CRONACA DI UN CICLONE ANNUNCIATO


Castellaneta Marina - Allagati molti accessi ad appartamenti
del villaggio dei turchesi, all'ingresso della cittadina
QUOTIDIANO DI PUGLIA 3 DICEMBRE 2013
di  Nicola NATALE
Gli allerta funzionano, non ci sono vittime dopo questa eccezionale perturbazione. 
Ma i danni sono ancora una volta enormi, ed il maltempo non è finito, e neppure le sue conseguenze. 
Questa volta le situazioni di pericolosità non si sono concentrate solo a Ginosa ma paura, tensione ed in qualche caso angoscia hanno toccato anche Laterza e Castellaneta. Più di tutte hanno sofferto Marina di Ginosa e Castellaneta Marina, le due frazioni costiere
Marina di Ginosa, il canale della mezzana durante
le piogge di sabato 30 novembre
e domenica 1° Dicembre
Marina di Ginosa ha dovuto fare i conti con la piena del Bradano, del torrente Gàlaso e con gli allagamenti nelle contrade. 
Senza dimenticare l’apertura di una delle cinque paratoie della diga di san Giuliano con una portata (dicono) di 150-200 metri cubi al secondo. 
Cosa che ha messo in ulteriore allarme la popolazione perché a torto o a ragione si ritiene che una delle concause dell’alluvione del marzo 2011 fu proprio l’apertura delle paratoie della diga. 
I più danneggiati sono gli abitanti di contrada marinella, fatta evacuare nella giornata di domenica. Ieri il sindaco De Palma ha disposto con una nuova ordinanza l’evacuazione anche delle contrade fiumicello, spiano, piano del Bradano, monte doro, pantano, e zona w tutte zone intensamente coltivate e con molte imprese agricole. 
Con molta probabilità gli eventuali residenti in queste zone si andranno ad aggiungere alla trentina di persone della marinella attualmente ospiti nelle aule dell’istituto comprensivo Leone.
La scuola li ha ospitati non già nella palestra come si era scritto e detto, ma in alcune aule garantendo loro un letto e pasti caldi forniti da alcuni alberghi della zona attivi anche in questo periodo. 
Una sistemazione più che dignitosa” ci dice Giuseppe Prisciandaro, uno degli ospiti della Raffaele Leone.Diversamente dalla alluvione di due anni fa, nel marzo del 2011, non è stato possibile sistemare gli abitanti evacuati negli alberghi. Nel frattempo le forze dell’ordine e i vigili del fuoco continuano a presidiare la zona ed a monitorarla. 
A Marina di Ginosa le scuole rimarranno chiuse anche oggi, mentre a Ginosa si torna lentamente ad una normalità, anche se i tombini saltano per la troppa acqua.
Castellaneta Marina - esondazione del fiume Lato
1 e 2 Dicembre 2013
Discorso a parte per Castellaneta Marina dove per la prima volta a fare le spese di queste precipitazioni è stato il villaggio dei Turchesi e un vicino complesso di abitazioni dell’Istituto autonomo case popolari. 
Diverse le cause che hanno portato a questa nuovo inedito disastro per Castellaneta Marina: l’esondazione del fiume Lato con il blocco della vitale arteria costituita dalla strada statale 106 che collega l’arco jonico e l’insufficienza del canale di mezzana a raccogliere e drenare l’enorme acqua concentratasi sul territorio
Anche qui l’acqua è penetrata nei primi piani, negli scantinati rovinando tutto e dando via alle consuete scene di scoramento e reazione.
Sul banco degli imputati la scarsa pulizia dei canali, ma sono accuse fatte perlopiù da non tecnici, che spesso dimenticano come nei canali venga spesso buttato di tutto e non fanno i conti con l’enorme portata d’acqua scaricata in due giorni di pioggia quasi ininterrotta.
Va detto che con una lettera vagamente autoassolutoria del 20 novembre 2012 gli stessi ingegneri progettisti della risistemazione del bacino del fiume Lato, avevano puntato il dito sullo "stato dei canali" e "sull'invasione di canneti ed arbusti selvatici".
Nettuno ha dato il colpo definitivo alla già disastrata viabilità comunale e provinciale del territorio mettendo a rischio i collegamenti tra Castellaneta Marina e Castellaneta, tra Castellaneta e molte sue contrade e mettendo sotto stress l’intero sistema viario della provincia di Taranto che non ha retto a questo stress test. 
Le scuole rimarranno chiuse anche oggi a Castellaneta e nella sua frazione mentre l’amministrazione comunale del sindaco Giovanni Gugliotti è impegnata a tranquillizzare la popolazione non certo avvezza a fare i conti con i disastri idrogeologici. 
Nessun pericolo è stato segnalato per il complesso nova yardinia che sorge a pochi passi dal Lato, fiume che di solito scorre placido senza aver quasi mai fatto parlare di sé. 
Ma questa volta la storia è diversa ed impone una riflessione generale sull’intero bacino idrografico del versante occidentale della provincia di Taranto. 
Riflessione che deve portare ad una effettiva messa in sicurezza del territorio, a dieci anni peraltro dalla disastrosa alluvione di Palagiano, altro comune di questo versante. 
Di questo messaggio si è fatto portatore il consigliere regionale Pietro Lospinuso che ha detto di aver rappresentato al viceministro Filippo Bubbico, questa nuova emergenza del territorio, che si aggiunge a quella già nota e non meno drammatica: la disoccupazione.
In questo scenario, incredibile ma vero, c’è chi non ha perso tempo. Ieri, sotto la pioggia c’era chi raccoglieva olive. Olive che per la cronaca vengono pagate tra 26 euro e 28 euro  al quintale sulla piazza di Ginosa.

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