LATERZA / COSI' ALCUNI COMMERCIANTI: "IL SINDACO PROMETTE SCIOPERO ANTITARES? NON E’ SUFFICIENTE".


Il confronto organizzato con il sindaco Gianfranco Lopane
e la sua amministrazione organizzato
il 15 dicembre del 2013 all'auditorium Michele GIannico
QUOTIDIANO DI PUGLIA 22 dicembre 2013
di Nicola NATALE
Non si fermano le proteste per l’aumento della tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Anche perché l’evidenza degli avvisi di pagamento e delle scadenze ha fatto capire che non di polemiche si trattava, ma di euro fumanti sottratti alle spese di dicembre. 
In provincia ha fatto eco il caso di Laterza dove sono stati i commercianti ad alzare la voce e reagire in maniera veemente agli aumenti che in qualche caso hanno sfiorato il 154%. Una volta e mezza la cifra della vecchia tarsu, come si chiamava prima. 
L’amministrazione comunale ha accettato di incontrare i commercianti ma si è detta indisponibile a rivedere i criteri, se non altro perché quei criteri rispettano pedissequamente il decreto legge 201 del 2011. 
Giuseppe Barbetta,
uno dei commercianti animatori della protesta
Il sindaco Gianfranco Lopane nei giorni scorsi si è detto addirittura pronto allo sciopero della fame. Tra le voci di dissenso più forti quella di Giuseppe Barbetta, titolare di una nota macelleria a chilometro zero.
E allora finisce tutto con un incontro all’auditorium? L’agitazione è terminata o continua?
Il malumore non è solo dei commercianti, ma anche del cittadino. C’è qualcuno che addirittura ha chiesto un prestito per poter pagare la tares. La protesta però è singola, non riusciamo a metterla insieme. Chi però non protesta, non ha il diritto di lamentarsi.
Le posizioni del sindaco vi sembrano solo strumentali, per rabbonirvi?
Penso di sì. Soprattutto se la paragono a quanto hanno fatto a Ginosa dove hanno distribuito gli aumenti tra tutti, imprese e cittadini. Rischiando i ricorsi ma assumendosi una responsabilità politica. Caricare del 150% di aumento, fruttivendoli e fiorai e del 100% ai ristoratori di questi tempi è inaccettabile. Ci sono ristoranti che non fanno un evento, un pranzo da mesi. Se paragono Lopane a De Palma devo dire che quest’ultimo ha tutelato maggiormente la popolazione.
Il manifesto antitares affisso a fine anno 2013
per le strade di Laterza
Quindi chiedete ancora di rivedere gli avvisi di pagamento che vi sono giunti?
I cittadini sono intimoriti e pagano. Noi però vogliamo lanciare un messaggio ai nostri politici: devono fare gli interessi del proprio paese, altrimenti lasciare. E rispondere al telefono quando vengono chiamati a risolvere questi problemi. Se è difficile arrivare al nostro sindaco, figuriamoci allora arrivare a Roma.
Senta, ma se il sindaco e la sua maggioranza rivedono i criteri tares agendo contro la legge, non si rischia di peggiorare le cose?
Il sindaco deve tutelare i suoi cittadini o dimettersi. Se tutti i sindaci si uniscono in questa protesta, li voglio vedere 8.100 commissari ad applicare la tares o ad inasprire ancora la pressione fiscale. 
Poi non va dimenticata la situazione peggiore che si vive al sud. 
Non bisogna dimenticare i suicidi dei colleghi: non sono numeri. Ho visto commercianti piangere per lo stato di difficoltà in cui sono, proprio nella conferenza di domenica scorsa.

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