ASSUNZIONI A RILENTO ALLA LOGISTIC & TRADE. IL SINDACO PARISI ALL’AZIENDA: “INCONTRIAMOCI”.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 22 SETTEMBRE 2016
di Nicola NATALE
Ritorna alla
ribalta l’annosa vicenda della ex
Miroglio di Ginosa, ora divenuta Logistic & Trade.
Gran parte dell’ex
organico, circa 140 persone, é ormai senza indennità di mobilità, ma solo per
23 di essi le porte dello stabilimento si sono riaperte.
Nel frattempo l’enorme macchinario per la riconversione della plastica è stato installato ma la
clausola che reggeva l’intero accordo tra il Comune di Ginosa (proprietario
dell’immobile) e la Logistic & Trade non è stata rispettata. Non è avvenuta
la rioccupazione di almeno 45 addetti a tempo pieno ed indeterminato.
Il
mancato rispetto di questa e di altre clausole decisive è condizione risolutiva
nel contratto di comodato contenuto nella delibera n° 22 del 26 febbraio 2016 del
commissario straordinario dr.ssa Malgari Trematerra.
In pratica una sua
applicazione letterale imporrebbe alla Logistic di lasciare lo stabilimento:
circostanza ritenuta assurda dagli ex miroglini e da quanti speravano in un
completo rilancio del sito industriale di contrada Girifalco.
Vito Parisi, sindaco di Ginosa dal 19 giugno 2016 |
Per questo il
sindaco Vito Parisi con una nota del 19 settembre scorso ha fissato un incontro previsto per lunedì prossimo 26 settembre alle 17 in Comune con i proprietari ed i rappresentanti legali della Logistic
& Trade.
Lo scopo è quello di “valutare soluzioni ed eventuali proposte
alternative”.
Da Piazza Marconi fanno sapere che la proroga di quattro mesi
concessa dalla Regione nell’attuazione dei primi passi di un piano industriale
non ha “nessuna incidenza sulla avvenuta risoluzione”.
Una contrapposizione
netta che al momento vede come unico spiraglio la produzione di “atti e
documenti atti a comprovare una tesi diversa dalla avvenuta risoluzione
contrattuale”.
Un fulmine a ciel sereno che termina anche con il riferimento ai
“criteri adottati” per assumere la ventina di ex addetti tessili.
Per il
sindaco Vito Parisi quei criteri di selezioni vanno comunicati tempestivamente.
Nel frattempo tutto il bacino di lavoratori rimanente è stato nuovamente
risentito la scorsa settimana a colloquio dal neo direttore di stabilimento,
segno di una possibile accelerazione del progetto Logistic.
La Regione Puglia
dal canto suo ha concesso quattro mesi di proroga, cioè fino al 30 novembre per
completare le fasi progettuali e procedere al saldo delle prime quote di
finanziamento regionale.
Un finanziamento corposo ottenuto attraverso i “progetti
integrati di agevolazione”, che in questo caso ammonta a 4,1 milioni di euro di
quota regionale su un totale di investimento di 8,5 milioni di euro.
Da più
parti politiche l’investimento Logistic era stato valutato come il più adatto a disinnescare la bomba sociale ed economica provocata dalla chiusura nel 2009
dello stabilimento ex Miroglio.
Progetto quello del gruppo piemontese finanziato anch'esso con fondi della Legge 181 del 1989 per la reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica.
Ora le cose si complicano nuovamente anche
perché nel frattempo l’economia generale del territorio non è affatto
migliorata.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 23 SETTEMBRE 2016 |
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