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MARINA DI GINOSA, ALLUVIONE DEL 2011. DOPO QUASI TRE ANNI I PRIMI RISARCIMENTI.

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Una delle case allagate a Marina di Ginosa durante l'alluvione del 1° marzo del 2011 QUOTIDIANO DI PUGLIA 15 FEBBRAIO 2014 di Nicola NATALE Marina di Ginosa, a quasi tre anni dall’alluvione del 2011 sembra siano arrivati i primi risarcimenti. Ma c’é ancora confusione riguardo alle cifre.  Ad alcuni danneggiati sembra sia stato detto che avrebbero ricevuto i ristori in tre ratei: non ci sono ancora comunicazioni ufficiali al riguardo.  Una sola cosa è certa: la percentuale di danno riconosciuta è stata pari al 24,2%. Quindi se la somma ricevuta è in linea con questa percentuale non dovrebbero esserci altre somme in arrivo.  La notizia giunge ad otto mesi dalla pubblicazione sull’albo pretorio del comune di Ginosa del piano di riparto derivante dalla delibera di giunta regionale n°1433 del 17 Luglio 2012.  Un lungo tortuoso cammino in cui tanti hanno contribuito per portare al giusto esito un iter di riconoscimento della calamità naturale da subito rivelato

DA BARI SCHIARITA SUL FRONTE NATUZZI. RIENTRERANNO IN 900. Cabina di regia a Roma il 21 Febbraio.

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Bari, vertenza Natuzzi 14 febbraio 2014  L'incontro tra i dirigenti aziendali e sindacali mediato dall'assessore regionale al lavoro Leo Caroli. ( foto erasmo mazzone ) QUOTIDIANO DI PUGLIA 15 FEBBRAIO 2014 di Nicola NATALE Schiarita sul fronte Natuzzi. Le buone notizie vengono da Bari dove ieri si è tenuto un incontro tra azienda e sindacati mediato dall’assessore regionale al lavoro Leo Caroli e dal dott. Francesco Maiellaro.  Sale a 900 il numero dei lavoratori che, sia pure a rotazione e fino al 2 maggio 2014, potranno andare al lavoro senza passare subito in cassa integrazione guadagni a zero ore.  “ L’accordo firmato da tutte le parti coinvolte ” precisa però l’azienda “ prevedeva la sospensione della rotazione per tutto il personale produttivo e il passaggio alla cassa integrazione a zero ore per tutti i collaboratori in esubero a partire dal gennaio del 2014 ”.  Una svolta quindi, favorita anche dal “ picco di ordinativi provenienti dalle ulti

RICOSTRUIRE VIA MATRICE. La proposta operativa dell'ing.Mario Stigliano.

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L'area crollata di via Matrice il 21 gennaio 2014 QUOTIDIANO DI PUGLIA 14 FEBBRAIO 2014 di Nicola   NATALE Capirci qualcosa nel rebus centro storico è un’impresa. Resa ancora più complicata dalla mancanza di dati ufficiali e certi.  Una cosa però va chiarita da subito, il centro storico di Ginosa e la sua gravina sono in massima parte percorribili. Abbandonare definitivamente ora la gravina ed il centro storico significherebbe la scomparsa definitiva di un patrimonio su cui, non a caso, si incentrano le possibili speranze di ripresa. Si commuove uno dei custodi della chiesa Matrice rievocando i tempi in cui tutto era “ curato e pulitissimo, le case e gli orti, i giardini, le strade, le cisterne ”.  La gravina di Ginosa, per la sua conformazione è stata l’ultima ad essere abbandonata in ordine di tempo tra quelle del territorio jonico.  Soprattutto ha ancora abitanti e fruitori che non la vogliono lasciare: di fatto i custodi di quello che i ginosini sono sta

NATUZZI/ MOMENTO DI PACIFICAZIONE A BARI. SI SCIOLGONO I PRESIDI.

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LATERZA - L'entrata dello stabilimento Natuzzi. QUOTIDIANO DI PUGLIA 14 FEBBRAIO 2014 di Nicola NATALE Si allenta la pressione intorno agli stabilimenti Natuzzi.  I presidi intorno agli stabilimenti di Laterza, Jesce e Santeramo sono rientrati anche in vista di un gesto di distensione da parte del management.  Disposto a reincontrare i sindacati in campo neutro, cioè all’assessorato al lavoro retto da Leo Caroli alle undici come convenuto. A Bari però ci sarà anche una delegazione di lavoratori per rendere chiaro il concetto che il criterio di applicazione della legge 223 del 1991 è sbagliato.  Salta pertanto la riunione prevista per oggi a Roma, che doveva fissare il punto sull’attuazione dell’accordo del 10 ottobre scorso teso a individuare gli oltre 1506 esuberi (ora ridottisi a circa 1296) e a garantire l’avvio di nuove imprese per reimpiegare gli ex addetti Natuzzi.  Forse qualche novità in più verrà dalle dichiarazioni dell’assessore regionale. E’

LATERZA PRESIDIO ALLO STABILIMENTO NATUZZI: "NO AI CRITERI SOLO AZIENDALI E ALLA CIGS A ZERO ORE".

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QUOTIDIANO DI PUGLIA 13 FEBBRAIO 2014 di Nicola NATALE Presidio di rappresentanti sindacali   ed operai allo stabilimento di Natuzzi di Laterza.  I dipendenti, pur preannunciando la manifestazione,  non hanno esposto sigle sindacali. Hanno chiarito però che non abbandoneranno l’ingresso dello stabilimento fino a quando non ci saranno segnali di dialogo da parte della direzione Natuzzi. Il nodo del contendere è ancora una volta la regolare attuazione dell’accordo di programma dell’ottobre scorso con relativo piano di esuberi.  Una cifra monstre inizialmente di 1506 esuberi, poi ridottisi con gli esodi volontari a circa 1296, comunque tantissimi in un territorio industrialmente desertificato.  A questi ultimi il management ha proposto da subito la cassa integrazione a zero ore, senza nessun passo avanti concreto sul fronte della riassunzione nelle new.co., ossia   le nuove aziende che dovrebbero portare a nuova vita il distretto murgiano del salotto.  Da sx Zi

LATERZA L'ISOLA ECOLOGICA RESTA AL FORO BOARIO. RESPINTO IL RICORSO DI QUADRIFOGLIO.

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L'ex foro boario prima della "riqualificazione" ad isola ecologica. QUOTIDIANO DI PUGLIA 13 FEBBRAIO 2014 di Nicola NATALE Definitivo via libera per l’isola ecologica di Laterza presso l’ex foro boario.   Lo statuisce la recente sentenza del tribunale amministrativo regionale che ha respinto il ricorso presentato dalla cooperativa il quadrifoglio.  E’ stato il sindaco Gianfranco Lopane a rendere noto il provvedimento che “ sancisce la correttezza dell’operato dell’amministrazione ” in merito alla interruzione della concessione trentennale. “ Per la verità ” dice a margine della conferenza il primo cittadino “ abbiamo anche tentato una risoluzione della questione in via bonaria ma evidentemente il consiglio d’amministrazione perseguiva altri interessi ”. Non quelli statutari però, sempre secondo Lopane.  La cooperativa infatti avrebbe dovuto usare il foro per la produzione e la commercializzazione   dei prodotti connessi alla zootecnia locale.   A qua

ISTITUTI COMPRENSIVI. IL VICESINDACO MONGELLI: "ACCETTATA LA NOSTRA PROPOSTA".

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La scuola "Raffaele Leone" conserva l'autonomia. Rimangono due istituti e due dirigenze a Ginosa con circa 900 alunni: "Giovanni Calò" e "Grazia Deledda" QUOTIDIANO DI PUGLIA 12 FEBBRAIO 2014 di Nicola NATALE L’amministrazione torna sul dimensionamento scolastico. E ribadisce che "aver seguito il criterio dei numeri ha pagato, consentendo alla proposta fatta dall’assessorato comunale competente di esser accolta dalla regione Puglia". “ Non è vero ” ha ribadito il sindaco Vito De Palma “ che volevamo immolare l’istituto comprensivo di Marina di Ginosa “Raffaele Leone” al mantenimento di tre istituti comprensivi a Ginosa ”.  Come è risaputo gli istituti comprensivi dotati di dirigenza saranno due a Ginosa (“Grazia Deledda” e “Giovanni Calò”) e uno a Marina di Ginosa , il “Raffaele Leone” appunto. Quest’ultimo raggiunge, anche grazie ai figli degli immigrati, il numero minimo di 600 iscritti. Se il numero dei marines