LATERZA / PROIETTILE IN BUSTA. IL SINDACO LOPANE: "MINACCIA GROSSOLANA".

Una immagine del centro di Laterza

QUOTIDIANO DI PUGLIA 20 FEBBRAIO 2014
di Nicola NATALE
Un fulmine a ciel sereno, quella busta minatoria. Che turba l’immagine pazientemente costruita di Laterza, città della cultura e della gravina oasi lipu. Della carne al fornello e del pane da primato, che viaggia sui furgoni la notte per arrivare in mattinata alle città del nord. 
Ad esserne addolorato è prima di tutti Gianfranco Lopane, giovane sindaco di Laterza dal maggio 2011 ad appena 31 anni. Giovane come è quasi una tradizione nel paese che si affaccia sulla gravina selvaggia e che non ci sta ad appiccicarsi addosso l’etichetta di terra criminale. 
Qui non c’è alta criminalità, nonostante i problemi non manchino, pertanto nessuno sa come spiegarsi una minaccia tanto pesante al vicesindaco Sebastiano Stano, del pd come il sindaco (al quale si era invano opposto durante le primarie per la scelta del candidato).
Gianfranco Lopane,
sindaco di Laterza dal maggio 2011
Sindaco, ci può spiegare cosa è accaduto?
Nella mattina di lunedì Sebastiano Stano ha trovato una busta ripiegata sull’uscio dell’ingresso contenente un proiettile a salve ed una scritta all’interno che diceva pressappoco  il prossimo sarà vero.
Quale attività svolge il vicesindaco Stano?
Ha uno studio di consulenza tecnica, è un perito industriale. 
Avete appalti particolari in corso?
No, lo escludo, anche se saranno gli inquirenti a chiarirlo, chiediamo che si faccia piena luce sull’accaduto. Non c’è nella nostra gestione un minimo di dubbio su come sono gestite le cose.
Paradossalmente questa minaccia potrebbe invece dire che fate le cose per bene, e che qualche malintenzionato voglia condizionarvi.
Non ci sono in questo momento gare problematiche. Non ho veramente elementi che mi possano far sospettare qualcosa.
Nemmeno collegando il tutto alla bomba che scoppiò a due passi dal Comune nel 2009?
No, davvero. Io per altro non c’ero nemmeno allora. Molti acquisti sono realizzati attraverso consip, la società del ministero dell’economia e finanze e quindi viene a cadere anche l’interesse relativo a certe forniture.
Dal suo osservatorio ha visto Laterza cambiare con la crisi, eventi spia di una delinquenza organizzata, più pericolosa?
La sede del Municipio di Laterza (Taranto)
No. Sono aumentate le difficoltà e con queste l’esasperazione della gente, ma non abbiamo mai subito pressioni improprie o intimidazioni.  Laterza è una città tranquilla, è un fenomeno che perlomeno non emerge. 
Anche la vita amministrativa procede come sempre, facciamo appalti tutti i giorni e per svariate cose che vengono gestiti dal settore tecnico. Sono tranquillo su questo genere di considerazioni.
Che idea si è fatto allora?
Sembra che sia qualcosa di non riconducibile a dei professionisti, qualcosa di grossolano.
Si è creato un clima di incomprensione, di incomunicabilità con le parti a voi avverse, ma anche con quella parte di popolazione che non vi sostiene?
No, c’è dialettica, ma non scontro politico acceso. E’ chiaro che tutto quello succede con l’anticasta, i grillismi vari va ad esasperare la cittadinanza, ma niente che possa portare ad atti del genere. Al vicesindaco ed alla sua famiglia vanno la massima solidarietà, soprattutto sul piano umano, con la condanna unanime di un atto assolutamente inaspettato.

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