PALAGIANELLO, IL SINDACO LABALESTRA: "CON LA FINE DEL DISSESTO POSSIBILE LO SVILUPPO"
QUOTIDIANO DI PUGLIA DEL 13 GENNAIO 2012
di Nicola NATALE
Da sx l'ass. com. |
“Togliere a Palagianello la denominazione di comune
fallito era un dovere morale per questa amministrazione”.
Ha esordito con
queste parole il sindaco di Palagianello Michele Labalestra nel commentare in
conferenza stampa la chiusura definita del dissesto finanziario.
Il decreto del piano di estinzione dei
debiti è stato approvato e firmato al Ministero dell’Interno il 27 Novembre
scorso e notificato al Comune il 3 Gennaio 2013.
Ci sono voluti 17 anni per
mettervi la parola fine, grazie anche ai creditori che hanno rinunciato in
media ad un 30% dei loro crediti vero il Comune ed al lavoro svolto dall’organo
straordinario di liquidazione (Presidente Francesco Menna, componenti Antonio
Ripa e Giuseppe Quaranta) di concerto con il settore finanziario coordinato
dalla dr.ssa Giovanna D’Aniello.
Labalestra non rinuncia ad una nota polemica
verso il sindaco dell’epoca: “annunci su annunci che il dissesto finanziario si
era chiuso”.
Non solo non era così dice il sindaco ma furono sostituiti
tutti i componenti per gravi
inadempienze. Poi l’ultimo atto è stato ricostruire i debiti residui,
accertando che erano di 955mila euro invece che di oltre due milioni di euro e
al contempo denunciare alla Procura i componenti del vecchio organo per aver
percepito “compensi maggiori rispetto a quanto loro spettante”.
I componenti
poi sollevati dall’incarico sono stati rinviati a giudizio (questo naturalmente
non significa che siano colpevoli, ma che certo ci sono gravi indizi a loro
carico).
Il Comune ha versato per chiudere definitivamente la partita altri
353mila euro e rinunciato ad un credito verso lo Stato di 111mila euro.
“Non
vogliamo più ipotecare il futuro delle nuove generazioni contraendo debiti
superiori alla capacità di rientro” ha detto il primo cittadino.
Labalestra ha
poi concluso il suo intervento affermando che ora Palagianello ha “grande
solidità finanziaria e le basi per uno sviluppo socio-economico”.
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