ALLUVIONE, SCAMBIO DI ACCUSE. E' GIALLO SULLA DICHIARAZIONE DI EMERGENZA.


QUOTIDIANO DI PUGLIA 23 LUGLIO 2014 
di Nicola NATALE
Un giallo o una banale sostituzione?
Sul sito del Governo al posto del provvedimento per le situazioni post alluvione c’è n’è uno simile, ma riguardante le provincie di Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara e Vercelli.
Niente a che vedere con lo stato di emergenza per le provincie di Foggia, Lecce e Taranto per quanto verificatosi tra il 19 novembre e il 3 dicembre 2013.
Forse è questa la ragione per cui ancora non compaiono le cifre messe a disposizione dal Governo per le emergenze che al momento riguardano soprattutto (ma non solo) il crollo di via matrice e l’inagibilità di parte del centro storico.
Per la minoranza si tratta solo di demagogia e chiacchiere, per la maggioranza i tempi e le riposte ai disastri delle alluvioni e delle piogge torrenziali “saranno regolarmente conclusi nel rispetto dei tempi tecnici di trattazione degli uffici comunali”.
Le cinque sigle che compongono la minoranza (pd, lista inglese, impegno civico, nuovo centro destra, liberi ed indipendenti) sostengono che l’approvazione di 25 stati d’emergenza in tutta Italia, ivi compreso quello nel Tarantino è stata possibile solo con il rifinanziamento del fondo emergenze il 26 giugno scorso.
Il crollo di via Matrice del 21 gennaio 2014
Ragion per cui era inutile “la gita a Roma da 1.700 euro a carico dei cittadini” del 19 giugno scorso. Cifra che si aggiunge “ad oltre 30mila euro di spese per viaggi nel 2013”.
Le opposizioni chiedono perché non siano stati ancora appaltati i lavori di ricostruzione delle strade comunali nonostante i 5,5 milioni di euro stanziati dalla regione Puglia nel novembre del 2013, all’indomani delle tragiche alluvioni di ottobre.
E sostengono che i marinesi non avrebbero ancora ricevuto il risarcimento danni per l’alluvione del 2011. Difficoltà e ritardi che si aggiungono alla pesante tassazione: “tasi del 1,5 per mille con gettito di 1,1 milioni di euro per pagare 365mila euro annui il canile e 836mila la pubblica illuminazione senza avviare la gara di conversione a led della pubblica illuminazione vinta nel 2011”.
I sei consiglieri d’opposizione ricordano anche la mancata agevolazione per l’imu sugli immobili concessi in comodato d’uso a parenti prossimi, nonostante l’impegno in Consiglio.
Di qui la conclusione: “andate a casa”. Argomento che non sfiora nemmeno la maggioranza che bolla il manifesto come “pieno di offese personali e falsità”.
Le sette sigle che sostengono l’amministrazione evidenziano invece che è solo grazie “al loro lavoro ed alla loro tenacia che si è giunti ad ottenere l’emissione dell’ordinanza”. Peraltro “vergognosamente ritardata dal governo pd-ncd rispetto ad Emilia Romagna, Toscana, Basilicata, Liguria”.
Insomma per la maggioranza di centrodestra tutte le questioni relative ai dossier più scottanti (strade rurali, crollo nel centro storico, risarcimenti alluvione 2011, gara illuminazione a led) sono “atti di gestione dei responsabili di settore che il politico per legge non può e non deve fare”.
Senza dimenticare che “il fondo per la riduzione della tares è un atto di civiltà, l’aliquota tasi è tra le le più basse realisticamente possibili ed è concertata e che mantenimento del canile e pagamento delle bollette sono atti dovuti”.
E’ la solita opposizione” concludono “che poi non vota i pagamenti per lavori di somma urgenza e non partecipa al voto”.
GINOSA - Mancati interventi post alluvione e crolli. Quotidiano di Puglia 23 Luglio 2014

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