CASTELLANETA TRA GUGLIOTTI E LORETO. IN VANTAGGIO GUGLIOTTI, PROBABILE IL BALLOTTAGGIO.
di Nicola NATALE
I quattro candidati durante un confronto televisivo a Studio100. Da sx l'avv. Cristiano Rizzi, il prof. Rocco Loreto. l'avv. Giovanni Gugliotti, l'agronomo ed imprenditore Giuseppe Rochira |
Una campagna
elettorale pirotecnica che non si è fatta mancare niente.
Da D’Alema redivivo,
attuale presidente del Copasir, il comitato che sovrintende ai servizi segreti (venerdì 4 Maggio al Rudy Hotel) al pm indagato Matteo Di Giorgio (mercoledì 2 Maggio teatro Valentino) che grida la sua innocenza.
I
14.843 elettori di Castellaneta sono stati spremuti ben bene dai 286 candidati
suddivisi in 18 liste. Tanto da far dire a qualcuno, letteralmente, avete
stomacato.
Nel frattempo una bomba esplodeva il 19 Aprile alla pasticceria
Abruzzese e a febbraio scorso, una funzionaria del Comune, Francesca Capriulo,
responsabile del servizio economico finanziario, vedeva incendiata la propria
auto.
Gli stessi Gugliotti e D’Alessandro del Pdl hanno
subito in passato incendi delle proprie auto.
Secondo Progetto Comune, la lista civica che
fa capo a Maurizio Cristini sulla città c’è una cappa, tanto da farsi
fotografare con uno striscione eloquente”Liberiamo Castellaneta”. Nessun
accordo con Rocco Loreto dice Maurizio Cristini che ritorna sui temi dell’ex
Enaoli, una struttura per giovani disagiati ormai chiusa, del lungomare e
dell’asilo nido ormai chiuso. Mentre strali vanno verso Annibale Cassano,
candidato del Pdl, che su carta intestata dell’Ospedale chiede un voto per sé
ringraziando per la partecipazione alla processione del venerdì santo.
Intanto
ViviCastellaneta, una redazione su facebook, si inventa per sdrammatizzare
locandine cinematografiche ironiche e le fantaelezioni.
Il complesso Nova Yardinia |
Per Giuseppe Rochira, agronomo e candidato
sindaco per “Patto per la Città” l’obiettivo è almeno il ballottaggio, in caso
contrario liberi tutti perché “verrebbe meno il principio per il quale siamo
nati”. Un principio che ha saputo mettere insieme in tre liste altrimenti
incompatibili, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Liberale e Progetto Comune.
“Dobbiamo dare un calcio al passato” insiste Rochira dai cartelloni giganti.
Ma
intanto il Pdl lamenta i suoi manifesti strappati e difende a spada tratta la
giunta uscente. E soprattutto la mancata approvazione del Piano Urbanistico di Castellaneta
che ha ritardato lo sviluppo edilizio della città, facendo innalzare i costi
degli appartamenti esistenti e spingendo molte giovani coppie fuori da
Castellaneta.
Per gli uomini del Pdl i conflitti di interesse che gli si
attribuiscono non sono una loro esclusiva. Nei conflitti dicono “è incorso
anche l’ex senatore Rocco Loreto che nel 2000 revocò il Piano regolatore” ma
ora dice la maggioranza uscente
“abbiamo il Pug nel cassetto con l’ok anche dell’Autorità di bacino”.
E
intensificheremo “la collaborazione sui progetti con i Comuni vicini” dice
Gugliotti per il quale l’altro punto fondamentale è “la difesa del punto
nascita dell’Ospedale di Castellaneta” da sempre nel mirino ma di fatto
insostituibile. Lungomare, sottopassaggio sono state scelte coraggiose, fatte
durante una crisi durissima dice Annibale Cassano così come anche la piazza centrale Principe di
Napoli in ristrutturazione durante le elezioni.
Pecore all'interno dello stadio di Castellaneta dal reportage sulla pagina facebook di Rocco Loreto |
Il tema della rinascita
castellanetana è toccato da tutte le 4 coalizioni presenti, anche se il FLI ha
presentato una sola lista.
La sfida però, almeno stando ai numeri, è tutta tra
Giovanni Gugliotti, già presidente del Consiglio Comunale nell’amministrazione
D’Alessandro e consigliere provinciale in quota Pdl che scende in campo con 8
liste e l’eterno Rocco Loreto, già senatore e preside del locale Istituto
Professionale “Perrone” che ne ha messe insieme 6.
Con una mossa
magistrale, ha riportato ai suoi
piedi il PD del segretario Luigi Notarfrancesco e del nipote Angelo che avevano
tentato una scelta di autonomia da un personaggio sicuramente autorevole ma certo
ingombrante, forte anche dell’appoggio di Michele Emiliano, sindaco di Bari e
presidente regionale del PD.
La destra del FLI intanto si arrocca attorno al suo candidato
l’avv. Cristiano Rizzi e all’onorevole Carmine Patarino che lo sostiene,
aspettando al varco di un sempre probabile ballottaggio.
Il Municipio di Castellaneta |
Non fa nomi l’avv.Rizzi ma è evidente che gran parte
delle decisioni politiche in queste elezioni castellanetane sono state dettate
da esigenze giudiziarie.
Senza parlare dell’annosa questione che ha
contrapposto il pm Matteo Di Giorgio, castellanetano anch’egli, a Rocco Loreto
e che ora, quasi per contrappasso, si è abbattuta su di lui indagato dalla
procura di Potenza, in un brodo inestricabile di presunte responsabilità che ha
coinvolto anche l’ex sindaco Italo D’Alessandro.
Un blog castellanetapulita
riporta quelle che sarebbero le prove a discolpa del pubblico ministero.
Vicende torbide che narrano di un clima nient’affatto piacevole. In cui forse
si è gentilmente invitati a schierarsi come
dimostrerebbe l’ampia popolazione coinvolta direttamente nelle elezioni.
Perché
impegnarsi così tanto per un incarico da consigliere comunale che é retribuito
pochissimo, assorbe tanto di quel tempo, sottraendolo di fatto alla propria
professione ed espone a continue critiche? Passione dicono i militanti, ma la
frase di questi tempi convince poco, specie se accostata alla politica.
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