GINOSA IL SINDACO DE PALMA: “GIUDICE DI PACE E TRIBUNALE A NOSTRO CARICO, MA QUI”


di Nicola NATALE
Ginosa - La nuova aula del giudice di Pace,
sede trasferita a Taranto appena un mese dopo essere stata ultimata.
Giustizia a carico del Comune. L’amministrazione di Ginosa, guidata dal sindaco Vito De Palma fa sapere che il locale ufficio del Giudice di Pace, con competenza anche sulla vicina Laterza, sarà tenuto attivo accollandosi integralmente le spese. 
Tutto questo in accordo con il decreto legislativo n°156 del 2012 che consentiva ai Comuni di richiederne il mantenimento. 
I contribuenti ginosini pagheranno quindi le spese di erogazione del servizio giudice di pace, sia per quanto riguarda il funzionamento della sede, sia per quanto riguarda il personale necessario. 
De Palma ha poi fatto sapere che la stessa richiesta è stata avanzata  in incontri ufficiali anche per quanto riguarda la sede periferica del tribunale di Taranto soppressa a luglio scorso. 
Vito De Palma, sindaco di Ginosa
Il Comune di Ginosa, facendo riferimento al medesimo decreto si è detto disposto ad accollarsi le spese pur di ottenere un “servizio giustizia facilmente fruibile, prossimo alle esigenze dei cittadini e delle imprese”. “Questa decisione – ha aggiunto il primo cittadino -  comporterà la necessità di reperire in bilancio i fondi necessari ma posso assicurare sin da ora che tali fondi saranno messiin campo senza alcuna esitazione”. 
L'ingresso della sede del
giudice di pace a Ginosa
Il trasferimento di tutti gli uffici giudiziari a Taranto costringe avvocati e parti interessate,  per ogni atto che necessiti la presenza,  a recarsi nel capoluogo percorrendo ogni volta 110 chilometri.  
Questa è la distanza (andata e ritorno) tra il capoluogo di provincia e Ginosa, un trasferimento che contribuisce all’aumento del traffico cittadino, ad una spesa non produttiva che si scarica sul cliente. 
Le 4 soppressioni in provincia avevano provocato disappunto tra molti avvocati che non  vedevano né razionalizzazioni, né risparmi nella scelta governativa, piuttosto lo sradicamento di un servizio per i cittadini. Lo stesso sindaco De Palma, a giugno 2012, aveva inaugurato con il presidente del tribunale di Taranto Antonio Morelli la nuova sede del giudice di pace sempre in via poggio, ristrutturata con fondi comunali. 
Appena un mese dopo sembrò una vera beffa quella del completo trasferimento di tutti gli uffici a Taranto.  Il  decreto, emanata dal governo Monti, in teoria dovrebbe consentire risparmi e velocizzare le udienze ma, di fatto, comporta la necessità per il Ministero della Giustizia di ampliare le sedi dei capoluoghi. Senza dimenticare che senza personale in numero sufficiente e adeguatamente motivato i procedimenti saranno comunque rallentati. Sia che si facciano a Ginosa, sia che si facciano a Taranto.

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