SI RIAPRE "UNA NUOVA VIA MATRICE". Terminato il consolidamento del tratto crollato, al via la sistemazione dell'intero versante.


QUOTIDIANO DI PUGLIA 7 DICEMBRE 2020

di Nicola NATALE

Terminati i lavori di consolidamento di via Matrice a Ginosa. 

Lo hanno annunciato il 5 dicembre scorso con un video su facebook il sindaco di Ginosa Vito Parisi ed il direttore dei lavori ing. Gianfranco Leandro. 

L’annuncio arriva a quasi sette anni dal crollo avvenuto il 21 gennaio del 2014 che inibì l’accesso ad un’area molto più vasta e costrinse allo sgombero 44 persone. 

E’ stato lo stesso Leandro a parlare di “nuova via Matrice”, quindi ad oggi nessun “ripristino del tratto crollato”.

Purtroppo” secondo il direttore  dei lavori “non era possibile recuperare quella che era l’impronta della vecchia via perché oggetto di un totale dissesto e di un crollo”. 

Ai profani” ha aggiunto “potranno sembrare due tufi ed una strada, ma in realtà è un’opera dagli alti contenuti ingegneristici”. 

Un consolidamento ottenuto con micro-chiodi e puntoni che consentiranno l’attraversamento in totale sicurezza. 

Per il tecnico e l’impresa che se ne è occupata (la Giampetruzzi srl) è stato come trovarsi di fronte ad un domino, non si poteva intervenire in maniera brutale, ma si è operato un consolidamento graduale”. 

Per questo il nucleo di coordinamento tecnico e la direzione lavori hanno optato alla fine per puntoni statici inseriti al livello della sottostante via Burrone, utilizzata anche per raggiungere lo scenario solito della Passio Christi. Tutto per rendere stabile una serie di massi e versanti che nel lungo periodo avrebbe potuto nuovamente rendere problematico il tracciato della “nuova via Matrice”. 
Far progredire il cantiere ha significato anche rimuovere o mettere in sicurezza più edifici pericolanti. 
L’ultima operazione realizzata è stata il recupero statico di un’altro edificio pericolante all’inizio di via Matrice. Un lavoro necessario per rendere fruibile anche la sottostante via Burrone, accesso principale non solo al fondo della gravina di Casale, ma anche alle stupende cantine ipogee che caratterizzano via Bacco.

Per il sindaco Vito Parisi la chiusura dei lavori è stata l’occasione per annunciare anche la disponibilità di ulteriori somme per il completamento della (apparentemente infinita) fase di consolidamento. 
Quanto realizzato finora sarà condensato in una relazione di fine lavori che conterrà anche gli studi effettuati dai geologi in questi anni. 
L’obiettivo è condensare tutto in catasto delle grotte, base necessaria secondo l’amministrazione in carica per ri-perimetrare le zone rosse, ancora oggi interdette alle attività.

L’onore del primo attraversamento spetterà agli studenti delle scuole ginosine, a partire dall’istituto Marisa Bellisario-Giovanni Sforza.

Nel frattempo” ha proseguito il sindaco Parisi “stiamo lavorando al secondo progetto di mitigazione del rischio pari a 2,9 milioni di euro”.

Un ulteriore finanziamento individuato di concerto con l’ufficio Difesa del Suolo della Regione Puglia e che ha consentito di inserire la zona A del centro storico nel Repertorio nazionale degli interventi, in sigla Rendis.  

Questo progetto esecutivo, chiarisce il primo cittadino “è in fase di sviluppo e servirà a consolidare tutto il versante di via Matrice”.



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