ALLUVIONE, GIANNICO (PD) :" ANCORA DUE TRE MESI PRIMA DELL’ORDINANZA. Continua per protesta lo sciopero della fame


dall'articolo apparso sul Quotidiano del 30 NOvembre 2001
di Nicola NATALE
L'acqua arrivò il !° Marzo tra i due cartelli segnaletici, secondo le testimonianze
Gli alluvionati di Marina di Ginosa sono forse di serie C. L’ordinanza che avrebbe dovuto unire i finanziamenti del Governo a quelli della Regione Puglia non c’è conferma l’on.Ludovico Vico.  Per un motivo molto semplice: non ci sono i fondi statali afferma la Protezione Civile Nazionale. Fondi trovati per Liguria e Toscana dal Governo Berlusconi, poi per la Basilicata dal Governo Monti con l’ordinanza n°3984 del 25 Novembre 2001, ma non per la Puglia. E non perché la Regione Puglia abbia sbagliato qualcosa nella trasmissione dei documenti o ne abbia ritardato l’invio. Ma perché, dice la nota della Protezione Civile diffusa ieri per fare chiarezza, la Regione “non ha ancora acceduto all’aumento regionale delle accise sulla benzina, meccanismo introdotto dalla legge 10 del 2011 (meglio nota come Milleproroghe) che la regione, per le vie brevi, si è detta disposta ad attivare solo nel momento in cui lo stato troverà le risorse di sua competenza da inserire nell’ordinanza (sistema utilizzato per le recenti alluvioni che hanno colpito le regioni Liguria e Toscana, per le quali lo stato ha stanziato 65 milioni di euro”. Tutto chiaro? Forse no. La situazione pugliese per la Protezione Civile è diversa rispetto alla Basilicata perché quest’ultima ha reperito le risorse attraverso una variazione di bilancio senza accedere all’aumento delle accise regionali. La Puglia sempre stando al comunicato “ha messo a disposizione 1,5 milioni di euro attraverso la rimodulazione di bilancio ma non ha ancora acceduto all’aumento regionale delle accise della benzina”. Messa così, per la verità,  sembra la stessa cosa della Basilicata ma evidentemente qualcosa ci sfugge. Non sfugge però al Comitato Terre Joniche che continua dalle 16 di ieri lo sciopero della fame a cui partecipa non solo il portavoce Gianni Fabbris, ma anche il vicesindaco di Bernalda Massimiliano Cospite, l’ass. all’ambiente di Ginosa Leonardo Galante ed il consigliere comunale Enzo Giannico. 
Da sx l'assessore regionale Rosa Gentile, il consigliere comunale Giannico, il portavoce del Comitato Gianni Fabbris e l'assessore marinese al Turismo e Ambiente Leonardo Galante
I quattro non conoscevano il contenuto della nota al momento della conferenza stampa ma il contenuto non ha cambiato di una virgola la propria posizione ma solo la posizione geografica dello sciopero in corso. Che si sposta oggi dal presidio presso le Tavole Palatine molto probabilmente a Piazza Indipendenza a Marina di Ginosa come aveva annunciato l’ass. Galante. Per Giannico ferma restando la solidarietà delle Istituzioni nei confronti del Comitato per tentare di sbrogliare la vicenda “si rischia che prima di due-tre mesi non ci sarà mai l’ordinanza”. La motivazione sarebbe ancora una volta economica: “senza soldi il Governo non può fare il decreto che è preliminare all’ordinanza”.. “Ma poteva anche essere zero - dice Giannico - la quota statale purché si fosse nominato il Commissario accelerando così la messa in sicurezza con il milione e mezzo regionale”. Il problema allora per il consigliere marinese “è trovare nelle pieghe di bilancio i soldi e riunire il Consiglio dei Ministri”. Poiché però la questione è tecnico-politica l’appello, non solo di Giannico, ma di tutto il Comitato è rivolto a tutta la classe dirigente regionale pugliese: “troppe le sottovalutazioni ed i ritardi accumulati fin’ora che hanno privato la vicenda del valore concreto e simbolico che deve avere”. E’ il tempo dice il Comitato Terre Joniche “per recuperare dignità e dare risposte urgenti ed efficaci”.

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