LOPANE: PROVINCIA SENZA RAPPRESENTANZA IN PARLAMENTO DA UN DECENNIO


di Nicola NATALE
Gianfranco Lopane, sindaco di Laterza dal Maggio 2011
Gianfranco Lopane, sindaco di Laterza da un anno e mezzo, ci ha voluto provare. Ha chiesto una deroga al comitato elettorale del pd per partecipare alle primarie per la scelta dei parlamentari che si terranno sabato 29 e domenica 30 Dicembre. Ma non l’ha ottenuta.
Signor sindaco la provincia non riesce ad emergere. Al momento i soli nomi sicuri sono l’on. uscente Ludovico Vico, l’ass. reg. Michele Pelillo e la senatrice Anna Finocchiaro.
Mi sono messo disposizione del partito per dare  “un respiro nuovo”. Sia rispetto alla grande questione di Taranto sia rispetto agli enti locali martirizzati dal Governo. 
Tra Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello abbiamo oltre sessantamila abitanti che non sono rappresentati in Parlamento da oltre un decennio.
Anna Rita Lemma,
assessore comunale alla pubblica istruzione
e pari opportunità a Taranto
Al sindaco di Adelfia, con un anno e mezzo di mandato come lei, la deroga l’hanno data. Probabilmente c’erano condizioni politiche diverse, questo bisogna dirlo…
Le scelte fatte sono state poco trasparenti e ciò fa pensare ad un sistema bloccato. Anche la candidatura della senatrice Finocchiaro è un vulnus alla rappresentatività dei territori. Taranto avrebbe potuto benissimo essere rappresentata da Anna Rita Lemma o da Barbara Gambillara. Ritengo invece che l’esecutivo provinciale e regionale si sia schierato con i maggiorenti.
Non ritiene che una candidatura così importante vada preparata per tempo e discussa con il partito e con i territori?
I tempi sono stati strettissimi. In tre giorni, la scorsa settimana, c’è stato il regolamento, reso noto il martedì e la richiesta di deroga da presentare entro mercoledì. Poi una lettera di un rigo arrivata venerdì.
Barbara Gambillara,
consigliere di parità della Provincia di Taranto
Ing. Lopane lei ha sostenuto Bersani alle primarie, quindi dovrebbe accettare con tranquillità le decisioni…
Bersani ha promesso rinnovamento e su questo c’è stato un dato importante di partecipazione. Ora bisognerà vedere il dato del 30 Dicembre e vedere come il nostro elettorato ed il nostro circolo reagirà a quelli che sembrano giochi fatti.
Non teme di isolarsi e mettersi contro la nomenclatura del partito?
Non ho mai fatto azioni sponsorizzate dalla nomenclatura. Le primarie con le quali sono stato scelto come candidato sindaco del pd sono state osteggiate fino alla fine. Sono depositario di una serie di istanze che vengono completamente ignorate. Non dimentichiamoci lo sciopero dei sindaci, l’ultimo anello per garantire la tenuta della coesione sociale.
La sua è una strategia per ottenere una candidatura in Provincia o in Regione?
Non sono alla ricerca di candidature ad ogni costo. Ma è giusto che le istanze della provincia abbiano adeguata rappresentanza.
Questo però è uno dei momenti meno fortunati per far emergere queste istanze…
L’attenzione al capoluogo è fuori discussione.  Una mia candidatura non era in antitesi con gli interessi fin troppo drammaticamente disattesi della città di Taranto.
Ha fatto molto scalpore il voto favorevole di Vico al decreto salva-ilva, rigettato però dal Senato. Lei come avrebbe votato?
Quel decreto va approfondito ma bisogna essere realisti: è un punto di partenza. La situazione sanitaria però non può essere ulteriormente accantonata. D’altra parte le bonifiche devono essere fatte in maniera urgente, avrei votato positivamente dunque.

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