AGRICOLTORI ED EQUITALIA SI PARLANO. MANCA LA POLITICA.


La conferenza tenutasi venerdì scorso, 31 gennaio, all'hotel Jonico di Castellaneta Marina.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 1° FEBBRAIO 2014
di Nicola NATALE
E’ la politica la principale assente sulle questioni agricole. Ed in particolare sui debiti con l’inps. 
Questo è quanto emerso (ancora una volta) dal tavolo verde riunitosi ieri in una affollatissima conferenza allo Jonico hotel di Castellaneta moderata dal collega Francesco Persiani. 
Relatore principale il dr. Angelo Coco, responsabile relazione con gli enti e i contribuenti di Equitalia, con lui anche il sindaco di Palagiano Antonio Tarasco ed il coordinatore del Tavolo verde Paolo Rubino.
A tracciare lo scenario Pietro Rota un imprenditore agricolo che ha ricordato come negli ultimi sei mesi il reddito agricolo sia stato “ulteriormente falcidiato”. 
I mercati non ci premiano” ha detto “anche per la concorrenza sleale resa possibile dal green corridor che consente a paesi del nord africa di esportare in paesei che hanno legislazioni e costi del lavoro molto differenti”. 
Da sx il sindaco Antonio Tarasco,  Angelo Coco, Francesco Persiani, Pietro Rota
In tutto questo c’è “una corrente di pensiero che dipinge il settore come l’unico in controtendenza: è un dato falso e i  sindacati di categoria sono spesso interessati a questa rappresentazione fuorviante”. Rota ha chiesto ad Equitalia di farsi portavoce delle istanze delle imprese impossibilitate a pagare. Perché" ha concluso tra gli applausi “il governo non riesce a trovare 3,6 miliardi per l’agricoltura mentre ne condona oltre 95 alle imprese attive nel gioco d’azzardo?
Il dr. Angelo Coco non si è sottratto alla platea incandescente spiegando che “quando arriva il ruolo non sappiamo chi c’è dietro, ma non c’è freddezza, le istituzioni non sono sorde”. 
"Equitalia però può solo rateizzare allungando a 72 rate o nei casi previsti anche a 120 rate ed oltre debiti che sono stati molto spesso trascurati dalle imprese e dai coltivatori". 
Morale della favola secondo Coco: “se si aspetta un condono o una moratoria è inutile, su questo Equitalia non può tutelarvi, mentre è giusto che pretendiate responsabilità dalle istituzioni”.
Antonio Tarasco,
sindaco di Palagiano
E su questo ha fatto leva il sindaco di Palagiano Tarasco per cui nel “tempo la politica deve immaginare una soluzione perché l’agricoltura e il made in Italy non può essere abbandonato a se stesso, ci vogliono controlli efficienti sulle importazioni”.
L’assemblea del tavolo verde non poteva lasciar fuori il problema degli aggi e degli interessi. 
Ad intervenire è stato Antonio Pepe, presidente dell’associazione di consumatori noiconsut: “il solo taglio degli interessi non serve, se si fa una legge in un'ora e 15 minuti per slot machine allora perché non fare una legge per gli agricoltori? Al nord sono stati sospesi contributi, al sud, dove anche ci sono state alluvioni e calamità, questo non è avvenuto". Per Pepe la soluzione è “far pagare tutto il debito, ma con interessi minimi ed in trent’anni”. 
Tuttavia ha precisato “Equitalia non c’entra, perché ci vuole uno strumento disponibili ma ci vuole uno strumento”. Per questo bisogna “riformare la riscossione e abolire equitalia, impiegando in inps e altri enti i suoi impiegati”. 
Guarini, un imprenditore agricolo del barese.
Deve al fisco circa 900mila euro
Particolarmente vivace l’intervento di un imprenditore agricolo Guarini che deve al fisco circa 900mila euro. 
Di questo debito che non riesco a pagare solo 66mila euro andranno allo Stato, poiché i crediti inps furono svenduti alle banche private”. 
Difficile cogliere l’appello di Pepe  (la politica legiferi, non disunitevi, non deprimetevi) ha concluso Guarini “se il prodotto agricolo viene comprato al 2-3% del suo valore rispetto agli altri beni che come imprese e come consumatori dobbiamo giocoforza acquistare”.

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