MARINA DI GINOSA, LA NUOVA COSTA NEI PROGETTI DEL PD.
MARINA DI GINOSA la spiaggia durante la nevicata del 18 gennaio 2016 (photo courtesy of ) |
di Nicola NATALE
Incontri a tutto
tondo a quattro mesi dalle elezioni comunali. Spesso in contemporanea come è
accaduto giovedì scorso (21 gennaio) per Ginosa e Marina di Ginosa.
Ha iniziato quest’ultima con la sezione Giuseppe Latorre del Partito democratico all’insegna del tema “Disegniamo una nuova Marina di Ginosa”.
Eccellente la scelta dei relatori che ha privilegiato funzionari e professionisti direttamente impegnati nella programmazione urbanistica, grande assente nello sviluppo di Marina di Ginosa degli ultimi anni.
Sono infatti ancora senza piani particolareggiati, quindi di fatto inutilizzabili, grandi aree del borgo rivierasco.
Ma continuano a far cassa per il Comune di Ginosa alimentando il sospetto che siano state create esclusivamente per quell’unico fine, a partire dal 2003.
L’oggetto della discussione, moderata dall’ex consigliere comunale Enzo Giannico e dal segretario Margherita Zanelli, era capire se esiste un futuro migliore per Marina di Ginosa. “Non si può prescindere dal coinvolgimento di popolazione e professionisti” ha esordito Giuseppe Clemente, responsabile del settore urbanistica del comune di Laterza, alle prese con la redazione di un nuovo piano urbanistico.
Con il principio generale di non allargare le zone di espansione ma di recuperare con funzioni nuove le vecchie aree già urbanizzate.
Un grande contributo è venuto anche dall’ing. Paolo Cimini, esperto di mobilità sostenibile.
A lui il compito di illustrare alla platea le possibili direttrici di sviluppo turistico, basate al momento soprattutto su cicloturismo e aree attrezzate per i camper.
“Non è affatto un turismo povero, e se si offrono servizi adeguati ci sono buone opportunità, soprattutto se si realizzerà la Ciclovia dello Jonio da Reggio Calabria a Castro”.
Chiaramente il nodo cruciale resta l’accessibilità, con qualunque mezzo si decida di arrivare alle spiagge di Marina di Ginosa da 17 bandiere blu.
Lo sforzo è tutto concentrato sull’Adriatico (peraltro finanziando solo opere di completamento) lasciando di fatto a bocca asciutta lo Jonio.
Ma anche così i turisti arrivano, grazie anche all’ottima percorribilità del tratto tarantino e lucano della strada statale 106 che corre parallelo alla costa fino a Reggio Calabria. Certo “se si completasse la strada Bradanico Salentina, idea degli anni ’60, realizzata per il 90% da Candela fin quasi alle porte di Matera, l’accessibilità sarebbe migliorata”.
Un suo completamento non solo doterebbe Laterza di una circonvallazione completamente assente ma consentirebbe “un collegamento alle fasce costiere”.
Tutto sta all’Unione Europea, l’unica in grado finanziare questi progetti di sviluppo, sia che riguardino strade, sia ciclovie.
Ma per quest’ultime i tratti devono essere importanti (almeno 500 chilometri) ed essere dotati di servizi adeguati per attrarre turisti nordeuropei desiderosi di conoscere la riva sud dell’Europa. In ballo circa 10mila posti letto: una manna per hotel e B&B.
Per il momento il tratto del versante ovest della Provincia deve essere definito e i comuni di Ginosa, Castellaneta, Palagiano e Massafra sono chiamati a dare il loro contributo.
Resta il problema del paesaggio urbano e qui è stato determinato l’intervento del prof. Carmelo Torre.
Punto fondamentale “la rigenerazione urbana piuttosto che modelli ormai superati come villaggi turistici e seconde case”.
Si deve puntare quindi su identità e attenzione ai nuovi trend, ai servizi piuttosto che all’aumento continuo delle zone di espansione.
Ma anche “alla capacità di creare valori immateriali,
determinanti nella competizione turistica, per questo servono progetti
credibili ed analisi reali del mercato”.
Per questo bisogna valorizzare meglio quello che già c’è come il Parco Comunale che deve diventare nelle intenzioni dell’ing. Paolo Magrini “il salotto della Marina”. Un’ambizione che il Parco Comunale e molti marinesi inseguono fin dalla creazione del Parco nei primi anni ’70.
Ha iniziato quest’ultima con la sezione Giuseppe Latorre del Partito democratico all’insegna del tema “Disegniamo una nuova Marina di Ginosa”.
Eccellente la scelta dei relatori che ha privilegiato funzionari e professionisti direttamente impegnati nella programmazione urbanistica, grande assente nello sviluppo di Marina di Ginosa degli ultimi anni.
Sono infatti ancora senza piani particolareggiati, quindi di fatto inutilizzabili, grandi aree del borgo rivierasco.
Ma continuano a far cassa per il Comune di Ginosa alimentando il sospetto che siano state create esclusivamente per quell’unico fine, a partire dal 2003.
L’oggetto della discussione, moderata dall’ex consigliere comunale Enzo Giannico e dal segretario Margherita Zanelli, era capire se esiste un futuro migliore per Marina di Ginosa. “Non si può prescindere dal coinvolgimento di popolazione e professionisti” ha esordito Giuseppe Clemente, responsabile del settore urbanistica del comune di Laterza, alle prese con la redazione di un nuovo piano urbanistico.
Con il principio generale di non allargare le zone di espansione ma di recuperare con funzioni nuove le vecchie aree già urbanizzate.
Un grande contributo è venuto anche dall’ing. Paolo Cimini, esperto di mobilità sostenibile.
A lui il compito di illustrare alla platea le possibili direttrici di sviluppo turistico, basate al momento soprattutto su cicloturismo e aree attrezzate per i camper.
“Non è affatto un turismo povero, e se si offrono servizi adeguati ci sono buone opportunità, soprattutto se si realizzerà la Ciclovia dello Jonio da Reggio Calabria a Castro”.
Chiaramente il nodo cruciale resta l’accessibilità, con qualunque mezzo si decida di arrivare alle spiagge di Marina di Ginosa da 17 bandiere blu.
MARINA DI GINOSA - La poesia del mare in inverno. Gennaio 2016 (photo courtesy of Francesco Pignalosa da Ginosa Antica e Moderna) |
Lo sforzo è tutto concentrato sull’Adriatico (peraltro finanziando solo opere di completamento) lasciando di fatto a bocca asciutta lo Jonio.
Ma anche così i turisti arrivano, grazie anche all’ottima percorribilità del tratto tarantino e lucano della strada statale 106 che corre parallelo alla costa fino a Reggio Calabria. Certo “se si completasse la strada Bradanico Salentina, idea degli anni ’60, realizzata per il 90% da Candela fin quasi alle porte di Matera, l’accessibilità sarebbe migliorata”.
Un suo completamento non solo doterebbe Laterza di una circonvallazione completamente assente ma consentirebbe “un collegamento alle fasce costiere”.
Tutto sta all’Unione Europea, l’unica in grado finanziare questi progetti di sviluppo, sia che riguardino strade, sia ciclovie.
Ma per quest’ultime i tratti devono essere importanti (almeno 500 chilometri) ed essere dotati di servizi adeguati per attrarre turisti nordeuropei desiderosi di conoscere la riva sud dell’Europa. In ballo circa 10mila posti letto: una manna per hotel e B&B.
Per il momento il tratto del versante ovest della Provincia deve essere definito e i comuni di Ginosa, Castellaneta, Palagiano e Massafra sono chiamati a dare il loro contributo.
Resta il problema del paesaggio urbano e qui è stato determinato l’intervento del prof. Carmelo Torre.
Punto fondamentale “la rigenerazione urbana piuttosto che modelli ormai superati come villaggi turistici e seconde case”.
Si deve puntare quindi su identità e attenzione ai nuovi trend, ai servizi piuttosto che all’aumento continuo delle zone di espansione.
MARINA DI GINOSA PARCO COMUNALE DI VIALE JONIO |
Per questo bisogna valorizzare meglio quello che già c’è come il Parco Comunale che deve diventare nelle intenzioni dell’ing. Paolo Magrini “il salotto della Marina”. Un’ambizione che il Parco Comunale e molti marinesi inseguono fin dalla creazione del Parco nei primi anni ’70.
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