IL COMITATO CITTADINO: “RIDATECI L’AMBULANZA, LO DICE LA DELIBERA”.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 24 OTTOBRE 2014
di Nicola NATALE
GINOSA - Sosta di un'ambulanza in via Roma per un'emergenza |
Quell’automedica non
poteva essere spostata e deve ritornare a Ginosa.
Così la pensa il neo comitato
cittadino per la postazione medicalizzata del 118 riallocata lo scorso marzo a
Marina di Ginosa.
Tale spostamento dicono dal comitato “è in contrasto con la
delibera di giunta regionale del 15 dicembre 2009 n°2488”.
La delibera
disponeva del nuovo assetto del servizio di emergenza urgenza “118”.
Al comitato cittadino però, al di
là delle carte, interessa sottolineare che “non è
assicurato un rapido intervento del personale sanitario nelle patologie più
gravi (arresto cardiaco, edema polmonare, ecc.), fondamentale per la positiva
risoluzione della prognosi”.
Il richiamo della nota è ai famosi
otto minuti dalla chiamata entro i quali deve giungere l’intervento di soccorso.
Entro quel lasso di tempo aggiungono “è impossibile la repentina azione del medico in
quanto proveniente da zone limitrofe”.
Va ricordato a questo punto che già
nell’aprile scorso il pd locale inviò al prefetto una nota per richiamare
l’osservanza della delibera regionale.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 24 OTTOBRE 2014 |
Nota alla quale il capo del 118 rispose
che era proprio per assicurare a tutti gli otto minuti che l’automedica si spostò
a Marina di Ginosa distante 21
chilometri dal comune madre e fu istituita nella vicina Laterza (7 chilometri) nell’ottobre
del 2013 una postazione 118 medicalizzata fino ad allora assente.
Ma il
comitato (al momento non rappresentato da alcun referente) dissente da questa impostazione ed invia la propria protesta al
presidente della regione Puglia Nichi Vendola, all’assessore alla sanità Donato
Pentassuglia oltre a coinvolgere il consigliere regionale Pietro Lospinuso e le
locali delegazioni di cgil, cisl e uil.
Promettendo come si fa in questi casi
di intraprendere “iniziative popolari di ferma protesta” se la richiesta non
sarà accolta.
Il comitato infatti parla di una “decisione sciagurata” e si
chiede quali siano i motivi che hanno lasciato scoperta una popolazione di
circa 19mila abitanti senza contare gli stranieri non censiti.
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