GINOSA, VICENDA TORRE SERENA. L’EX ASSESSORE RAFFAELE CALABRESE:"IL SINDACO SI DIMETTA"
QUOTIDIANO DI PUGLIA 12 GENNAIO 2013
di Nicola NATALE
Luigi Montanaro |
Vito De Palma |
Rinviati a
giudizio 26 amministratori tra cui il sindaco Vito De Palma, l’ex sindaco Luigi
Montanaro nonché consiglieri di maggioranza e di minoranza di Ginosa della
precedente consiliatura, alcuni dei quali rieletti.
La vicenda, ormai nota, è
quella dell'accesso al mare vicino al Lago Salinella, realizzato in maniera
irregolare secondo l’esposto del 2008 di Pietro Cioccoloni, il proprietario di
un camping nelle immediate vicinanze del villaggio vacanze Torre Serena.
In
città la notizia è stata accolta quasi con indifferenza, solo poche persone
hanno commentato l’esca lanciata su facebook da un popolare quindicinale
locale, chiedendo il nome degli amministratori coinvolti.
Marina di Ginosa, il villaggio Torre Serena sul cui accesso al Lago Salinella ed al mare è scattata l'inchiesta |
Va specificato che
il rinvio a giudizio disposto dal
giudice delle udienze preliminari Valeria Ingenito è solo una valutazione
positiva della fondatezza delle accuse del pubblico ministero.
Spetterà poi al
giudice nel processo determinare se il reato c’è stato e se le persone indagate
sono realmente colpevoli.
All'epoca degli avvisi di garanzia l'ex sindaco Luigi Montanaro dichiarò: "rifarei mille volte quell'atto" a dimostrazione dell'assoluta buona fede con il quale si realizzò il passaggio.
Tuttavia la Procura di Taranto e il giudice dell'udienza preliminare hanno ritenuto che la vicenda debba essere esaminata all'interno di un processo poiché, a quanto pare un passaggio esisteva già.
L'utilizzo di quel passaggio preesistente non avrebbe leso la proprietà circostanti: adeguando quello aperto a tutti si sarebbero inoltre potuti risparmiare soldi pubblici.
Sulla faccenda è intervenuta in passato anche l'opposizione. come descritto in un precedente articolo: http://ginosanews.blogspot.it/2012/09/marina-di-ginosa-lago-salinella-e-torre.html.
All'epoca degli avvisi di garanzia l'ex sindaco Luigi Montanaro dichiarò: "rifarei mille volte quell'atto" a dimostrazione dell'assoluta buona fede con il quale si realizzò il passaggio.
Tuttavia la Procura di Taranto e il giudice dell'udienza preliminare hanno ritenuto che la vicenda debba essere esaminata all'interno di un processo poiché, a quanto pare un passaggio esisteva già.
L'utilizzo di quel passaggio preesistente non avrebbe leso la proprietà circostanti: adeguando quello aperto a tutti si sarebbero inoltre potuti risparmiare soldi pubblici.
Sulla faccenda è intervenuta in passato anche l'opposizione. come descritto in un precedente articolo: http://ginosanews.blogspot.it/2012/09/marina-di-ginosa-lago-salinella-e-torre.html.
L'ing. Raffaele Calabrese, ex assessore della giunta De Palma |
Nessuna reazione è filtrata dalle mura del palazzo
comunale, mentre prontissima è stata la reazione dell’ex assessore ing.
Raffaele Calabrese che è tornato a chiedere le dimissioni del sindaco.
L’ex
assessore, fuoriuscito anche da Adc (Alleanza di centro), era stato revocato
all’inizio del suo mandato proprio dal Sindaco in seguito al rinvio a giudizio
per intromissione nella vita privata dei Misseri di cui era stato consulente.
Ma poi fu completamente assolto dall’accusa.
Dice l’ex assessore: “in base al ragionamento del Sindaco che dichiarò tolleranza zero sulla questione morale e al danno di immagine che la mia permanenza in giunta avrebbe prodotto ora lui dovrebbe dimettersi”.
Tra l’altro fa notare l’ing. Calabrese “i fatti per cui fui giudicato e poi assolto non attenevano all’amministrazione, questi invece hanno diretto riflesso sul Comune e sulla loro attività di amministratori”.
“Dal comportamento del sindaco si capirà se l’intransigenza nei miei confronti, motivata con il rinvio a giudizio era veritiera o solo un mezzo per eliminare un personaggio scomodo”.
Dice l’ex assessore: “in base al ragionamento del Sindaco che dichiarò tolleranza zero sulla questione morale e al danno di immagine che la mia permanenza in giunta avrebbe prodotto ora lui dovrebbe dimettersi”.
Tra l’altro fa notare l’ing. Calabrese “i fatti per cui fui giudicato e poi assolto non attenevano all’amministrazione, questi invece hanno diretto riflesso sul Comune e sulla loro attività di amministratori”.
“Dal comportamento del sindaco si capirà se l’intransigenza nei miei confronti, motivata con il rinvio a giudizio era veritiera o solo un mezzo per eliminare un personaggio scomodo”.
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