MIROGLINI DI NUOVO AI CANCELLI. LA CIGS SCADUTA E RINNOVO ANCORA IN FORSE.


dall'articolo apparso sul Quotidiano del 4 Gennaio 2011
di Nicola Natale

Pochi secondi sul TG3 nazionale. 
La protesta dei 225 cassintegrati della Miroglio approda al telegiornale diretto da Bianca Berlinguer in un servizio sulle crisi aziendali che imperversano dal nord al sud. 
La loro cassa integrazione in deroga è scaduta infatti il 31 Dicembre scorso e la procedura di mobilità è stata ritirata senza la firma di nuovi ammortizzatori sociali: un limbo giuridico che ha fatto scattare l’allarme. 
Per questo ieri intorno alle 7 una foltissima delegazione di operai,   si è riunita presso i cancelli dello stabilimento di Ginosa in contrada Girificalco per presentarsi formalmente al posto di lavoro. 
Ma i cancelli sono rimasti chiusi, nessuno era presente in fabbrica. Nemmeno Mimmo Caponio, uno dei pochi che svolgono le mansioni amministrative residue. 
Alcuni degli operai riuniti il 3 Gennaio davanti ai cancelli della Miroglio
La preoccupazione dei dipendenti era che la mancata presenza sul posto di lavoro configurasse una potenziale licenziabilità da parte del datore di lavoro. 
Un passaggio comunque solo formale perché all’interno dello stabilimento i macchinari non ci sono più, la prestazione di lavoro impossibile. 
Nel contempo i “miroglini  - come si sono autonominati in un gruppo costituito su FB - hanno anche raccolto le firme dei presenti per dare prova incontrovertibile della loro disponibilità a riprendere il lavoro. 
Una richiesta sempre presente nelle rivendicazioni e nelle proteste che si susseguono da quasi tre anni. 
Ma da Alba, sede centrale del Gruppo piemontese, è giunta la formale rassicurazione che “la Società non è intenzionata ad intraprendere azioni e/o provvedimenti unilaterali generalizzati  nei confronti dei lavoratori in relazione alla mancata prestazione lavorativa” a seguito della sollecitazione arrivata dai sindacati provinciali. 
Una comunicazione scontata,  secondo Giuseppe Massafra della Filctem CGIL per cui “è stato un bene sul piano della vertenza ricordare lo stato di tensione dei lavoratori”. 
Il tutto ora si sposta a Roma martedì 17 gennaio presso il Ministero dello Sviluppo Economico. 
Il Gruppo Marcolana di Prato ed il Gruppo Barbero di Alba dovranno sottoscrivere un’intesa complessiva con il Gruppo piemontese che rilevi a certe condizioni, i 225 ex dipendenti e gli stabilimenti di Ginosa e Castellaneta.  
Fiato sospeso quindi, perché solo in presenza di questo accordo la Miroglio si è impegnata a ritirare la procedura di mobilità avviata alla fine di Novembre e richiedere un’ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali.

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