TARES DA PAURA A LATERZA. I COMMERCIANTI CHIEDONO ALL’AMMINISTRAZIONE DI RIVEDERE I CRITERI.


QUOTIDIANO DI PUGLIA 15 DICEMBRE 2013
di Nicola NATALE
La tares fa paura a Laterza, soprattutto ai commercianti e titolari di bar, pizzerie e naturalmente delle famose macellerie con fornello e sala degustazione. 
Gli aumenti sono stati particolarmente pesanti per queste categorie e non a caso domenica prossima è stato fissato un incontro tra amministrazione e confcommercio per chiedere come è andata ma soprattutto trovare una soluzione migliore. 
Giuseppe Barbetta
Tra gli organizzatori dell’incontro, alle dieci  presso l'auditorium Michele Giannico in pieno centro storico, Giuseppe Barbetta, componenti di confcommercio e titolare di una nota macelleria a km zero. Uno insomma di quelli punti sul vivo.
A chiarire i contorni della faccenda è intervenuto l’assessore all’ambiente Oronzo Calella, uno di quelli che ci ha messo la faccia nell’avvio della raccolta porta a porta che ora, ahimè, coincide (anche a Laterza) con aumenti insostenibili. 
Senza peraltro che le cose siano legate, perché la differenziata, si era detto in origine, avrebbe fatto risparmiare i comuni. Ma del resto si era detta la stessa cosa esternalizzando la raccolta, affidandola cioè a società private esterne. 
Oronzo Calella,
assessore all'ambiente di Laterza
Calella ha chiarito che la tares è stata applicata rispettando la legge nazionale (Legge 22/12/2011 n.214) che è entrata anche nei criteri di merito. Imponendo quindi non solo la copertura completa del servizio ma anche di far pagare di più chi produce più rifiuti, quindi le famiglie più numerose e particolari categorie di esercenti commerciali. Di qui il “il grido di dolore di dolore di famiglie ed esercenti” ma chiarisce il giovane assessore “non accetto né provocazioni né strumentalizzazioni”.
Insomma si chiede “dov’erano i rappresentanti di queste categorie quando si decideva tutto questo?” “Perché non si sono attivati tavoli di confronto dopo aver fatto le simulazioni di calcolo?”. 
Per Calella le proposte di approvare delibere contra legem sono senza senso ed a complicare la faccenda è intervenuta anche la legge 124 che all’ultimo momento ha statuito che si potesse anche tenere la tarsu per un altro anno. 
Per questo dice Calella “mi stringo intorno alle famiglie ed ai commercianti ma chi si vuole sedere con noi per affrontare il problema sappia che non possiamo accettare polemiche sterili ed accuse gratuite,  possiamo solo fare del nostro meglio per sollevare il problema a livello nazionale”. Un intervento preventivo teso chiaramente a smontare il clima infuocato che si preannuncia nella riunione di stamattina.

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