NATUZZI: "NESSUN COSTO CINESE O RUMENO, LA RIDUZIONE ERA NEGLI ACCORDI".
QUOTIDIANO DI PUGLIA 18 OTTOBRE 2014
di Nicola NATALE
“Non c’è più tempo da perdere” dicono
dal quartiere generale della Natuzzi.
L’invito rivolto ad operai e sindacati è a
rispettare l’accordo del dieci ottobre dell’anno scorso ed a riconsiderare il
secco no alla riduzione del costo del lavoro.
Anche perché assicurano fonti
aziendali nessuno rimarrà senza reddito.
L’anticipo della cassa integrazione guadagni sarà possibile ricorrendo
ad uno specifico accordo con le banche (unicredit - ubi) promosso da
confindustria e regione Puglia.
Quest’ultima si accollerà gli interessi e i
ratei potranno essere erogati come di consueto.
Quindi quei mesi a reddito zero
con la cig erogata direttamente dall’inps sono un incubo che si dissolve.
Restano
le nubi sul futuro del gruppo che registra una perdita operativa di 20,4
milioni di euro ed un ulteriore calo del fatturato del 6,1% nel primo semestre.
Forse anche per questo l’azienda non poteva anticipare come pure ha sempre
fatto la cigs “pur non essendo obbligata a norma di legge”.
Intanto sempre da
via Iazzitiello, sede generale, si precisa che i dipendenti attualmente in cassa integrazione a
zero ore sono 870 e non un migliaio come sostenuto da alcuni sindacalisti.
La
richiesta di nuova cassa integrazione in deroga partita per 1550 persone indicherebbe solo il numero massimo ma
assicurano “non abbiamo nessuna intenzione di arrivare a quei livelli”.
Ribollono
intanto le bacheche dei social network nel commentare gli effetti della
scadenza di un ulteriore anno di cassa integrazione in deroga senza rilancio
produttivo.
Un rilancio che però l’impresa ritiene ancora possibile anche se
sostengono “il costo per minuto di trasformazione italiano anziché passare da
0,85 € a 0,50 € si è innalzato a 1,12€”.
A questi costi quindi sarebbe stato
impossibile il rientro delle produzioni Editions.
Pasquale Natuzzi, presidente dell'omonimo gruppo. |
Quindi per tenere fede
all’accordo è necessaria trangugiare l’amara pillola della decurtazione del
salario: “non si tratta di salari cinesi o rumeni, è una semplificazione che
non rende giustizia al progetto molto ambizioso che stavamo tentando di portare
avanti insieme”.
Un progetto che camminava fondamentalmente su tre gambe: la
revisione dei livelli di inquadramento, il passaggio di tutti i dipendenti del
gruppo al contratto collettivo del legno arredo e i contratti di solidarietà
con la riduzione a 25 su 40 delle ore lavorate per settimana.
In soldoni
significa che su una paga base di 1.231 euro si perdono 154 euro fino alla
durata dell’orario ridotto. Poi, con l’orario intero, la perdita fissa si
attesta sulle 57 euro.
Per gli
impiegati che passerebbero tutti al
contratto legno/arredo la perdita è più sensibile: meno 173 euro che diventano 92
se per ripresa produttiva si ritorna all’orario completo.
QUOTIDIANO DI PUGLIA - Natuzzi e la proposta di riduzione dei salari (riduzione costo trasformazione). |
Il tutto in un quadro
di revisione che toccherà tutta l’area dei dirigenti e della struttura di
funzionamento del gruppo che concorrerà all’abbattimento del costo del lavoro.
Questo secondo quanto sperano a Santeramo (e non solo) potrebbe far tornare al
lavoro circa 600 persone attualmente in cassa integrazione a zero ore.
A
rimanere fuori sarebbero 500 persone per le quali l’ultima flebile speranza è la copertura di un ulteriore anno di cassa integrazione e le risorse del
contratto di programma (101 milioni di euro).
Con investitori (anche non del
ramo divani) che per ora non ci sono ma potrebbe tornare in conseguenza di una
ripresa dell’economia.
Ad andarsene finora sono stati in 430 con un esborso di
12 milioni di euro per l’esodo incentivato.
Ma da Santeramo non demordono e
dicono l’accordo è vivo e lotta insieme a noi.
Sindacati ed operai però non
nutrono molta fiducia e criticano “il comportamento unilaterale di chiusura
dell’azienda” a segreterie unite (feneal uil-filca cisl- fillea cgil).
Per loro
la Natuzzi ha assunto una posizione egoistica per questo lunedì scioperano per
quattro ore ed invitano tutto il personale a partecipare.
Commenti
Posta un commento