I CONSIGLIERI DIMISSIONARI: “SINDACO ACCENTRATORE, DI QUI IL SUO FALLIMENTO”.

GINOSA - La conferenza di sabato 16 maggio 2015 dei consiglieri dimissionari.
Da sx Emanuele Rosato (pd) Felice Bitetti (pd) Enzo Giannico (pd) Giulio Galante (liberi ed indipendenti) Cristiano Inglese (lista Inglese) Massimo Castria (lista Inglese) Francesco Di Franco (impegno civico-nuovo centrodestra) Stefano Notarangelo (oltre con Fitto)
QUOTIDIANO DI PUGLIA 17 MAGGIO 2015
di Nicola NATALE

Non è stato semplice arrivare fin qui”. 
Le prime parole della conferenza stampa dei consiglieri dimissionari spettano a Enzo Giannico (pd): “è dovuto andare via il capogruppo del pdl per impedire a De Palma di continuare a galleggiare o compiere gesti che avrebbero compromesso situazioni già precarie”. 
Ora l’ex maggioranza di centrodestra introduce l’elemento della paura, ma se il bilancio è sano, come hanno sempre detto, non ci sarà ragione per il commissario di aumentare le tasse”. 
Bisogna piuttosto chiedersi perché la maggioranza si è ridotta così” conclude Giannico dando la volata agli interventi dei sette consiglieri presenti. 
Interventi tutti tesi a rintuzzare le accuse del centrodestra e a motivare l’opportunità del commissariamento. 
Interviene, non a caso, il cons. Stefano Notarangelo (pdl) colui che materialmente ha staccato la spina all’amministrazione ginosina a 20 giorni dalle regionali: “sono stato l’ultimo, ma le colpe di questo scioglimento non sono solo mie”. 
La sua fuoruscita è stata la conseguenza “di una battaglia combattuta dall’interno inutilmente per quattro lunghi anni, lasciando le deleghe, chiedendo un azzeramento della giunta”. Fino al cambiamento del responsabile del piano di zona da parte dell’ex sindaco senza averlo nemmeno consultato pur avendo lui la delega: “un modo per dirmi non ho bisogno di te, puoi andare via”. Insomma Notarangelo non solo non ha accettato “le varie ambasciate respinte per scongiurare la sua fuoruscita” ma ha anche avvisato più volte De Palma: “ditemi voi se questo è un tradimento”. 
Francesco Di Franco,
ex consigliere delegato al bilancio
E’ una lunga teoria di interventi, cui non si sottrae Francesco Di Franco ricordando il suo atteggiamento responsabile in soccorso della maggioranza nel caso della transazione Omnia Geo: “150mila euro risparmiate per il comune di Ginosa, nonostante si fosse già arrivati alla rottura”. 
Una rottura dovuta non solo “a deleghe al bilancio che mi erano state tolte, contrariamente a quanto detto” ma anche a posizioni di cassa comunale deterioratesi. 
GINOSA L'atrio di Palazzo Pupino durante la conferenza stampa
Siamo passati da 6,5 milioni di euro di attivo alla cassa vincolata” ha aggiunto. 
Senza dimenticare l’offerta (rifiutata) della poltrona di vicesindaco nell’ottobre del 2014 ma soprattutto “una Ginosa sporca, insicura, con strade dissestate, condannata ad un lento decadimento con la sua gestione”. 
Ora la musica può cambiare secondo il capogruppo pd Felice Bitetti perché “i funzionari sono finalmente liberi di fare il loro dovere”. Altrimenti non si spiegherebbero i ritardi sui lavori alle strade rurali post-alluvione. 
La verità” conclude “è che l’ex sindaco ha accentrato tutto, il suo fallimento è stato non aver saputo gestire una maggioranza così forte, almeno risparmieremo con la loro assenza 230mila euro all’anno, un tesoretto per il commissario Trematerra”. 
Il consigliere "libero ed indipendente" dr. Giulio Galante
L’intervento più accorato senza dubbio quello del dr. Giulio Galante completamente emarginato dalla maggioranza per il solo fatto di aver costituito il gruppo “Liberi ed Indipendenti” e naturalmente per le sue competenze in termini di bilanci comunali. 
Un ostracismo totale che gli ha rivelato “la totale mancanza di umanità” da parte di persone con cui aveva condiviso un lungo percorso.
Spetta poi ai due consiglieri della Lista Inglese tirare le somme e dare finalmente la parola alle domande dei giornalisti riuniti nell’androne di Palazzo Pupino (già Tarantini).
Il progetto del Porticciolo di Marina di Ginosa di cui non si è saputo
più nulla durante le tante conferenze stampa convocate.
Se Massimo Castria* riporta l’attenzione alle promesse mancate (dal porticciolo al rilancio del parco comunale) fino agli sprechi per la gestione del Palazzetto dello Sport passando per i contributi alle associazioni, l’avv. Cristiano Inglese rassicura sugli effetti del commissariamento. 
“Si lancia l’allarme per la raccolta rifiuti durante l'estate, ma allora perché paghiamo un responsabile per l’esecuzione del contratto, a che servono allora i responsabili di settore”? 
E quanto alle accuse di tradimento? 
“I consiglieri della maggioranza hanno solo esercitato un diritto democratico, previsto dal testo unico, qui non c’è lesa maestà, soprattutto perché con questo gesto si sono salvaguardate le sorti di una comunità”. 
Lo spettro evocato è stato il dissesto evitato più che il commissariamento. 
E il futuro? Troppo presto per parlarne.

* ci scusiamo con l'interessato per l'erroneo nome "Mimmo" riportato sull'articolo odierno del Quotidiano.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 17 MAGGIO 2015

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