GINOSA, PARTE LA RICOSTRUZIONE POST-ALLUVIONE? 5 I PROGETTI APPROVATI IN GIUNTA.


Ginosa, alluvione del 7 ed 8 ottobre 2013. Una strada comunale completamente cancellata dalle acque
(photo courtesy of Francesco Pignalosa)

QUOTIDIANO DI PUGLIA 18 SETTEMBRE 2014
di Nicola NATALE
Il sette ed otto ottobre 2013 non sono date facili da dimenticare per Ginosa. Furono i giorni delle alluvioni che si portarono via quattro giovani vite. Tutte mentre a bordo delle loro auto percorrevano strade del territorio invase dalle acque. 
A circa un anno di distanza da quei tragici fatti vengono approvati cinque progetti esecutivi per la ricostruzione dei tratti danneggiati di altrettante strade comunali. 
Sono i primi fatti burocratici tangibili dopo la ricostruzione del ponte dei sospiri sulla ex statale 580 Ginosa mare avvenuta nel maggio del 2014 a cura della provincia di Taranto. 
Gli interventi sulle strade comunali sono stati tutti finanziati ricorrendo al piano di sviluppo rurale 2007-2013 e precisamente alla misura 125 per il “miglioramento e sviluppo delle infrastrutture connesse allo sviluppo ed all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura”
Il 28 agosto scorso, la giunta comunale guidata dal sindaco dott. Vito De Palma ha approvato infatti con diverse delibere i seguenti progetti esecutivi di ricostruzione:
  • strada Civone lotto uno a cura dello studio tbr projects per 485 mila euro, 
  • strada comunale tarantina a cura degli ingegneri Giacomo Clemente e Paolo Magrini in associazione temporanea per 387mila euro, 
  • zona fiumicello lotto due per 346mila euro su progetto del geometra Aldo Strada, 
  • zona cipolluzzo 2 lotto uno per 553mila euro su progetto dell’ing. Cosimo Battistini,
  • ulteriore intervento di 552mila euro sempre in contrada fiumicello lotto 1 con progetto esecutivo firmato dall’ing. Salvatore Ciminelli e dal geometra Felice Sassi in associazione temporanea d’impresa. 

Si tratta di varie opere che comprendono ripavimentazioni della sede viaria, ricostruzione delle opere di difesa del corpo stradale, dei tombini, della segnaletica, delle cunette, dei ponti con luce adeguata e di alcune spallette ed infine di molti rilevati stradali erosi dalla potenza delle acque. 
Ora il passo successivo sarà l’affidamento dei lavori con la consegna dei cantieri. 
Ma prima di questo passaggio sarà necessario che l’ufficio tecnico avvii le procedure di gara e stipuli i contratti di appalto. 
Come si vede non è facile avviare una ricostruzione, sia pure limitata ai soli danni emergenti e senza alcun intervento su un piano complessivo di difesa idrogeologica che dal Comune stesso era stato valutato in ottanta milioni di euro nella relazione di stima inviata al ministro dell’ambiente on. Andrea Orlando. 
Fino ad allora le ferite strutturali inferte dall’alluvione e la conseguente impraticabilità di alcune strade rimarranno ancora una emergenza non risolta del post-alluvione. 
E’ probabile che lo stesso iter e lo stesso lasso di tempo, se non più lungo, sarà ripetuto per il crollo di via Matrice, l’altra grande emergenza determinatasi il 21 gennaio del 2014.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 18 SETTEMBRE 2014

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