MARINA DI GINOSA INCENDIO ALL’ISOLA ECOLOGICA
L'incendio all'isola ecologica di Marina di Ginosa |
QUOTIDIANO DI PUGLIA 25 LUGLIO 2013
di Nicola NATALE
Ieri, intorno
alle undici sono andati a fuoco parte dei rifiuti conferiti all’isola ecologica
provvisoria allestita all’ingresso di Marina di Ginosa, sulla destra di viale
trieste.
E dire che era stata allestita appena una settimana fa, come parte
integrante del sistema di raccolta differenziata comunale avviato a luglio del
2012. L’incendio appiccato ad alcuni fasci di erba secca presso un terreno
adiacente si è subito propagato ad uno dei cassoni contenenti i rifiuti
differenziati, sprigionando subito un fumo denso e acre. Poi grazie al forte
vento ha interessato anche alcuni terreni attigui ma senza mai sfuggire al
controllo degli uomini intervenuti.
L’allarme è stato dato intorno alle 11 ed i
primi ad intervenire sono stati
gli uomini del servizio emergenza radio, cui è affidata la protezione
civile in collaborazione con gli operatori dell’agenzia regionale per le
attività irrigue e forestali (arif).
Sono stati chiamati i vigili del fuoco ma
bisogna tener presente che l’unica postazione su questo versante della
provincia è Castellaneta, distante oltre trenta chilometri. Poi ci sarebbero
quelli del capoluogo che é invece a 44 chilometri di distanza.
Probabilmente la
presenza della pineta regina di proprietà regionale, soggetta ad un disastroso
incendio il 17 ed il 18 luglio del 2012 dovrebbe far pensare ad un
irrobustimento del personale, che come si è visto interviene anche per altri tipi di
emergenze. Il tutto con il rischio che il reato di incendio boschivo sia doloso che colposo - benché ancora perseguibile - non sia più passibile di carcere. Lo prevede un decreto legge in via di conversione che, con l'obiettivo di svuotare le carceri, elimina anche uno dei pochissimi reati ambientali disciplinato dal codice penale. Se fosse convertito così com'é, si lascerebbe di fatti mano libera agli incendiari.
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