ALLARME TARES E SICUREZZA: LE RISPOSTE DEL SINDACO ALL'ALCANICES". DELUSO IL COMITATO.
Uno dei momenti dell'incontro del 23 gennaio 2014 del sindaco con la cittadinanza al teatro Alcanices. |
di Nicola NATALE
Il giorno del
confronto è arrivato, ma è stato un monologo.
Almeno a sentire gli umori del
comitato apartitico “rinascita cittadina”. Certo, si era nel teatro Alcanices, ma
la materia del contendere era ed è terribilmente seria: tares e sicurezza.
Il
sindaco Vito De Palma, nonostante la nota emergenza crolli nel centro storico
di Ginosa, non ha disdetto l’appuntamento. Con lui coesa tutta la maggioranza
di centrodestra meno i due consiglieri Francesco Di Franco ed Antonio Bradascio. Il suo intervento, durato oltre un’ora, è stato tutto teso a dimostrare che
l’amministrazione da lui guidata ha fatto il possibile per limitare i danni
delle leggi e degli aumenti di tasse imposti da Roma.
Anzi, dati alla mano, ha
dimostrato, come Ginosa sia fra i comuni pugliesi dove la pressione fiscale su
commercianti ed artigiani è stata ridotta al minimo, rispetto ad altri Comuni. Stesso
discorso per la sicurezza cittadina messa a dura prova da una serie di furti negli
appartamenti e nelle campagne. “Abbiamo modificato il regolamento e tutte le
sere c’è un pattugliamento notturno dei nostri agenti di polizia municipale con
le forze dell’ordine come deciso di concerto con il comandante della compagnia
dei Carabinieri”.
"Abbiamo trovato le risorse ed impiegato in questo modo la quindicina
di agenti che abbiamo sottraendoli al controllo delle scuole, non lasciate sguarnite,
ma affidate alla sorveglianza degli operatori di protezione civile tramite
nuove convenzioni” ha dichiarato De Palma di fronte ad un Alcanices strapieno “come
nemmeno alle migliori campagne elettorali”.
L'articolo del Quotidiano di Puglia del 25 gennaio 2014 |
Altra misura quella di macchine
civetta che pattuglieranno costantemente la cittadina mai sentitasi così inerme
rispetto all’aumento della microcriminalità ed alla relativa impunità concessa
dal nostro sistema di garanzie.
Piuttosto alta l’età media del pubblico e bassa
la concentrazione di commercianti ed imprenditori; secondo il comitato però “non
era quello il luogo adatto ad un incontro simile perché i posti ammessi non
superano il centinaio”.
Particolarmente lunga ed approfondita la disamina del
capitolo tasse.
“Siamo perfettamente coscienti che tares ed imu sono aumentate,
e che non c’è niente di così impopolare, ma lo Stato ha tagliato 800mila euro
nel 2011, 900mila euro nel 2012 e 1,4 milioni di euro nel 2013, quest’anno
abbiamo ricevuto solo 280mila di trasferimenti erariali”.
“Ciò che versiamo
allo Stato come addizionali ed irpef non ci ritorna più e serve a mantenere
questo pachiderma” ha affermato il primo cittadino.
La scelta della maggioranza
“è stata di non aumentare l’imu nel 2012
a differenza di altri comuni e di farlo nel 2013 solo sulle seconde case
coscienti che l’aumento si sarebbe spalmato tra più soggetti, non solo tra i
residenti come sarebbe stato facendo pagare ad esempio la tares solo per i mesi
di utilizzo dell’immobile”.
Il nodo sta tutto “nel pagamento dell’intero costo
del servizio di raccolta dei rifiuti disposto per legge nazionale e a cui
l’amministrazione non si può certo sottrarre”.
Agostino Gigante, portavoce del comitato sale sul palco a ribadire la richiesta del palazzetto dello sport per domenica 26 gennaio 2014. In alternativa il comitato affitterà il Metropolitan. |
Insomma non c’è modo di tornare
indietro dall’impostazione della maggioranza di centrodestra che sempre per bocca del sindaco fa sapere che “817 mila euro di tares sono evasi ed è quello il
motivo per cui sono arrivati gli accertamenti, salvo errori sempre correggibili”.
Tutto questo non fa che aumentare la pressione fiscale che giunge a categorie
come quelle dei commercianti e degli artigiani ormai stremati dalla crisi
economica.
L’unica scintilla della serata si è avuta quando uno dei
rappresentati del comitato, Agostino Gigante, ha chiesto di poter intervenire
prima che il sindaco finisse il suo intervento.
Per il resto la spiegazione pur
ragionevole ed argomentata del sindaco non sembra aver convinto il comitato che
torna a chiedere l’uso del Palazzetto dello sport per una nuova riunione.
In
quella riunione di tutta la cittadinanza, in luogo ampio e sicuro “presenteremo
nel dettaglio le nostre idee e le nostre proposte”. Anche perché dicono
“attendiamo di vedere cosa è arrivato sul territorio dopo le alluvioni”.
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