LATERZA EMOZIONI IN GRAVINA: RIMESSI IN VOLO 5 RAPACI E ALTRA FAUNA


Il biancone liberato a Laterza, nella gravina oasi lipu
QUOTIDIANO DI PUGLIA 14 SETTEMBRE 2012
di Nicola NATALE
Spettacolare liberazione di fauna selvatica venerdì scorso, 13 settembre  presso la gravina di Laterza. 
A prendere il volo sono stati un biancone, due poiane, due gheppi e due ghiandaie. 
Anche due volpi sono state rimesse in libertà fra gli applausi di una cinquantina di persone accorse all’evento.
Particolarmente soddisfatti gli addetti ed il responsabile dell’osservatorio faunistico regionale di Bitetto presso il quale gli animali sono stati curati, ma anche i tanti amanti della natura che apprezzano l’oasi lipu istituita nel 1999 nella gravina di Laterza. 
Gli animali, tutti feriti o caduti dal nido e recuperati da volontari e dal corpo forestale sono stati prima riabilitati al volo ed alla caccia, entrambi essenziali per potersi nutrire autonomamente. In qualche caso hanno dovuto subire un intervento chirurgico. La liberazione è durata pochissimo, non più di un quarto d’ora, ma ha lasciato entusiasti i partecipanti che avrebbero voluto condividere con le scolaresche, il gesto fortemente simbolico di rimettere in libertà gli animali. 
Il sindaco Gianfranco Lopane
mentre libera un'esemplare
Purtroppo non è stato possibile coinvolgere le scuole del luogo (il tempo minacciava pioggia) ma c’erano studenti della facoltà di veterinaria dell’Università di Bari. All’evento hanno partecipato l’assessore regionale all’agricoltura Fabrizio Nardoni, il consigliere regionale Anna Rita Lemma ed il sindaco di Laterza Gianfranco Lopane liberando alcuni dei rapaci più piccoli. Il biancone invece, con la sua apertura alare di quasi due metri ha richiesto le mani esperte di un addetto dell’osservatorio. “Tutte le specie come si noterà sono autoctone, tranne il biancone che è piuttosto raro da queste parti” ha fatto notare Vittorio Giacoia, responsabile per la lipu dell’oasi di Laterza, ormai meta non solo di scolaresche ma anche di un turismo estremamente responsabile, che lascia puliti i sentieri che seguono il ciglio della gravina e quelli più impervi presso i quali, sempre più spesso, vengono organizzate visite guidate. “Anche i laertini hanno riscoperto la gravina e sempre più spesso vi si affacciano nel tardo pomeriggio o nelle domeniche per godersi lo spettacolo della gravina più alta del territorio, la più adatta per le sue caratteristiche alla fauna selvatica” conclude Giacoia. 
Gravina di Laterza, uno dei momenti della liberazione

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