Marina di Ginosa: gli argini del Galaso ancora insicuri. Nuovo allarme dell'Amministrazione Comunale.
Dalla sede comunale a cura della Incaricata
alla Gestione delle
“Il 1° e 2 marzo scorsi non sono
un ricordo, né mai potranno diventarlo, visto che l’emergenza è sempre attuale”.
Già, perché, come ricordato anche
dall’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Di Canio, “in molti punti, sugli
argini del Galaso, subito dopo l’evento calamitoso, in emergenza, si sono
operati interventi tampone, che, certamente, non potrebbero reggere, se dovesse
arrivare un’ondata di piena, determinata dal persistere di piogge torrenziali”.
Quando il Bradano è esondato,
infatti, non solo ha allagato la pianura a valle, ma ha anche occupato il suo
vecchio alveo, che, un tempo, arrivava fino al Lago Salinella e si è incanalato
anche nel Galaso; è ciò, fortunatamente, ha evitato che metri e metri cubi di
acqua si riversassero direttamente sull’abitato di Marina di Ginosa.
Ma, da soli, come Comune –
aggiunge il sindaco Vito De Palma - non possiamo fare altro che attendere
che qualcuno si ricordi che Marina di Ginosa esiste.
Circa 1milione 300mila euro, tutti rendicontabili, sono stati anticipati dal Comune di Ginosa. Abbiamo già liquidato fatture per circa 420mila euro. Ma come possiamo provvedere a coprire le altre spese? Persino i 100mila euro, una vera miseria, che la Regione aveva promesso di stanziare all’indomani dell’alluvione ed i 30mila della Provincia, ad oggi, a otto mesi dalla calamità, concretamente, nelle casse del Comune non sono ancora arrivati. E l’emergenza continua!
Attività
di Informazione Dott.ssa Maria FLORENZIO
L'assessore Comunale al Turismo e Ambiente Leonardo Galante - Marina di Ginosa |
E’ quanto afferma l’assessore
delegato all’Emergenza Alluvione, Leonardo Galante.
“Si tratta di un’emergenza,
infatti, che resterà tale sino a quando le istituzioni smetteranno di fare
orecchio da mercante e decideranno di occuparsi del territorio di Marina di
Ginosa in maniera seria e concreta.
Non solo Regione e Governo non sono ancora intervenuti – continua l’assessore Galante - per cercare di alleviare il peso di quelle famiglie marinesi, rimaste senza casa, macchina, indumenti. Ma, ad ogni pioggia, a Marina di Ginosa, si vivono scene da panico, da allarmismo giustificato, soprattutto in contrada Marinella, nella zona più colpita dall’alluvione e nelle aree limitrofe. E non sono solo reazioni determinate dal ricordo di una situazione vissuta, ma dalla consapevolezza reale che il pericolo di inondazioni ed allagamenti, sia sempre dietro l’angolo”.
Non solo Regione e Governo non sono ancora intervenuti – continua l’assessore Galante - per cercare di alleviare il peso di quelle famiglie marinesi, rimaste senza casa, macchina, indumenti. Ma, ad ogni pioggia, a Marina di Ginosa, si vivono scene da panico, da allarmismo giustificato, soprattutto in contrada Marinella, nella zona più colpita dall’alluvione e nelle aree limitrofe. E non sono solo reazioni determinate dal ricordo di una situazione vissuta, ma dalla consapevolezza reale che il pericolo di inondazioni ed allagamenti, sia sempre dietro l’angolo”.
Il Consigliere delegato ai Lavori pubblici Vincenzo Di Canio |
Abitazioni vicine ai canali del Galaso - Marina di Ginosa |
Per questo, sono stati spesi 40mila
euro, creando delle gabbiature che impediscono, di fatto, che la foce del
Galaso sia ostruita dalle mareggiate, visto che le vecchie opere esistenti a
mare sono andate completamente distrutte.
“Ma occorrono opere più
consistenti per mettere in sicurezza, realmente, il territorio – continua
Di Canio -, anche perché, molti canali del Galaso costeggiano le abitazioni.
Vito DE PALMA Sindaco di Ginosa dal Maggio 2011 |
Circa 1milione 300mila euro, tutti rendicontabili, sono stati anticipati dal Comune di Ginosa. Abbiamo già liquidato fatture per circa 420mila euro. Ma come possiamo provvedere a coprire le altre spese? Persino i 100mila euro, una vera miseria, che la Regione aveva promesso di stanziare all’indomani dell’alluvione ed i 30mila della Provincia, ad oggi, a otto mesi dalla calamità, concretamente, nelle casse del Comune non sono ancora arrivati. E l’emergenza continua!
Commenti
Posta un commento