DIFFERENZIATA CHE ARRANCA. SCENDONO IN CAMPO 14 GIOVANI VOLONTARI.
GINOSA -I 14 volontari del progetto Vivi Verde per il miglioramento della raccolta differenziata porta a porta. |
QUOTIDIANO DI PUGLIA 26 GENNAIO 2016
di Nicola NATALE
A giugno del
2015, data dell’ultima comunicazione pubblicata dal portale ambientale della regione
Puglia, la percentuale di raccolta differenziata è stata del 47,94%.
Praticamente
i 22.719 ginosini non differenziano la metà dei rifiuti che producono, una
media di 42,5 kg al mese secondo le dettagliate statistiche regionali.
MALGARI TREMATERRA commissario straordinario del Comune di Ginosa |
Per
questo oggi il Commissario Straordinario Dr.ssa Malgari Trematerra presenterà
in Comune un progetto dal nome “Vivi Verde” che coinvolgerà 14 giovani tra i 18
ed i 28 anni e si svolgerà su tutto il territorio comunale.
Dal Comune madre
alla Marina distante 21 chilometri.
L’obiettivo del progetto è principalmente
quello di sensibilizzare la popolazione, soprattutto quella più riluttante, a
selezionare con diligenza i rifiuti.
Un atto obbligato se non si vogliono nuove
discariche, inceneritori ed impianti con emissioni impattanti sul territorio, a
cominciare dagli odori sgradevoli come per il caso di Aseco (Aqp) in contrada
Lama di Pozzo a Ginosa e Progeva
srl a Laterza.
Il progetto è stato redatto dalla ABS consulting con sede a
Cellino San Marco (Brindisi) che ha curato anche la selezione e la formazione dei
ragazzi che espleteranno così il loro servizio civile volontario ordinario.
A
marzo dello scorso anno lo stesso ex sindaco Vito De Palma annunciò il ritorno
a Ginosa dei progetti di Servizio Civile, facendo riferimento proprio al progetto Vivi Verde.
Intanto gli operatori della
Teknoservice sono stati muniti di adesivi che applicheranno alle buste con
materiale non correttamente differenziato.
Un altro dei problemi verificatosi in
questi anni è anche la cattiva qualità dei rifiuti selezionati.
Sono in
parecchi a non rispettare scrupolosamente le indicazioni date dalla Teknoservice
di Piossasco (Torino) su come differenziare i rifiuti.
Va detto che, a tutt’oggi,
l’impegno delle aziende produttrici e della legislazione nazionale per favorire
la facile selezione dei rifiuti è insufficiente.
Basterebbe un quadratino con
un colore univoco su ogni prodotto per far capire istantaneamente, e senza
bisogno di pensare, dove riporre l’incarto o il rifiuto, adeguando al contempo
la legislazione.
La raccolta differenziata si muove
tra troppe stridenti contraddizioni.
In primis il dato regionale di raccolta
differenziata della Puglia che rimane fermo per il mese di Dicembre 2015 al
36,1%.
Poi il dato tutto ginosino del mancato perfetto funzionamento delle
isole ecologiche, nonostante l’appalto della ditta porta la data di affidamento
del novembre del 2012.
Da sx Giovanni Zigrino (dirigente area lavori pubblici ed ambiente) e Malgari Trematerra. |
Rimane quindi attualissimo il problema dei rifiuti quando si salta il
turno, peraltro avendo ridotto da
quattro a tre i giorni di ritiro dell’umido, a canone invariato.
Per la
cronaca, 185 mila euro al mese, quasi seimila euro al giorno per la raccolta,
trasporto e spazzamento dei rifiuti.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 26 GENNAIO 2016 |
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