SCUOLE JONICHE, PARTECIPATE AL COMENIUS


di Nicola NATALE
Aberdeen, Scotland
Da Ginosa ad Aberdeen, in Scozia. Ad insegnare matematica in un college e fornire sostegno didattico nel dipartimento specifico per le opportunità di apprendimento. 
Il tutto grazie ad un progetto europeo semisconosciuto a molti dal nome Comenius
Il programma consente gli scambi di alunni e personale della scuola con lo scopo di valorizzare la diversità culturale e linguistica. L’appello del professor Giuseppe Clemente è rivolto alle scuole della provincia jonica a partecipare attivamente a questo programma finanziato dalla unione europea che ha l’ambizioso obiettivo di coinvolgere 3 milioni di allievi durante tutta la sua durata. 
Un momento dell'Euro Talk Aberdeen
Professori ed alunni stranieri potrebbero così arrivare nelle scuole joniche contribuendo a colmare la scarsa conoscenza di tanti territori del meridione che normalmente lasciano incantati la maggior parte dei visitatori. 
Non solo per il cibo, ormai uno standard mondiale di eccellenza, ma anche per i molti sconosciuti tesori storici e paesaggistici, che spesso formano un tesoro unico come è nel caso delle gravine. 
Non sorprende questa proiezione internazionale di Clemente, del resto comune a molti della sua generazione. 
Per alcuni individuata é la chiave per far cambiare il sud, promuovendo la conoscenza del suo territorio e scambiando le migliori pratiche, in tutti i campi, non solo quello dell’istruzione. 
Giuseppe Clemente,
professore di matematica
Scopo del Comenius è infatti aiutare i giovani ad acquisire non solo “le competenze di base necessarie per la vita e lo sviluppo personale” ma anche quelle necessarie a trovare un ‘occupazione ed essere cittadini europei attivi. 
Di suo Giuseppe Clemente è un ingegnere ambientale, classe 1980,  laureatosi a Potenza, ma nato a Ginosa che come tanti ha preso il trolley e se ne è andato ad insegnare matematica al nord, in istituto tecnico a due passi da Torino, il Pininfarina di Moncalieri. 
Lì è diventato anche referente per le attività di sostegno a cui gli istituti di tutti il territorio da tempo dedicano energie e risorse. Ancor prima però Giuseppe Clemente è stato un ragazzo erasmus e dall’università della basilicata è approdato a quella di Valencia, spendendo sei mesi al politecnico e naturalmente imparando lo spagnolo. 
Non prima però di partecipare anche in puglia a bollenti spiriti con un progetto di sicurezza stradale sviluppato assieme ad un suo collega. Il suo invito entusiasta è rivolto anche agli studenti universitari ed ai neolaureati: "queste opportunità divertenti possono cambiare la vostra vita", dice nella newsletter  realizzata in collaborazione con il college di Aberdeen, una città appena più grande di Taranto ma con notevole sviluppo economico.

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