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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

LATERZA, CERAMICA RENAISSANCE. In mostra i manufatti di "Made in loco".

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La mostra di Jasmine Pignatelli alla Galleria Nazionale di Arte moderna e contemporanea di Roma. (giugno 2015) di Nicola NATALE Si inaugura stasera ( 27 ottobre ) a Laterza la mostra “Made in loco”.  L’appuntamento è alle 18:30 presso la sala Cavallerizza del Palazzo Marchesale in piazza Plebiscito .  In visione fino al 30 ottobre , quindi per soli quattro giorni, ci saranno tutti i manufatti realizzati dagli studenti del Liceo G.B. Vico con la guida e l’ispirazione dell’artista Jasmine Pignatelli.  E’ la fase finale di un progetto regionale finanziato con fondi europei destinato al patrimonio immateriale ed alla valorizzazione turistica del territorio.  Non si poteva che partire dalla ceramica, attività che in loco raggiunse il suo massimo fulgore tra il 1500 ed il 1700.  Una delle fasi del progetto "Made in loco" In un mese di sua residenza a Laterza, la Pignatelli ha non solo creato le opere con i ragazzi, ma ha anche partecipato a

IL COMMISSARIO TREMATERRA: "SCUOLABUS RIPRISTINATO PER CHI NE HA REALMENTE BISOGNO".

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di Nicola NATALE Servizio scuolabus concesso nuovamente a chi ne ha realmente bisogno.  Anche al di fuori della rigida regolamentazione di distanza prevista dal regolamento comunale disapplicato dal 2006 ma riportato in vita nel 2015.  Lo ha stabilito il commissario prefettizio dott. Malgari Trematerra venendo incontro alle richieste dei genitori. La decisione, presa con una delibera del 16 ottobre scorso , prevede che il responsabile del servizio valuti come criterio alternativo alle distanze , sia itinerari di percorrenza di particolarie pericolosità comprovata dal comando di Polizia Municipale, sia situazioni di particolari necessità.  In questo modo i genitori che per i motivi più svariati avevano iscritto i propri figli in plessi lontani dalla propria residenza, potranno veder riammessi al servizio i propri bambini.  Il commissario prefettizio  di Ginosa Malgari Trematerra, vice prefetto di Taranto. Le difficoltà riguardavano in particolare nuclei

SCUOLABUS NEGATI E MENSE SCOLASTICHE CHE NON PARTONO: E’ SCONTRO.

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di Nicola NATALE Ci aspettano otto mesi di campagna elettorale.  Lo dimostra in pieno la vicenda del diniego degli scuolabus da parte del Comune di Ginosa che ha fatto adirare un buon numero di mamme. Anche ieri mattina sono tornate in Comune per ricevere le spiegazioni negate loro il giorno prima. Un mercoledì non ricompreso nei due giorni generalmente concessi alla ricezione dei cittadini.  Ma alla fine non si è capito nemmeno ieri perché il regolamento sul trasporto scolastico in vigore dal 2006 di fatto non fosse mai stato rispettato.  Prima di quest’anno scolastico era possibile ignorarlo   impunemente ed ora non più.  Perlomeno non lo hanno capito le mamme che con pazienza sono ritornate di nuovo in Comune a chiedere spiegazioni.   Nel frattempo dopo la lettera inviata al commissario prefettizio dall’ ex sindaco Vito De Palma e la conferenza stampa serale convocata all’Istituto Deledda per chiedere l’avvio della mensa e un trasporto scolasti

ALLARMI, CI HANNO TOLTO GLI SCUOLABUS!

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Un moderno scuolabus. di Nicola NATALE GINOSA - Allarmi, ci hanno tolto gli scuolabus.  Hanno reagito le mamme che si sono viste negare il servizio scuolabus dal Comune, portandosi sotto il Municipio in piazza Marconi in mattinata. Inutilmente però, perché il funzionario competente gli ha indicato il giorno di ricezione al pubblico (martedì e giovedì dalle 10 alle 12) e di essere disposto a riceverle solo singolarmente.  Nessun altro al Comune di Ginosa ha potuto aiutarle, nemmeno per ricevere maggiori spiegazioni.  Nell’ufficio destinato al commissario prefettizio e ad eventuali altri dipendenti comunali sembrava non esserci nessuno.  Difatti lo sparuto gruppetto ha citofonato invano ripromettendosi di tornare domani.  Le mamme private degli scuolabus mentre andavano via dal Comune. (Ginosa, 7 ottobre 2015) Sono dovute andare via in silenzio, rispettando i rigidi regolamenti imposti per la ricezione dei cittadini.  A non aver più diritto al