MIROGLIO, TENSIONE A BARI MA IL PROGETTO MARCOLANA ANCORA C'E'. LO ASSICURA CONFINDUSTRIA.


dall'articolo apparso sul Quotidiano del 3 Dicembre 2011
di Nicola Natale
Momenti di tensione a Bari durante l'incontro con la task force della Regione Puglia
L’ipotesi Marcolana è ancora in piedi.  
Lo assicurano Giuseppe Scornavacca dell’omonimo studio scelto da Confindustria Taranto ed il direttore di Confindustria Taranto Francesco Murgino. 
Non prima però di tre ore di accese discussioni ed interventi presso il Padiglione della Regione Puglia presso la Fiera del Levante. Sospiro di sollievo quindi per i 225 della Miroglio ma situazione più che mai complicata come confermato anche dall’avv. Davide  Pellegrino, presidente della task force regionale per l’occupazione. “E’ una cosa che probabilmente finirà male” ha detto il super dirigente, il quale ha proposto tuttavia una riunione ristretta tra la Miroglio, il gruppo di Alba e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali per cercare di riprendere i capi della matassa sempre più ingarbugliata e ripristinare un metodo violato dall’annuncio a sorpresa della mobilità e dall’assenza al tavolo regionale. 
Tutti hanno convenuto di investire il Presidente Vendola della questione per fare revocare al gruppo tessile la mobilità richiesta fin dal 22 Novembre e non ancora notificata ai rappresentanti sindacali aziendali. 
Anche il consigliere regionale Pietro Lospinuso. 
La riunione si è fatta incandescente non appena il dr. Murgino ha detto di essersi sentito con Miroglio. 
Uno dei 225, è scattato, esasperato come tutti da quasi tre anni di cassa integrazione che finiscono il 31 Dicembre. Trattenuto a stento dai colleghi ha finalmente dato il là alla riunione a tratti qualificata come “una inutile perdita di tempo”. 
Non per i lavoratori che invece hanno saputo esattamente qual è la causa nella mancata ufficializzazione del piano industriale. 
Vale a dire, secondo Scornavacca, l’improvviso innalzamento a doppia cifra degli interessi bancari richiesti a Marcolana per finanziare anche la seconda fase del suo progetto. 
Cioè l’impianto a Ginosa dei macchinari necessari ad ottenere il prodotto finito. Impossibile pensare di fare il solo tessuto greggio possibile con il trasferimento dei macchinari attualmente in Bulgaria: il piano non funzionerebbe. 
Come del resto è stato per Miroglio. All’incontro erano presenti i sindaci di Ginosa De Palma, di Castellaneta D’Alessandro e di Laterza Lopane ma anche la Provincia di Taranto con gli assessori Galeota e  De Gregorio. 
Per quest’ultimo Miroglio “ci ha offeso ancora una volta” ed anche sulla trattativa con Barbero apparentemente in dirittura d’arrivo narra di aver udito “cose raccapriccianti”.
E proprio su Barbero è intervenuto il Sindaco di Ginosa il quale si è detto “contrario ad ogni spacchettamento di proposte”. 
I due progetti, Marcolana a Ginosa e Barbero a Castellaneta  “devono andare insieme, chiedo su questo l’assenso del Sindaco di Castellaneta”. 
Da sx l'avv. Davide Pellegrino e altri due membri della task force
per il lavoro della Regione Puglia
Una girandola di interventi con il rischio adombrato da Pellegrino che si strumentalizzi a volte la Regione, a volte il Ministero, per condurre in modo cinico la trattativa.
Del resto è stato il gruppo piemontese a impegnarsi per la ricollocazione dei 225 individuando il Gruppo Pratese da 40 milioni di € di fatturato. 
Ma il progetto è ancora una volta in mano alla disponibilità delle banche al finanziamento mentre spunta, ancora una volta, l’idea di finanziarlo a tasso agevolato con Invitalia. 
Una soluzione del resto praticata anche con Miroglio nel 1995, il grande assente dell’incontro a Bari.

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