MIROGLIO, IL 2 DICEMBRE A BARI. LI CONVOCA LA REGIONE PUGLIA
dall'articolo apparso sul Quotidiano del 29 Novembre 2011
di Nicola NATALE
Lo striscione esposto durante il presidio presso lo Stabilimento ginosino della Miroglio |
Si fa sempre più
ingarbugliata la posizione dei 225 cassintegrati Miroglio. La riunione al
Ministero dello Sviluppo Economico che doveva tenersi il 29 Novembre è stata
rinviata a data da fissarsi. Motivo ufficiale del rinvio “le necessarie
verifiche relative alle misure di ammortizzazione sociale”. Lo ha annunciato il
dott. Di Leo del Ministero dello Sviluppo Economico con una mail ai soggetti
che dovevano parteciparvi, in primis i sindacati e la Regione Puglia,
interessati alla risoluzione di una vertenza che si trascina da due anni e
mezzo. Intanto la Regione convoca a sua volta per venerdì 2 Dicembre alle 12 un
nuovo incontro presso la sala conferenze del Padiglione della Giunta Regionale
presso la Fiera del Levante a Bari sul lungomare Starita. L’invito da parte del
presidente del Comitato Monitoraggio Sistema Economico Davide Pellegrino,
superdirigente della Regione, è rivolto al Presidente Vendola, alla
vicepresidente Capone nonché all’assessore regionale al welfare Elena Gentile.
Le posizioni dei 225 cassintegrati sono intanto di grande preoccupazione
nonostante le rassicurazioni, prima tra tutte quelle di Nicola Calabrese della
Uilta-Uil per il quale “ci sono ancora 8 mesi di deroga per coprire il II° anno
di ammortizzatori sociali”. Per tutti, sindacalisti e lavoratori, c’è l’accordo
del 5 Marzo 2009 da rispettare che prevede il reimpiego di tutti i 225 sia pure
con aziende differenti. E soprattutto il vaglio dell’assemblea dei lavoratori
per le decisioni più importanti senza deleghe in bianco, pur con la massima
fiducia nelle Istituzioni sempre presenti e nelle organizzazioni sindacali. I lavoratori respingono senza se e senza me qualsiasi deriva violenta della vertenza, finora sempre condotta con massima serietà e rispetto delle regole.
Da sx il dr. Fois manager della Miroglio, il vicepresidente della Regione Capone e l'avv. Davide Pellegrino, dirigente Area Sviluppo della Regione durante la presentazione del Gruppo Marcolana a Bari |
Intanto la mobilità non è stata ancora confermata, anche se appare certa stando alle dichiarazione dei cassintegrati. Trattative, strappi, riconciliazioni: una
vertenza che ormai ha i toni della saga sindacale più che quelli della
reindustrializzazione.
Una chimera quella della ripresa del settore secondario visto che la Filatura e
Tessitura di Puglia origina proprio da una legge sulla reindustrializzazione
delle aree di crisi siderurgica, la 181 del 1989. Con due tentativi di
rioccupazione falliti (Intini e Be4Energy) ed ora Marcolana e Barbero ancora in
bilico che alimentano le congetture più disparate, le speranze più vive e - si
spera - non le delusioni più cocenti. Fatto sta che Marcolana, il gruppo
pratese che dovrebbe acquisire il mega stabilimento ginosino è ancora in cerca
di finanziamenti e ricapitalizzazione e non ha ancora sciolto la riserva.
Barbero invece sembra più vicino all’investimento anche se il gruppo di Alba
non sembra avergli ancora lasciato mano libera sullo stabilimento. Ora sarà
senza dubbio interessante capire cosa dice la Regione Puglia, anche se fino al
2, le cose potrebbero cambiare ancora.
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