UNA NUOVA PISTA CICLABILE. Si restringe drasticamente la Circonvallazione Sud.

GINOSA - La circonvallazione sud è ora dotata di una pista ciclabile.
La ripresa dei lavori, interrotti da anni, non è stata comunicata ufficialmente.
La strada è con traffico consentito ai soli frontisti, ma tutti la attraversano.

di Nicola NATALE


Una pista ciclabile lungo la circonvallazione Sud. 
Idea lodevole come prima opera pubblica dell’amministrazione Parisi ma realizzata senza alcuna comunicazione preventiva alla cittadinanza. 
Si restringe così drasticamente la larga carreggiata della Circonvallazione Sud che assieme alla Nord costituiva un anello completo di scorrimento del traffico veloce non diretto verso Ginosa. 
Un’opera di enorme beneficio che pochi Comuni della Provincia di Taranto hanno pensato finora di realizzare. 
La Circonvallazione Sud, nata come strada di collegamento tra provinciali, quindi provinciale anch’essa, era nata per deviare dal centro urbano il traffico e consentire infine di superare il tappo costituito dalla stretta Via Roma, strada di accesso principale alla cittadina. 
Restringendone ora la carreggiata, anche per un fine prioritario e teso alla realizzazione di una smart city a mobilità dolce, si perpetuano gli stessi handicap che hanno reso invivibile gran parte del centro cittadino
In parole povere strade e marciapiedi stretti. 
Le critiche come le difese a spada tratta sono piovute attorno al progetto di pista ciclabile a quanto sembra concepito dall'amministrazione De Palma, anche in questo caso senza farne cenno alcuno.
In particolare è stata disattesa la prima indicazione delle linee guida ministeriali per la progettazione delle reti ciclabili in ambito urbano. 
Le istruzioni tecniche consigliano infatti di far precedere la realizzazione di una pista ciclabile da una pianificazione della rete ciclabile urbana. 
Ma pochi o nessuno hanno finora sentito parlare di un’iniziativa in tal senso. 
Nel frattempo la polemica è divampata sui social network, agitata anche dal segretario provinciale di Scelta Civica ing. Raffaele Calabrese. 
Silenti finora le opposizioni consiliari. 
Per Calabrese “è insensato fare una pista ciclabile in quel modo ed in quel posto perché si violano i principi fondamentali della mobilità urbana”. 
Alcuni sono in attesa di conoscere il progetto di pista ciclabile del quale, fino ai primi lavori avvenuti la settimana scorsa, veramente in pochi avevano sentito parlare. 
Muto l’albo pretorio, il sito ufficiale del comune con le news e gli stessi profili ufficiali dell’amministrazione o componenti di essa sui social* 
Nel frattempo le bici anche elettriche aumentano e lentamente i segni di un cambiamento di mentalità rispetto al problema della mobilità urbana cominciano a farsi spazio. 
GINOSA - Il nodo spesso teatro di ingorghi tra Via della Pace e via San Francesco Saverio.
Per il sindaco Vito Parisi, contattato informalmente, si tratta di “una gara aggiudicata in passato e quella parte dei lavori è solo la parte finale, non possiamo variare un appalto in corso”. 
In realtà una variante “in corso d’opera…..” è proprio quello che si chiede, anche perché la strada non era mai stata collaudata dopo i lavori affidati dalla Provincia di Taranto al Comune di Ginosa. 
Il transito è consentito ai soli frontisti ma in tanti la attraversano sbloccando il centro cittadino e liberandolo dal traffico pesante. 
La pista ciclabile o ciclopedonale cambia totalmente la natura del progetto e la funzionalità di quell’arteria vitale. 
Soprattutto priva Ginosa di una delle pochissime strade larghe a scorrimento veloce.

*Un post sul profilo facebook del Sindaco Vito Parisi è apparso intorno alle 21 di domenica 9 ottobre.
Nel post si comunica che:
"In questi giorni si stanno completando i lavori di adeguamento della#circonvallazionesud del Comune di Ginosa che prevedono la realizzazione di una #pistaciclabile a doppio senso di circolazione opportunamente segnalata.
Il limite di velocità previsto sulla strada sarà di 50 km/h.
Su indicazione del cons. Ricciardi Nunzio e dell' ass. Nicola Piccenna, verranno installati lungo il tracciato dei dissuasori di velocità e dei dispositivi rifrangenti (marker-ndr) a norma per garantire la pubblica sicurezza."

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