente mobile pertanto,
anche perché le due proposte di gestione degli esuberi e del futuro per i
prossimi quattro anni della Natuzzi “sono ancora sul tavolo”.
In questi dieci
giorni anche i rappresentanti sindacali aziendali e conseguentemente i
dipendenti saranno informati in dettaglio di quanto avvenuto a Roma.
Le due
date del 19 e del 20 settembre restano quindi cruciali per stringere un nuovo
accordo o continuare con le tensioni aggravate da una crisi interminabile.
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