A RISCHIO ANCHE L’IDEA DI ZONE A TRAFFICO LIMITATO.


GINOSA Corso Vittorio Emanuele in un normale giorno feriale.
di Nicola NATALE

Da Ginosa a Laterza, da Castellaneta alle due marine si impongono i temi delle zone a traffico limitato. 
Mentre a Bari, capoluogo regionale, si ampliano le zone e le vie solo pedonali, in provincia jonica sono soprattutto commercianti e residenti ad opporsi. 
I primi timorosi di un crollo delle vendite causa impossibilità di parcheggi vicini, i secondi per estendere anche a congiunti e badanti il parcheggio a pochi metri dall’uscio di casa. 
A Ginosa, anche a causa del commissariamento del Comune, il dibattito sulle zone pedonali si è arenato. 
Come sia possibile sostenere di voler incrementare il turismo (ed eventuali introiti connessi) senza aree pedonali in cui sia possibile passeggiare senza scansare auto parcheggiate e appiattirsi ai lati per consentire il transito delle macchine è un mistero. 
Ad ogni modo in tutte e tre le cittadine del versante jonico occidentale i temi delle zone a traffico limitato sono all’ordine del giorno anche alla luce dei piani urbani per la mobilità sostenibile. 
Cioè tutto quel complesso di norme, strutture ed abitudini concepite per diminuire il traffico veicolare a favore di una mobilità dolce.
L'obiettivo è invogliare (ed a volte costringere)  i cittadini a fare moto e ridurre i livelli di inquinamento cittadino tenendo spenti i motori quando non essenziali. 
I temi sono l’ideale per gettare benzina sul fuoco delle polemiche elettorali. 
LATERZA - Piazza e via Vittorio Emanuele
Il Pd di Laterza, che non sostiene all’ormai imminente competizione elettorale il sindaco uscente Gianfranco Lopane, critica aspramente le scelte che quest’ultimo e la sua giunta intendono adottare, sia pure gradualmente e sottoponendole a cittadinanza consiglio comunale. 
Sotto accusa “la chiusura permanente del traffico di via Roma, l’arteria principale ora a senso unico, i chilometri di piste ciclabili immaginate in sostituzione dei pochi parcheggi presenti”. 
Due delle soluzioni immaginate dai tecnici venuti dall’Emilia Romagna assieme “all’autobus cittadino per collegare due parcheggi di scambio all’ingresso della cittadina alla modica cifra di 17 milioni di euro”. 
Contro queste misure si schiera la locale Confcommercio (Luigi Traetta) e il comitato contro la chiusura al traffico di Via Roma (Mario Montrone), una contrarietà fatta propria dal Pd laertino guidato da Lucrezia Laforgia e dal Forum Civico. 
Per il pd di Laterza le priorità sono “le strade senza buche, il rifacimento della segnaletica orizzontale, marciapiedi decorosi, assenza di barriere architettoniche, dossi all’ingresso del paese, organizzazione della sosta e riqualificazione delle intersezioni”. 
CASTELLANETA
Via Vittorio Emanuele attraversa gran parte del centro storico
Ma anche la città natale di Rodolfo Valentino (Castellaneta) ha i suoi guai e la zona a traffico limitato imposta in via Vittorio Emanuele rischia di essere vanificata dai troppi pass richiesti. Come ha specificato molto opportunamente il comandante della Polizia Municipale di Castellaneta, Paolo Larizza “i 500 pass ad oggi rilasciati sono considerati un numero esiguo, ma i 2.500-3.000 stimati in seguito alla nuove richieste, se rilasciati vanificherebbero ogni forma di regolamentazione della circolazione”. 
Lo stesso ha fatto notare che l’area in cui la giunta Gugliotti aveva istituito la zona a traffico limitato “tra piazza Marconi e via Caporlando in Castellaneta è di appena 900 metri, percorribili a piedi in un tempo medio di 12 minuti e con possibilità di parcheggio in zone attigue”. 
Nulla da fare però, il partito anti-ztl è più forte e trasversale che mai.
QUOTIDIANO DI PUGLIA Edizione di TARANTO 21 MARZO 2016

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