CASTELLANETA, ADDIO A STEFANIA


QUOTIDIANO DI PUGLIA 31 GENNAIO 2013
di Nicola NATALE
Stefania Casamassima, Castellaneta
A percorrerne le strade, Castellaneta sembra sempre quella. Invece da oggi nulla sarà più così per la famiglia Casamassima. 
Il padre Domenico, la mamma Maria Vincenza D’Alò, il fratello Giovanni non la ritroveranno più e la saluteranno per l’ultima volta alle 15:30 nella Cattedrale, immersa tra i vicoli del centro storico. Stefania, appena 19enne, diplomatasi solo l’anno scorso, se n’è andata martedì su quella brutta strada che conduce alla stazione, dissestata e senza protezioni come tante altre. 
La sua amica, Maria Giordana Strazzante non ci sarà, perché ancora oggi le fratture la tengono immobilizzata  al Santissima Annunziata di Taranto.
Forse non potranno presenziare nemmeno i due amici che, verso le venti di martedì scorso erano con le due ragazze nella ford fiesta prima che questa, per cause tutte ancora da chiarire, finisse nella “gravinella coriglione”. 
Si è parlato di un randagio da evitare, all’ultimo momento, ma è un’illazione, non supportata da alcun verbale. Non è il momento delle polemiche osserva qualcuno. 
Discutere sulle cause forse può alleviare il dolore degli estranei ma non di chi, a questa ragazza gentile, educata voleva davvero bene. 
Castellaneta, la cattedrale
Il più bel commento lo fa Marianna Sportelli, un’amica che dice: "ricorderò sempre le nostre risate e il tuo splendido sorriso, onorata di averti conosciuto, addio “ragazza scoordinata”, ovunque tu sia che tu possa vivere appieno e con il tuo sorriso la tua vita che bruscamente ti è stata strappata sul pianeta terra”. 
Ma sono centinaia che lasciano messaggi su facebook, per un dolore che non è virtuale, ma vero, solido e lascia impotenti di fronte al mistero della vita. 
Vita che Stefania aveva affrontato come tanti suoi coetanei, con il sorriso ma anche con la voglia di evadere, di trovare altrove la sua strada. Di qui la sua esperienza di lavoro in Inghilterra di cui ci racconta Alfredo Cellamare, il vicesindaco di Castellaneta che l’aveva incontrata proprio lunedì scorso, 28 Gennaio.
Stefania, come tante sue coetanee, si trovava tra la necessità di lavorare,  la voglia di trovare altrove la sua strada e gli affetti più cari che volevano trattenerla e che cercavano per lei una sistemazione in loco. 
Genitori che molti conoscevano per la loro attività di rimessaggio barche a Castellaneta marina, dalla quale tante volte lei aveva fatto la spola. 
Tutta la città partecipa al dolore che da ieri riempirà la sua casa in via san francesco con le pareti che rapide si affollano di manifesti e testimonianze. Il regolamento comunale non prevede in questi casi il lutto cittadino ma l'amministrazione tutta, maggioranza ed opposizione, si sente coinvolta direttamente nel dramma familiare.
Con il sindaco Gugliotti accorso subito sul luogo dell’incidente e il vice Cellamare che ieri si è recato, come tanti altri, nella sala dell’ospedale di Castellaneta dove molti hanno potuto vedere il bel viso di Stefania per darle l’ultimo commosso saluto. 
Il sostegno più forte ora dovrebbe essere dato ai suoi genitori, ai suoi affetti, che ora devono affrontare la sfida più difficile. Vivere il resto della loro vita, con il sorriso di Stefania.  Il suo avanzare leggero verso la vita sia ora il loro, perché nessuno possa dimenticarla.

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