CROLLO DI VIA MATRICE: AFFIDATO ALLA SEA DI TORINO LO STUDIO PRELIMINARE.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 16 OTTOBRE 2014*
di Nicola NATALE
Nove mesi.
Tanti ce ne sono voluti perché dal giorno del crollo di via Matrice, 21 gennaio 2014, si arrivasse all’individuazione della società adatta a redigere il progetto di rimozione delle macerie e dei grossi massi in calcarenite.
Tanti ce ne sono voluti perché dal giorno del crollo di via Matrice, 21 gennaio 2014, si arrivasse all’individuazione della società adatta a redigere il progetto di rimozione delle macerie e dei grossi massi in calcarenite.
La sede della Sea consulting srl a Torino. |
L’incarico è
stato affidato alla Sea consulting srl di Torino, società costituita
prevalentemente da geologi e diretta da Antonio De Matteis.
L’importo di affidamento è pari a 587mila euro e coprirà le cinque fasi in cui è stato suddiviso il progetto.
L’importo di affidamento è pari a 587mila euro e coprirà le cinque fasi in cui è stato suddiviso il progetto.
Si inizierà infatti con la delimitazione dell’area di
cantiere e la puntellatura degli enormi blocchi in bilico.
Poi si proseguirà
con ulteriori indagini geologiche che, come è caratteristica dell’azienda,
punteranno a ricostruire l’assetto geometrico tridimensionale del costone
crollato, il tutto per definire la successione degli eventi che ha
caratterizzato il crollo. A questa fase seguiranno nuovi rilievi e monitoraggi e
solo dopo (finalmente) l’inizio dei lavori di ripristino che impiegheranno
circa la metà della somma impegnata.
GINOSA - Vista dal basso dell'area crollata di via Matrice |
Molto probabilmente i lavori non includono
il rifacimento dell’asse viario di via Matrice con la copertura in chianche, essenziale
alla ripresa dei progetti imprenditoriali che si erano avviati per valorizzare
il centro storico.
Del resto andranno rifatti anche gli allacci alla rete
idrica, fognante ed elettrica e del metano asportati dal crollo o vandalizzati
nei mesi che sono seguiti.
Discorso
a parte, e comunque successivo a questa fase, quello dell’abitazione e degli
immobili privati distrutti soprattutto depositi, cantine e antiche abitazioni
in ristrutturazione.
Ad individuare la società torinese in agosto é stato l’arch.
Cosimo Venneri responsabile del settore lavori pubblici ed ambiente del comune
di Ginosa dopo le indicazioni emerse in prefettura a Taranto il 17 luglio
scorso.
Tutti i 4 enti direttamente interessati alla gestione del post-crollo (comune
di Ginosa, comando provinciale dei vigili del Fuoco, ex genio civile regione
Puglia, soprintendenza ai Beni storici e paesaggistici) si erano detti
d’accordo nell’individuare “soggetti privati aventi specifica esperienza e
professionalità”.
E il curriculum della società Sea, controllata da Geodata spa
sempre con sede a Torino, è zeppo sia di commesse nazionali che internazionali.
QUOTIDIANO DI PUGLIA 16 OTTOBRE 2014 |
La delibera n°233, approvata in giunta il dieci ottobre scorso, appena un
giorno dopo l’arrivo del progetto, dà anche un taglio netto alle illazioni,
numerose ed insistenti, sulle responsabilità del crollo di via Matrice da
alcuni addossate ai lavori svoltisi sopra e sotto il piano viario e all’intenso
traffico veicolare anche pesante. Secondo l’amministrazione infatti quel crollo
è conseguenza degli eventi alluvionali del 7 ed 8 ottobre e del 30 novembre-1° dicembre del 2013.
Si spera dunque che gli interventi comincino al più presto, anche per
restituire ai danneggiati, alla cittadinanza ed al futuro sviluppo turistico la
parte antica di Ginosa, quella che si apre sulla magnifica gravina e consente
un accesso facile ai luoghi della passio Christi ed alla Chiesa madre.
*riproduzione riservata
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