LATERZA EMOZIONI IN GRAVINA: RIMESSI IN VOLO 5 RAPACI E ALTRA FAUNA
Il biancone liberato a Laterza, nella gravina oasi lipu |
di Nicola NATALE
Spettacolare
liberazione di fauna selvatica venerdì scorso, 13 settembre presso la gravina di Laterza.
A prendere il
volo sono stati un biancone, due poiane, due gheppi e due ghiandaie.
Anche due
volpi sono state rimesse in libertà fra gli applausi di una cinquantina di
persone accorse all’evento.
Particolarmente soddisfatti gli addetti ed il
responsabile dell’osservatorio faunistico regionale di Bitetto presso
il quale gli animali sono stati curati, ma anche i tanti amanti della natura
che apprezzano l’oasi lipu istituita nel 1999 nella gravina di Laterza.
Gli
animali, tutti feriti o caduti dal nido e recuperati da volontari e dal corpo
forestale sono stati prima riabilitati al volo ed alla caccia, entrambi essenziali per potersi nutrire
autonomamente. In qualche caso hanno dovuto subire un intervento chirurgico. La liberazione è durata pochissimo, non più di un quarto d’ora,
ma ha lasciato entusiasti i partecipanti che avrebbero voluto condividere con
le scolaresche, il gesto fortemente simbolico di rimettere in libertà gli
animali.
Il sindaco Gianfranco Lopane mentre libera un'esemplare |
Purtroppo non è stato possibile coinvolgere le scuole del luogo (il
tempo minacciava pioggia) ma c’erano studenti della facoltà di veterinaria
dell’Università di Bari. All’evento hanno partecipato l’assessore
regionale all’agricoltura Fabrizio Nardoni, il consigliere regionale Anna Rita
Lemma ed il sindaco di Laterza Gianfranco Lopane liberando alcuni dei rapaci
più piccoli. Il biancone invece, con la sua apertura alare di quasi due metri ha
richiesto le mani esperte di un addetto dell’osservatorio. “Tutte le specie
come si noterà sono autoctone, tranne il biancone che è piuttosto raro da
queste parti” ha fatto notare Vittorio Giacoia, responsabile per la lipu
dell’oasi di Laterza, ormai meta non solo di scolaresche ma anche di un turismo
estremamente responsabile, che lascia puliti i sentieri che seguono il ciglio della
gravina e quelli più impervi presso i quali, sempre più spesso, vengono
organizzate visite guidate. “Anche i laertini hanno riscoperto la gravina e
sempre più spesso vi si affacciano nel tardo pomeriggio o nelle domeniche per godersi
lo spettacolo della gravina più alta del territorio, la più adatta per le sue
caratteristiche alla fauna selvatica” conclude Giacoia.
Gravina di Laterza, uno dei momenti della liberazione |
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