DE PALMA: "SULLA TARES NON C’E’ POSSIBILITA’ DI MODIFICARE ALCUNCHE’".
Il presidente del consiglio comunale Vincenzo Russo ed il sindaco di Ginosa, Vito De Palma |
di Nicola NATALE
L’amministrazione
ribadisce il suo punto di vista in merito alla tares.
Alla conferenza stampa di
ieri ad ascoltare il sindaco (l’unico a parlare tra i membri della maggioranza
presenti) anche i promotori del comitato di rinascita cittadina.
Chiarendo innanzitutto
che i soldi per pagare i debiti fuori bilancio “sono stati presi dai residui
accantonati e dall’avanzo di bilancio del 2012”. “E’ assolutamente falso”
replica all’opposizione il sindaco Vito De Palma che “il Comune di Ginosa abbia
pagato quattro milioni di euro per le sentenze che lo hanno visto soccombente
aumentando la tares”.
Il problema sono stati “gli adeguamenti istat richiesti
dalle ditte che raccoglievano i rifiuti e che il Comune ha ritenuto impropri
ricorrendo al tar”. “Liti non temerarie perché in primo grado sono state
accolte, poi al consiglio di stato abbiamo perso ma bisognerebbe raccontare
anche delle sentenze in cui abbiamo vinto”.
Qualche cenno sull’imu che viene
versata anche sulle aree fabbricabili prive di piano particolareggiato utilizzabile, quindi
di fatto terreni agricoli.
Per il primo cittadino, il comune di Ginosa è stato
l’unico ad aumentarla sulle seconde case nel 2013, la maggior parte degli altri
comuni l’aveva già fatto dal 2012.
Tutta l’attenzione si è poi concentrata sulla
tares che ha colpito pesantemente commercianti, artigiani e famiglie.
Tra una
ventina di giorni scade il saldo e l’invito che viene anche dalle opposizioni è
a sedersi insieme per trovare “soluzioni possibili per rendere più equo il tributo”.
Altrimenti avvertono dal pd “depositeremo il ricorso al tar finora solo
notificato”.
Vito De Palma però, sostenuto dalla maggioranza, fa notare che per
la tares “si è in presenza di un furto di stato e che i 0,3€/metro quadro
significano qualche milioncino che da Ginosa prende la via di Roma, soldi cui
si aggiungono quelli dell’imu sugli immobili produttivi scippati ai Comuni”.
Tutto
questo mentre “già si profila la iuc, la nuova tassa che somma tasi e tari e
che rentroduce di fatto la tassazione sulla prima casa”. Ma questo “lo stanno
facendo i partiti al governo, mentre noi siamo all’opposizione” chiarisce De
Palma ribadendo così la sua vicinanza a forza italia.
Il ricorso del pd non
impressiona la maggioranza “sia
perché i revisori erano obbligati a dare un parere solo sul regolamento ma non
sulle tariffe sia perché se passasse alcune categorie di commercianti
pagherebbero di più”.
Insomma “auguratevi che il pd non vinca il ricorso che
comunque appelleremo in ogni grado possibile” dice ai commercianti ed artigiani del comitato il primo cittadino.
La
situazione ginosina per commercianti ed artigiani - stando alle comparazioni
fornite in conferenza stampa - sarebbe nettamente migliore di gran parte dei
comuni limitrofi.
Quindi lo sforzo è stato quello di limitare per quanto
possibile gli aumenti dati dalla norma nazionale (non aggirabile) che stabiliva
di pagare per intero il costo del servizio di raccolta rifiuti.
Le riduzioni
previste hanno riguardato le famiglie con componenti fuori Ginosa per motivi di
studio o di lavoro e gli ultrasessantacinquenni. Le seconde case non hanno
usufruito di riduzioni perché poi la somma avrebbe dovuto essere caricata sui
proprietari di sole prime case.
Insomma ha concluso De Palma sperando forse di
smontare definitivamente le tesi del comitato e dell’opposizione “sappiamo
benissimo che le tasse sono aumentate ma non c’è la possibilità di modificare
alcunché”.
Per niente soddisfatto il comitato che pur interloquendo con il sindaco
non ha trovato sponde di intesa possibile. Agostino Gigante, il portavoce del comitato, andando via adirato ha definito "mostruosa" l'impossibilità di cambiare e mitigare una pressione fiscale insopportabile e di far recedere l'amministrazione dalla sua impostazione.
Uniche novità sono quindi la
vigilanza ambientale sulla raccolta differenziata che per i primi 15 giorni
“aiuterà” i ginosini nella differenziata (ora al 61,8%), la scomparsa dei bidoni per il vetro e la “conclusione del
lungo iter per realizzazione delle isole ecologiche a Ginosa e Marina di Ginosa”.
Nella conferenza non si sono comparati i costi pro capite del servizio di raccolta rifiuti includendo anche lo smaltimento.
Forse allineando questi costi ai migliori casi nazionali e includendo il numero effettivo delle persone che realmente producono rifiuti sarà possibile far pagare di meno.
Naturalmente in tutto questo bisogna tenere presente i vincoli imposti dalla legge 22 dicembre 2011 n°214.
Nella conferenza non si sono comparati i costi pro capite del servizio di raccolta rifiuti includendo anche lo smaltimento.
Forse allineando questi costi ai migliori casi nazionali e includendo il numero effettivo delle persone che realmente producono rifiuti sarà possibile far pagare di meno.
Naturalmente in tutto questo bisogna tenere presente i vincoli imposti dalla legge 22 dicembre 2011 n°214.
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