MARINA DI GINOSA, SGOMBERO DI IMMIGRATI. I VIGILI: "IGIENE E SPAZI NON ADEGUATI".
Marian di Ginosa, uno degli appartamenti controllati |
QUOTIDIANO DI PUGLIA 24 LUGLIO 2014
di Nicola NATALE
Marina di
Ginosa, 22 letti stipati in un appartamento di 80 metri quadri ed altri 20
posti letto stipati in un appartamento di circa 100 metri quadri.
Di fronte a
questa situazione, peraltro nota da tempo, l’amministrazione comunale ha
reagito con due ordinanze di sgombero, a seguito degli accertamenti svolti dal
comando di polizia municipale di Ginosa in collaborazione con il servizio di
igiene e sanità pubblica della asl di Taranto nel giugno scorso.
Ad esserne
colpiti i proprietari e gli affittuari dei due immobili posti all’ingresso
della frazione marinese, l’uno in via Fratelli Quinto e l’altro in una sua
traversa.
Si tratta in questo caso di proprietari residenti a Marina di Ginosa
(Angela Stella Quinto e Quinto Felice) e di affittuari residenti anch’essi
nella borgata: Farazi Majid e Khan Thuin, entrambi originari del Bangladesh.
Nel
corso delle ispezioni gli agenti e i funzionari asl hanno trovato nel primo
appartamento, quello più piccolo situato in una traversa di via Fratelli
Quinto, 17 cittadini extracomunitari oltre a merce varia, poi sequestrata.
Secondo i vigili “la cucina era in condizioni igieniche inaccettabili con
bombole di gas in condizioni di precaria sicurezza e i servizi igienici
assolutamente inadeguati per il numero di letti presenti”.
Il dispositivo di
sgombero è scattato in entrambi i casi per inosservanza del regolamento di
igiene (d.c.c. n°14 del 24/2/1995) che prescrive 14 metri quadri a testa per i
primi due occupanti e dieci per i successivi.
Gli occupanti ne avevano a
disposizione cinque, la metà.
L’ordinanza di sgombero impone 15 giorni agli ex inquilini per “rimuovere ed allontanare tutte le attrezzature, mobili ed accessori adibiti all’uso abitativo”. Un mese è invece il termine concesso ai proprietari per provvedere in caso di inadempienza al “ripristino delle idonee condizioni igienico-sanitarie conformi alla originaria destinazione d’uso”. E naturalmente a mantenerle in futuro.
L’ordinanza di sgombero impone 15 giorni agli ex inquilini per “rimuovere ed allontanare tutte le attrezzature, mobili ed accessori adibiti all’uso abitativo”. Un mese è invece il termine concesso ai proprietari per provvedere in caso di inadempienza al “ripristino delle idonee condizioni igienico-sanitarie conformi alla originaria destinazione d’uso”. E naturalmente a mantenerle in futuro.
Un appartamento a Marina di Ginosa densamente popolato |
Per il sindaco Vito De Palma bisogna distinguere
tra “la diffusa solidarietà ed il legittimo spirito di accoglienza delle
persone in stato di bisogno e il preciso rispetto delle regole a tutela della
dignità umana e del giusto profitto eticamente fondato”.
Soprattutto aggiunge
per gli operatori economici che invece “assolvono con puntualità ogni obbligo
di legge in materia retributiva, previdenziale, tributaria e di sicurezza sui
luoghi di lavoro”.
Al plauso per “i severi controlli contro l’abusivismo
commerciale” disposti dall’amministrazione si è aggiunto il cons. Giovanni
Perniola che ha ringraziato i locali comandi di stazione dei Carabinieri e
tutto il personale della polizia municipale “per la serie di brillanti
risultati conseguiti”.
Restano due domande: dove sono andate e cosa faranno le circa quaranta
persone sgomberate.
Politiche migratorie - Quotidiano di Puglia 24 luglio 2014 |
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