LATERZA, RITORNO AL PASSATO CON "LA CACCIA AL CINGHIALE".
Si tratta di una rievocazione storica ambientata rifacendosi alla vita laertina nel XVI – XVII secolo” così come rappresentata da un piatto in maiolica risalente alla prima metà del '600.
LATERZA - Un piatto in maiolica con scene di caccia (1600 d.C) |
Si ripercorrono quindi le gesta del II° Marchese di Laterza, Don Giovanni Battista D’Azzia I°,
che eredita le terre e il titolo di grande di Spagna.
"A lui si deve la trasformazione del
castello di Laterza – il palazzo residenziale rinascimentale" dicono Felice De Vietro e Domenico Rizzi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'associazione.
Sembra che uno degli "hobby" del marchese fosse proprio la caccia al cinghiale con falcone. E usava invitare, durante le sue battute di
caccia, i nobili suoi amici dei paesi limitrofi, con i quali organizzava, al
ritorno, dei banchetti conviviali accompagnati da intrattenimenti di musici e
giocolieri, come era usanza in quel tempo. Proprio come nel piatto ormai celebre.
Per questa terza edizione ci saranno comparse vestite con abiti d'epoca realizzati dalla "sartoria teatrale" Mariella Tamborrino sulla base di uno studio condotto da Angela Tucci.
E' confermata inoltre l'esibizione con tanto di spari dei "fucilieri" di Cava dei Tirreni con le loro armi che riproducono i modelli a tromba oltre a quella di musici, sbandieratori e carrozze d'epoca.
Il corteo storico, composto
da destrieri, falconieri, balestrieri, arcieri, lancieri, guardie, fanti, tamburini, trombettieri partirà da via Roma, per proseguire lungo piazza Vittorio Emanuele – dove
ci sarà l’esibizione degli sbandieratori e proseguirà fino in Piazza Plebiscito,
dove si esibiranno i “fucilieri” con l“l’incendio” simulato del palazzo.
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