LA SINGOLARE VICENDA DELLO STADIO VERGA DI CASTELLANETA SOMMERSO DAI RIFIUTI ED IN ABBANDONO. Prete rimproverato per averne chiesto l'uso
QUOTIDIANO DI PUGLIA 17 GIUGNO 2013
di Nicola NATALE
Lo stadio Verga di Castellaneta |
Castellaneta è
più che mai effervescente.
E se da una parte si avviano le selezioni dei
giovani talenti per il premio internazionale città di valentino e si celebrano
le belle giornate di calcio per gli under 16 della scirea cup, dal fronte
politico non cessano le novità.
Questa volta è lo stadio verga a sollevare
nuovamente gli attacchi dell’opposizione. Vi giacciono secondo la denuncia
della minoranza tonnellate di rifiuti speciali pericolosi.
Leonardo Rubino, funzionario regionale e consigliere comunale |
Aveva iniziato qualche
giorno fa il movimento 5 stelle che non è rappresentato in consiglio comunale a
chiedere lumi, poi ieri la nota del consigliere della lista emiliano Leonardo
Rubino. E se il movimento chiede di conoscere le ragioni che hanno impedito a
sette mesi dall’assegnazione della somma di 100mila euro dalla regione Puglia di procedere alla
bonifica, il consigliere ripercorre tutta la storia, davvero imbarazzante
dell’ex stadio in contrada mater christi e punta il dito contro le precedenti
amministrazioni comunali.
Davvero singolare la storia di questo stadio in
disuso che don Franco Alfarano chiedeva fin dall’aprile del 2010 di utilizzare
per le attività sportive dei suoi
Immagini di abbandono dello stadio verga di Castellaneta, ridotto a discarica abusiva |
ragazzi. Non solo non gli fu concessa ma,
stando a quel che dice Rubino, il sacerdote fu apostrofato pesantemente
dall’allora vicesindaco Perrone che si rivolse al vescovo per “chiedergli un
atto riparatore”.
Ma al di là del retroscena raccontato, quello che il
consigliere di minoranza vuole denunciare è la multa comminata dalla guardia di
finanza al Comune. Una multa salatissima da 142mila euro più quattromila per
l’onorario del legale.
Rubino si chiede se è giusto che la somma venga pagata
dai castellanetani invece che da “tecnici ed amministratori distratti, inerti
ed incompetenti oltre che ovviamente ai disonesti che hanno scaricato in modo
delinquenziale montagne di rifiuti pericolosi”.
E lancia l’allarme sulle
infinite altre discariche a cielo aperto che infestano ovunque il territorio
comunale, nella completa assenza di controlli e sanzioni da parte delle
strutture comunali.
Alfredo Cellamare, vicesindaco di Castellaneta |
A tutto questo risponde l’amministrazione con Alfredo
Cellamare, il vicesindaco e delegato allo sport confermando la volontà di
realizzare il centro natatorio comunale per un importo di 2milioni di euro. Si
attende solo “la conferma della cassa depositi e prestiti e del coni, sfumata
all’ultimo momento per l’impossibilità di fornire una fideiussione da 500mila
euro da parte del comune, l’impresa che lo realizzerà provvederà anche alla
bonifica dell’area”. “Non ci è mai convenuto bonificare” aggiunge il
vicesindaco lasciando intendere che forse il contributo di 100mila euro comunque insufficiente a bonificare l'area non sarà più richiesto alla Regione.
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