GINOSA, ADDIO A TRIBUNALE E GIUDICE DI PACE.
di Nicola NATALE
Già in quella giornata il Presidente del Tribunale di Taranto Antonio Morelli chiarì il suo pensiero al riguardo: “servono maggiori risorse per
assicurare la giustizia, non si assume un cancelliere da anni”.
Sulla stessa
linea il parere dell’avvocato Pietro Palmitesta, una presenza costante negli
uffici di Via Poggio.
Ginosa - la sede distaccata del Tribunale di Taranto, già Prefettura |
Per qualsiasi
causa anche minima, si dovrà andare a Taranto.
Anche se si tratta di una faccenda risolvibile dal giudice
di pace.
Si moltiplicano le preoccupazioni relative alla soppressione delle
sedi periferiche previste dalla legge delega. A rischiare sarebbero le sedi
distaccate di Ginosa, Manduria, Grottaglie e Martina Franca.
La Legge peraltro
interviene solo su “47 circondari e non sui complessivi 165 esistenti” come
afferma Luigi Birritteri, capo del dipartimento dell’organizzazione giudiziaria
presso il Ministero competente.
Saranno anche disposti, questo si diceva in un’audizione tempo alla
Camera tempo fa, dei tavoli che diano voce alle autonomie locali mentre si
precisa che molto probabilmente “non si potrà esercitare la delega entro
settembre”.
Sarà anche prevista una sorta di compensazione tra immobili
ceduti al Demanio dal Ministero e immobili chiesti per le sedi che “andremo ad
ingrossare”.
Ma gli allarmi corrono e divengono surreali rispetto al fato che
proprio il 21 Giugno scorso il Comune di Ginosa ed il presidente del Tribunale
di Taranto hanno inaugurato la nuova sede del Giudice di Pace, di proprietà
dell’ente, ristrutturata con fondi comunali.
La recente inaugurazione, il 21 Giugno 2012 della nuova sede del Giudice di Pace |
Il Presidente del Tribunale di Taranto Antonio Morelli |
Allora avvocato sembra che giudiziariamente
tutto si accentrerà a Taranto?
Tutto deve
essere ancora definito, non è mia intenzione fare una difesa di campanile ma di
rapporto costi/benefici dell’operazione.
Vale a dire?
Personalmente
sono contrarissimo, a prescindere dal fatto di risiedere a Ginosa. Si tratta di
disarticolare un servizio per i cittadini, già radicato sul territorio. Non
risparmiando niente, poiché tutto il personale sarebbe trasferito a Taranto,
dove a quanto mi consta non ci sono aule sufficienti per assorbire il
contenzioso. Va detto che la sede di Ginosa, a parte le utenze dei servizi
essenziali, non è in carico al Ministero della Giustizia.
Cosa comporta tutto questo per il cittadino
medio?
Fare la spending
review, ovvero la revisione della spesa, è possibile solo per gli sprechi, non
per i servizi fondamentali.
E’ facile immaginare cosa significherà spostarsi a Taranto per gli avvocati come per i cittadini che possono essere chiamati a testimoniare.
Immaginiamo anche cosa accadrà quando l’attuale sede del Tribunale di Via Marche, o altre che dovranno essere predisposte, dovranno fare i conti con i procedimenti finora gestiti nelle sedi periferiche. Tutti i giudici, gli avvocati, i testimoni, tutto il volume, anche cartaceo, dei procedimenti saranno concentrati.
E’ facile immaginare cosa significherà spostarsi a Taranto per gli avvocati come per i cittadini che possono essere chiamati a testimoniare.
Immaginiamo anche cosa accadrà quando l’attuale sede del Tribunale di Via Marche, o altre che dovranno essere predisposte, dovranno fare i conti con i procedimenti finora gestiti nelle sedi periferiche. Tutti i giudici, gli avvocati, i testimoni, tutto il volume, anche cartaceo, dei procedimenti saranno concentrati.
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