GINOSA, LATERZA, CASTELLANETA TRIONFA LA MONNEZZA.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 25 AGOSTO 2014
di Nicola NATALE
E’ l’argomento
del giorno, più delle notti bianche, delle sagre e dei cartelloni estivi, più o
meno culturali. E’ la monnezza che trionfa indisturbata sulle marine di Ginosa
e Castellaneta come sulle cittadine del Tarantino adagiate sulle prime terrazze
premurgiane, Laterza inclusa.
Tralasciando gli ormai continui, indignati ed
inutili annunci su facebook basta farsi un giorno per le strade e le campagne
per scoprire che, con la raccolta differenziata o senza, viviamo o conviviamo
con un buon numero di lazzaroni.
Via Tagliamento, Ginosa. |
Si possono riconoscere con facilità vie centrali come via Tagliamento, via Messapia. E la stessa via Palatrasio, dove ha sede il poliambulatorio di Ginosa, è punteggiata da una serie di sacchi neri riempiti di foglie e rifiuti abbandonati lungo i marciapiedi da giorni.
A Rosato di Ginosa si è unito da Laterza un cittadino che denunciava la “discarica a cielo aperto di via Trieste” scatenando la consueta selva di commenti.
Non più tardi di sabato i carabinieri di Castellaneta hanno denunciato due persone per aver trasformato in discarica abusiva un appezzamento di terreno di 100 metri quadri in agro di Ginosa, lungo la strada provinciale 4. Qualcuno ha voluto difenderli dicendo che si trattava di “poveracci che lo facevano per sbarcare il lunario” e che nel denunciarli gli si sarebbe dovuto dare un “ragionevole lasso di tempo per rimettere a posto il sito”.
Non migliore la situazione a Marina di Ginosa che ogni anno arranca sotto il peso di un turismo sempre più “monnezzaro” tanto da dar luogo a vere tirate contro i turisti e i loro luoghi di provenienza.
Se c’è un luogo comune che unisce Ginosa a Laterza e Castellaneta è l’esistenza di uno zoccolo duro di individui, residenti e non, determinati a sfigurare le pinete, gli arenili ed i luoghi pubblici.
La fontana presso piazza Kennedy a Castellaneta marina (fonte vivicastellaneta) |
Non è una questione di differenziata o meno, le nostre amate città sono messe a ferro e fuoco da bande ed individui ostili ad ogni civiltà ed ogni bellezza.
Anche i paesi che non hanno ancora avviato la raccolta differenziata come Castellaneta sono costantemente sotto il tiro dei vandali.
Su tutto questo spicca il contrasto tra il dettato dei vari capitolati d’appalto con cui si disciplina minuziosamente ogni aspetto della raccolta rifiuti e il reale comportamento delle ditte incaricate di provvedere al servizio.
C’è in prospettiva un pericolo ancora più grande: che il cittadino medio e più ancora i ragazzi vi si abituino, considerandolo normale.
Infatti sono spesso loro a lasciare angoli di paradiso come sono le nostre spiagge ricoperte dai resti di una civiltà che si fatica sempre più spesso a definire tale.
Il grande articolo dedicato dal Quotidiano di Puglia allo scarso grado di pulizia di 5 centri della provincia tarantina. |
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