EXIT MUNDI, UN’OPERA AVVENIRISTICA
di Nicola NATALE
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Ieri (14 Giugno)
la rappresentazione di Exit Mundi è stata un’ottima occasione per riscoprire il
fascino della Chiesa dell’Assunta di Castellaneta.
Ma anche per riscoprire le
“proprietà del tempo nella vita
emotiva”.
Il giornalista Enzo Quarto ed il maestro Giovanni Tamborrino hanno
rispettivamente scritto e musicato “Exit Mundi”, un oratorio contemporaneo cioè
un’opera-preghiera che ha avuto l’onore di essere rappresentata al Teatro
Petruzzelli di Bari il 17 settembre del 2011.
Un’atmosfera di altri tempi
evocata dall’architettura particolarissima della chiesa detta anche Santa Maria
del Pesco che è stata la degna cornice per la scrittura profonda e la musica
potente che caratterizzano Exit Mundi.
Un titolo che è l’invito a sollevarsi
dalla stretta materialità per riscoprire il nostro ritmo, accedere alla
speranza, “nella certezza vivere sereni e serenamente tornare al Padre di tutte
le cose”.
Un ascolto non facile, anche per un pubblico selezionato, che
tuttavia ha dato modo di entrare nel vivo del genio del maestro Tamborrino,
ormai famoso per le sue sperimentazioni con riguardo soprattutto all’opera
senza canto.
Di particolare impatto le parole di “Ossa clave” e “Magnanimità” .
In tutte le liriche è evidente la ricerca linguistica e semantica di Quarto che
raccoglie in una sintesi alta le ansie contemporanee e insieme le risposte
religiose che possono placarle.
L’evento, fortemente voluto dal Vescovo della
Diocesi di Castellaneta, mons. Pietro Maria Fragnelli, è stato promosso
dalla locale Delegazione dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di
Gerusalemme, in collaborazione con i Lions di Castellaneta, l'Azione Cattolica
Diocesana, l'Unitalsi e l'Agesci. A interpretare l’opera in “Parto Eterno”, “La
Madre delle Madri” e in “Divenire” il pianoforte di Elisabetta Fusillo e
le voci della giovanissima Ilaria Paolicelli, voce bianca, e di Silvia
Perrone, soprano.
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