CANI ABBANDONATI IN MASSA ANCHE A GROTTAGLIE, UNA DENUNCIA IN ARRIVO


dall'articolo apparso sul Quotidiano di Mercoledì 12 Ottobre 2001   riproduzione riservata

di Nicola Natale

Grazia Parisi - Responsabile ANPA del Canile di Grottaglie
Si allarga a Grottaglie l’inchiesta sull’aumento dei cani randagi nelle città del Tarantino. 
Una nuova denuncia sarà depositata a giorni da Grazia Parisi, responsabile del Canile di Grottaglie. 
Cani adulti che vengono da altre Provincie, con microchip di identificazione mancanti o informazioni lacunose. E in alcuni casi con microchip riconducibili a Stati esteri. 
I randagi sostiene la responsabile del Canile non sono confondibili con i cani di quartiere perché  questi ultimi sono censiti e ben conosciuti dagli stessi residenti. 
L’articolo del Quotidiano di sabato scorso in cui Giusy Troiano, volontaria ANPA denunciava a Ginosa un aumento documentato  del  randagismo, ha indotto a denunciare lo stesso fenomeno anche nella città delle ceramiche. 
Un’altra denuncia nel Novembre 2010 era partita per le stesse ragioni, le indagini sarebbero ancora in corso.  Sono soprattutto cani da caccia e cani di razza a volte malati di leishmania. In pochi casi attraverso il microchip è stato possibile risalire ai proprietari che nel frattempo avevano sporto denuncia per smarrimento o addirittura furto dell’animale. 
Peccato però che dopo essere stati avvisati del ritrovamento alcuni dei proprietari non hanno affatto ripreso con sé l’animale. Sono abbandoni studiati, basati sulle scarse possibilità di controllo dei randagi, specie se si uniscono ad un branco. 
Il Sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese nel Canile della sua città
Diverso il caso di un italiano residente a Friburgo in Germania. Perde il suo cane a Francavilla ma quando glielo ritrovano a Grottaglie, con regolare microchip, si precipita a riprenderlo. Comportamenti molto diversi come si vede, alcuni cinici altri sentimentali ma che aggravano il problema del randagismo, un vero incubo per chi dei cani ha paura e non sono pochi. Come è possibile però che quel cane fosse a Grottaglie? 
Anche qui il problema è che “qualcuno scarica questi cani per liberarsene, guarda caso proprio nei Comuni in cui esistono canili a norma di Legge”. I cani possono attraversare lunghi tratti ma non è agevole per loro. Verrebbero attaccati e scacciati dagli altri cani, difficilmente possono attraversare impuniti il territorio. 
“L’altro giorno - prosegue la Parisi-  un bracco tedesco detto drahthaar è stato lasciato sotto casa mia. Spesso questi cani vengono ritrovati con il solo microchip senza indicazioni per risalire al proprietario, ma al solo grossista o che comunque afferiscono ad altre Province. Sono chip marcati Bayer o di altre ditte a cui poi non segue la normale procedura di registrazione all’Anagrafe Zooprofilattica. 
Ne ho trovati decine di animali sia microchippati che non, nel novembre del 2010 erano 14, di cui alcuni stranieri, ungheresi e polacchi, altri con tatuaggi non meglio identificati. 
Poi a volte intere cucciolate in un cartone, spesso di età e razze diverse, assolutamente non di provenienza randagia. Quelli sono abbandoni di gente che ha fatto “pulizia”,  non di privati, perché altrimenti età e razza coinciderebbero. 
E’ per questo che ci rivolgiamo nuovamente alle Forze dell’Ordine”. 

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