GINOSA E MARINA DI GINOSA / APPALTI PUBBLICI E DEBITI, L’OPPOSIZIONE ROMPE IL SILENZIO CON DUE COMIZI
QUOTIDIANO DI PUGLIA 11 GIUGNO 2013
di Nicola NATALE
L'articolo del Quotidiano di Puglia di martedì 11 Giugno 2013 |
In molti si chiedevano
come mai l’opposizione tacesse sulla bufera giudiziaria che ha sconvolto il
comune di Ginosa.
Bufera che ha coinvolto il 23 maggio scorso, a
seguito di un’indagine della guardia di finanza, il consigliere delegato ai
lavori pubblici Vincenzo Di Canio, un geometra dell’ufficio tecnico comunale
Alfredo Clemenza oltre al dirigente pro-tempore dello stesso ufficio ing. Mauro
De Molfetta ed Enrico Grilli, vicepresidente della cooperativa il poligono.
Il tutto originato dalla tangente che Grilli avrebbe versato per la costruzione del centro diurno per disabili nella località costiera dalla quindicesima bandiera blu.
Il tutto originato dalla tangente che Grilli avrebbe versato per la costruzione del centro diurno per disabili nella località costiera dalla quindicesima bandiera blu.
Domenica scorsa, 9 Giugno, il silenzio si è interrotto con due
comizi tenutisi in serata a Ginosa e a Marina di Ginosa.
Un momento del comizio a Marina di Ginosa |
A parlare sono stati i
consiglieri di minoranza Enzo Giannico e Felice Bitetti (pd) e Massimo
Castria e Cristiano Inglese (lista
inglese) oltre alla segretaria Margherita Zanelli del circolo marinese.
Sotto
la lente dell’opposizione, l’intero sistema degli appalti pubblici e le
numerosi varianti in corso d’opera, sui quali da anni lanciavano allarmi
inascoltati, spesso considerati strumentali.
Enzo Giannico, consigliere di minoranza pd |
L’ultimo quello di Giannico sul
rifacimento di diverse strade urbane e tronchi idrico-fognanti che provocò a marzo
scorso delle richieste di chiarimenti da parte dell’autorità di vigilanza.
Il
consigliere marinese in quell’occasione disse esplicitamente “che i lavori
pubblici erano considerati come una questione privata-personale da parte degli
amministratori ed in particolare da Di Canio”. L’opposizione però ha preferito
rimanere alla larga dalla vicenda giudiziaria, auspicando la completa
estraneità ai fatti delle persone coinvolte e piuttosto puntando il dito sulla
qualità delle opere pubbliche e dei servizi offerti dall’amministrazione
comunale, con un occhio preoccupato al bilancio da cui si temono sorprese
sgradite.
Cristiano Inglese, capogruppo lista inglese |
E se Castria ha ricordato i ritardi nell’ammodernamento della pubblica
illuminazione e le inadeguatezze della raccolta differenziata - a partire dalla
mancanza delle isola ecologiche nonostante l’appalto sia partito dal luglio del
2012 - l’avv. Cristiano Inglese ricorda invece il caso cisa, in piedi fin dal
2007.
La società di gestione della discarica di Massafra “scarica sul bilancio
comunale 2012 gli effetti del mancato adeguamento del canone per smaltire i
rifiuti negli anni scorsi: 500mila euro di arretrati più 300mila di spese per
una battaglia legale che si trascina dal 2006”.
Perché si chiede Inglese "all’arrivo della sentenza non si è utilizzato l’avanzo di bilancio di un milione di euro del 2011 per
pagare la sentenza sfavorevole?" Il Comune ha preferito rateizzare, pagando gli
interessi.
E poi altre sentenze sempre in tema di rifiuti per la rivalutazione
del canone di raccolta per 1,5 milioni di euro e per la proroga del servizio alla società avvenire (250mila euro) senza
scordare la mancata presentazione dei piani particolareggiati nelle aree dichiarate
fabbricabili sulle quali si continua a pagare l’imu senza poter di fatto
costruire.
Felice Bitetti, capogruppo consiliare pd |
Non fa sconti nemmeno Felice Bitetti, il capogruppo pd, che annuncia
il ritiro dalla politica dopo esserne stato un attore principale per decenni.
Nel descrivere le implicazioni politiche seguite all’arresto di Di Canio (il
quale avrebbe avversari nella sua stessa maggioranza) ricorda che è una
sconfitta per tutta Ginosa, ma che il settore dei lavori pubblici non può
bloccarsi per questo.
Si deve però “rinunciare al trucchetto delle offerte
migliorative negli appalti che poi spariscono in fase di esecuzione”. Come il
famoso sovrappasso che doveva consentire l’attraversamento per la spiaggia
libera oltre il lido la capannina mai realizzato.
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