L’OPPOSIZIONE PD: “IL SINDACO SIA CHIARO: DICA CHI LO RICATTA”.


di Nicola NATALE
Nessuna macchia o zona grigia “sul Comune”. 
E’ questo che torna a chiedere il gruppo consiliare pd in merito a nomine in organismi comunali e a presunte spese facili.
Le frasi incriminate sono quelle pronunciate dal sindaco Vito De Palma nel corso dell’ultimo consiglio comunale, quello svoltosi il 28 febbraio. 
Stigmatizzando l’abbandono dell’aula dei due consiglieri Antonio Bradascio e Francesco Di Franco il primo cittadino (oltre chiarire che non ci sarebbe stata più possibilità di ritorno per i due)  aveva anche detto che i loro parenti avrebbero dovuto dimettersi. Più esattamente avrebbero dovuto essere “conseguenti”. Anche perché è finito il tempo di “pappagone”.
L’opposizione consiliare pertanto incalza De Palma a chiarire in modo diretto le sue affermazioni: “chi vuole tenerlo, lo teneva o cerca di tenerlo sotto ricatto?” si chiedono Felice Bitetti, Enzo Giannico ed Emanuele Rosato, attualmente consiglieri comunali d’opposizione in quota pd. E soprattutto “a quali atti amministrativi si riferiva e quando il Comune è stato pappagone per tenere unita la sua fragile maggioranza”?  Il linguaggio “non deve essere cifrato” dicono in casa pd e soprattutto “come mai il consiglio comunale non è mai stato coinvolto in queste nomine”?
Enzo Giannico,
consigliere comunale di minoranza
Secondo il consigliere Enzo Giannico, i rapporti tra maggioranza e minoranza in consiglio comunale non sono più di nove consiglieri contro sette, ma bensì di otto contro otto iscrivendo all’opposizione anche il consigliere Giulio Galante che però nel sito ufficiale del Comune risulta stabilmente in seno alla maggioranza.
Insomma un atto d’accusa con un occhio puntato alla prossima sentenza del 24 marzo che vede quasi tutti i componenti del passato consiglio comunale indagati per un esproprio irregolare ai danni di un privato cittadino  (Cioccoloni) ed in (presunto) favore del villaggio turistico Bluserena. Una vicenda tutta da chiarire con accuse di falso e abuso in atti di ufficio e che ruota attorno alla perizia tecnica redatta dal consulente tecnico d'ufficio.
Ma, a parte le disavventure giudiziarie (anche gravi) ciò che preoccupa il pd è che “la maggioranza non ha alcuna idea su come governare Ginosa anche perché non riesce ad intercettare nessun finanziamento regionale e comunitario”.
Senza contare, prosegue il comunicato, che in piazza marconi “nei primi mesi del 2014  hanno già cambiato 3 responsabili del settore economico finanziario” segno evidente “che nessuno vuole assumersi responsabilità in questo settore”.
Per il principale partito di minoranza a Ginosa questo potrebbe voler dire che “le difficoltà economiche sono anche maggiori di quelle che abbiamo già denunciato in questi anni”.
Il tutto mentre “non si riesce a fare concorsi per assumere nuovo personale e contemporaneamente si concede che altri dipendenti del comune di Ginosa vadano verso altri enti”.
L’ultima stoccata riguarda i debiti fuori bilancio per i quali l’amministrazione di centrodestra in carica avrebbe messo “le mani in tasca ai cittadini senza migliorare nessun servizio”.

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