GINOSA RIFIUTI IN GRAVINA. PROMOZIONE INUTILE SE LA SI RIDUCE A DISCARICA
QUOTIDIANO DI PUGLIA 2 GIUGNO 2013
di Nicola NATALE
Ginosa - Il castello normanno visto dalla gravina di rivolta |
Rifiuti in gravina
e tanti. Basta percorrere via san giovanni, di recente ribasolata grazie al
piano integrato di riqualificazione delle periferie per scoprire che qualche
decerebrato la considera una discarica. E’ sconsolato il racconto che ci fa un
cittadino reduce da un escursione in gravina.
Proprio ora che il canyon dà il meglio di sé con gli antichissimi
ruderi e la nuovissima vegetazione, carica di profumi ed essenze. Un mix che attira non solo storici e botanici, ma anche chi
vuol ritrovare il contatto con la natura e farsi una vacanza.
Nella parte sotto il castello
normanno le case-grotta sono un cumulo di bottiglie di birra, buste, casse di
plastica, reti metalliche, materassi ed altri rifiuti anche tv.
Con tutta probabilità stando sempre alla
testimonianza di V. D. si tratta di gente che trova il modo di popolare
e di fruire della gravina nel peggior modo possibile.
Vanificando
quindi, non solo il milione e duecentomila euro di fondi regionali spesi per la
riqualificazione nel 2011, ma
anche le cifre ancora più ingenti spese nel tempo per gli altri interventi e per
la promozione turistica del territorio.
Ginosa il muraglione interamente ridipinto con murale grazie all'iniziativa della locale arci del 2 Giugno |
Promozione che solo ora comincia a
vedere i suoi primi frutti con una serie di aperture di bed and breakfast in
gravina e persino di atelier produttivi come quello di Inglese, l’ormai famoso produttore
di camicie sartoriali per presidenti e reali. Senza contare l'ultima presentazione di albergo diffuso nella gravina di casale che l'amministrazione proporrà agli investitori presenti a Milano nell'ambito di Eire Expo Italia Real Estate dal 4 al 6 Giugno.
Trovare rimedi non é facile, giacché, come fece notare l'economista Carlo M. Cipolla, professore a Berkeley con la
sua prima ironica legge, ognuno di noi sottovaluta il numero e la pericolosità
degli stupidi in circolazione.
Pensare a telecamere,
sorveglianza oltre ad essere costoso, potrebbe riproporre altrove il problema. Come
di recente è successo con il tentativo di recuperare l’area abbandonata di
quello che doveva essere il parco alfieri.
Dipinto un murales su una delle
pareti soprastanti, pochi giorni dopo fu imbrattato con delle scritte. Per fortuna la locale arci non si è scoraggiata ed ha replicato il 2 Giugno facendo dipingere tutti i muri del "muraglione"con dei murales. Così l'onta del 25 Aprile è stata lavata meritoriamente il 2 Giugno. Resta però diffusa la tendenza a danneggiare le opere pubbliche e soprattutto la mancanza del verde pubblico come il lungo abbandono del parco alfieri testimonia.
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