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RUBINO TUONA DOPO L’ALLAGAMENTO NELL’AREA DEL LATO: "12 MILIONI SPESI INUTILMENTE"

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L'area del fiume Lato dopo l'alluvione (vivicastellaneta) QUOTIDIANO DI PUGLIA 14 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE L’alluvione del 7 ottobre è stata uno stress test per le infrastrutture del territorio.  E se molte hanno retto gagliardamente come il ponte di san Leonardo a Ginosa, altre hanno mostrato limiti strutturali. In qualche caso rendendo evidenti errori di progettazione e di realizzazione. Sul punto è intervenuto con la consueta solerzia Leonardo Rubino mettendo sotto i riflettori i lavori nell’area del fiume Lato in territorio di Castellaneta.  Leonardo Rubino, funzionario regionale e consigliere comunale d'opposizione Rubino si chiede se non siano stati 12 milioni di euro buttati, poiché l’intera area (che avrebbe avuto piogge inferiori a quelle del 2003) è completamente allagata, quindi non percorribile. I lavori nell’area succedutisi attraverso questi anni hanno interessato “ l’alveo, gli argini, il costone della strada provinciale 12

ALLUVIONE / VENDOLA: 2 MILIONI DALLA REGIONE. "Ma intervenga governo e si controlli tutto il bacino idrografico del Bradano". Allarme sulle uve ritirate a prezzi capestro dalle cantine.

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Bari la sede della presidenza della giunta regionale QUOTIDIANO DI PUGLIA 13 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE La regione Puglia corre in aiuto del comune di Ginosa.  Ieri è stata resa nota l’individuazione di risorse per un milione e mezzo di euro.  Risorse che però ha chiarito l’assessore alle risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni devono essere “ liberate dal patto di stabilità ”.  Intanto va registrato un primo contributo regionale al comune di Ginosa di 374mila euro attinti dal bilancio autonomo e dal capitolo di bilancio vincolato.  Già venerdì scorso la giunta della regione Puglia aveva deliberato l’avvio dei procedimenti per lo stato di emergenza a Ginosa e nelle zone colpite dagli eventi alluvionali del 5, 6 e 7 Ottobre.  Il presidente Vendola non ha esitato ad ammettere la limitatezza delle risorse “ per territori così duramente colpiti ”.  Per questo ha detto “ é indispensabile che a queste risorse vengano aggiunte, nel più breve tempo possibile,

NATUZZI, CAUTO OTTIMISMO DEI SINDACI DE PALMA E LOPANE. I sindacati definiscono storico l'accordo ma c'è chi non ci sta.

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Natuzzi, lo stabilimento di Ginosa chiude  per effetto dell'accordo del 10 ottobre scorso QUOTIDIANO DI PUGLA 12 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE All’indomani dell’accordo le reazioni sono di moderato ottimismo.  Certo l’ufficializzazione della chiusura dello stabilimento di Ginosa è un ulteriore colpo ad una cittadina già provata dall’alluvione e da un quadro dell’economia già critico prima del disastro.  Né il sindaco di Ginosa Vito De Palma, né il suo collega di Laterza Gianfranco Lopane hanno potuto essere presenti alla firma dell’accordo al tavolo romano poiché impegnati nella prima fese della gestione delle emergenze legate al disastro naturale.  Ma l’attenzione è alta poiché Natuzzi, da queste parti, significa due stabilimenti, uno in contrada bandiera a Ginosa ed uno in contrada madonna delle grazie a Laterza con poco meno di mille persone che vi lavorano.  De Palma è chiaro nel dire che “ non è la soluzione auspicata, non ci soddisfa totalmente, ne

RITROVATO GRAZIE AL FIUTO DEI CANI, PINO BIANCULLI. Mentre fervono i lavori di ripristino.

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Pino Bianculli, 32 anni. E' stato ritrovato grazie al fiuto dei cani in contrada Pantano (Marina di Ginosa) QUOTIDIANO DI PUGLIA 11 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE Si fatica a trovare una tragedia simile andando indietro negli anni. A meno che non si sommino le tante vittime per incidenti stradali. Ieri, in mattinata il ritrovamento di Pino Bianculli, il 32 enne di Montescaglioso, travolto dalla violenza dell’acqua.  Lo cercavano dalla sera di lunedì scorso, sette ottobre,   quando era tornato dal centro medico di riabilitazione di Marina di Ginosa dove lavorava.  Il ritrovamento, in contrada pantano,   ad opera di alcuni cani di una masseria vicina che annusando il padre del ragazzo ne hanno associato l’odore a quello della salma sepolta sotto strati di melma.  Pino era ai margini della fiumana che investendo e trascinando la sua auto per oltre 500 metri ha proseguito oltre la sua corsa per arrestarsi vicino ad un oliveto ed ad un vigneto rimasti intatti.

E' IL CANE A CAPIRE DOV'ERA PINO. Annichiliti i familiari.

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Pino Bianculli, tragicamente scomparso la sera dell'alluvione QUOTIDIANO DI PUGLIA 11 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE L’olfatto dei cani più sofisticato delle più moderne tecnologie.  Se la storia non fosse tragicamente vera la si potrebbe pensare inventata di sana pianta, a fini pedagogici.  Si era detto che a bordo dell’augusta bell dei vigili del fuoco arrivato a Ginosa, c’era un dispositivo in grado di ritrovare, per mezzo di sensori che rilevano il calore, qualsiasi corpo. Non ha potuto nulla. Dopo tre giorni di ricerche il corpo di Pino Bianculli, 32enne, non aveva più sangue alla sua temperatura normale. Ma suo padre aveva il suo stesso odore.  Solo a lui il cane del titolare della masseria continuava a tirare i pantaloni.  Lui lo scacciava, ma il cane continuava a dirgli con l’unica lingua in suo possesso: “ vieni, scava lì, perché lì c’è qualcosa che ti appartiene ”. E dopo molti scetticismi il coltivatore dell’azienda agricola ed i familiari s