Post

NATUZZI, CAUTO OTTIMISMO DEI SINDACI DE PALMA E LOPANE. I sindacati definiscono storico l'accordo ma c'è chi non ci sta.

Immagine
Natuzzi, lo stabilimento di Ginosa chiude  per effetto dell'accordo del 10 ottobre scorso QUOTIDIANO DI PUGLA 12 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE All’indomani dell’accordo le reazioni sono di moderato ottimismo.  Certo l’ufficializzazione della chiusura dello stabilimento di Ginosa è un ulteriore colpo ad una cittadina già provata dall’alluvione e da un quadro dell’economia già critico prima del disastro.  Né il sindaco di Ginosa Vito De Palma, né il suo collega di Laterza Gianfranco Lopane hanno potuto essere presenti alla firma dell’accordo al tavolo romano poiché impegnati nella prima fese della gestione delle emergenze legate al disastro naturale.  Ma l’attenzione è alta poiché Natuzzi, da queste parti, significa due stabilimenti, uno in contrada bandiera a Ginosa ed uno in contrada madonna delle grazie a Laterza con poco meno di mille persone che vi lavorano.  De Palma è chiaro nel dire che “ non è la soluzione auspicata, non ci soddisfa totalmente, ne

RITROVATO GRAZIE AL FIUTO DEI CANI, PINO BIANCULLI. Mentre fervono i lavori di ripristino.

Immagine
Pino Bianculli, 32 anni. E' stato ritrovato grazie al fiuto dei cani in contrada Pantano (Marina di Ginosa) QUOTIDIANO DI PUGLIA 11 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE Si fatica a trovare una tragedia simile andando indietro negli anni. A meno che non si sommino le tante vittime per incidenti stradali. Ieri, in mattinata il ritrovamento di Pino Bianculli, il 32 enne di Montescaglioso, travolto dalla violenza dell’acqua.  Lo cercavano dalla sera di lunedì scorso, sette ottobre,   quando era tornato dal centro medico di riabilitazione di Marina di Ginosa dove lavorava.  Il ritrovamento, in contrada pantano,   ad opera di alcuni cani di una masseria vicina che annusando il padre del ragazzo ne hanno associato l’odore a quello della salma sepolta sotto strati di melma.  Pino era ai margini della fiumana che investendo e trascinando la sua auto per oltre 500 metri ha proseguito oltre la sua corsa per arrestarsi vicino ad un oliveto ed ad un vigneto rimasti intatti.

E' IL CANE A CAPIRE DOV'ERA PINO. Annichiliti i familiari.

Immagine
Pino Bianculli, tragicamente scomparso la sera dell'alluvione QUOTIDIANO DI PUGLIA 11 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE L’olfatto dei cani più sofisticato delle più moderne tecnologie.  Se la storia non fosse tragicamente vera la si potrebbe pensare inventata di sana pianta, a fini pedagogici.  Si era detto che a bordo dell’augusta bell dei vigili del fuoco arrivato a Ginosa, c’era un dispositivo in grado di ritrovare, per mezzo di sensori che rilevano il calore, qualsiasi corpo. Non ha potuto nulla. Dopo tre giorni di ricerche il corpo di Pino Bianculli, 32enne, non aveva più sangue alla sua temperatura normale. Ma suo padre aveva il suo stesso odore.  Solo a lui il cane del titolare della masseria continuava a tirare i pantaloni.  Lui lo scacciava, ma il cane continuava a dirgli con l’unica lingua in suo possesso: “ vieni, scava lì, perché lì c’è qualcosa che ti appartiene ”. E dopo molti scetticismi il coltivatore dell’azienda agricola ed i familiari s

NATUZZI, SIGLATO IL PIANO DI SALVAGUARDIA. Per la prima volta in Italia la produzione "recliner".

Immagine
QUOTIDIANO DI PUGLIA 11 APRILE 2013 di Nicola NATALE Si chiude un capitolo storico per Natuzzi, la fabbrica di divani che esporta in 123 paesi il 90% del proprio fatturato. A chiarire uno dei punti chiavi interviene Vito Basile (corporate press office) per il quale “ non si tratta di lavoro che ritorna in Italia, di una una linea la recliner che era pensata per i mercati vicini alla Romania e per la quale per la prima volta si sono prodotte le condizioni per poterla produrre in Italia ”.  E’ questa una fase che illustra lo stile con il quale sono state condotte queste trattative serrate, mai perdendo d’occhio il mercato, le sue reali prospettive, sempre ancorate ad una secca se pur cruda pragmaticità.   Pur di fronte alle proteste veementi che hanno caratterizzato l’annuncio degli esuberi prima fissato a 1726 ed ora ridottisi al numero altrettanto imponente di 1506.  Con due stravolgimenti importantissimi rispetto a come si era delineata inizialmente la trattativ

CIRCOLAZIONE DIFFICILE VERSO TARANTO, DANNI ALLA VIABILITA’ ED ALL’AGRICOLTURA ENORMI

Immagine
Ginosa, particolare della gravina dopo l'alluvione del 7 ottobre 2013 di Nicola NATALE (11/10/2013) Quattro giorni dopo l’alluvione si fatica a rendersi conto del disastro. Ginosa resta l’epicentro dell’area colpita dall’alluvione.  Ma i danni si sono estesi a Laterza, a Castellaneta, a Palagianello. La richiesta di riconoscimento di calamità naturale è partita già all’indomani del nubifragio.  Quando Ginosa si accorse che quattro suoi concittadini mancavano all’appello e si mise a cercarli con tutte le sue forze. Coadiuvati naturalmente dai vigili del fuoco del soccorso subacqueo acquatico e dal gruppo speleo, alpino fluviale oltre che dagli uomini e donne della protezione civile e di altri enti. Impresa non facile in un territorio vasto   187 chilometri quadri, pur partendo dal luogo in cui le quattro vittime Giuseppe Bari, Pino Bianculli, Chiara Moramarco, Rossella Pignalosa erano state viste per l’ultima volta.  La richiesta di riconoscimento dello stato d

ALLUVIONE, UNA MINIERA DI STORIE. L'appello: "si faccia lavorare chi ha subito danni".

Immagine
Ginosa - il ristorante pizzeria le sete interessato dall'alluvione. I proprietari sono stati tra i primi a valorizzare, con interventi adeguati, gli immobili storici esistenti in gravina  di Nicola NATALE L’alluvione, oltre a vittime e danni, è una miniera inesauribile di storie. In cui viene fuori il meglio ed il peggio dell’uomo.  Nel ristorante le sete, l’unico esempio di recupero di immobile storico ai margini bassi della gravina, i proprietari hanno trovato dei ladri intenti a frugare tra le cose lasciate intatte dalle acque. Erano a quanto pare appena le quattro di mattina.  Ancora più brutta la storia capitata ad Antonio Buonora aggredito e legato ad una sedia per impossessarsi di quanto aveva in casa. La sua colpa? Essersi impietosito alla richiesta di rifugio di due persone che conosceva appena e dai quali aveva in passato anche acquistato dei funghi. I due, un uomo ed una donna, sono ora attivamente ricercati dai carabinieri. Anche perché dopo ave

L’ADDIO A ROSSELLA CON UNA COLOMBA BIANCA

Immagine
Rossella Pignalosa QUOTIDIANO DI PUGLIA  10 OTTOBRE 2013 di Nicola NATALE GINOSA - Gesù risorto, la parrocchia dove si celebra il funerale di Rossella Pignalosa, è stracolma.  Al lutto cittadino proclamato dall’amministrazione comunale partecipa una piccola folla, sono tantissimi quelli che partecipano al corteo funebre  aspettando lungo via Montescaglioso e poi su per via Matera.    Già dalle quindici la gente vuole dare l’ultimo saluto a questa ragazza di 32 anni che non molti conoscevano, ma di cui tutti hanno apprezzato la discrezione, bene raro nella società dell’apparenza a tutti i costi.  “ Una ragazza bella dentro e fuori ” commenta addolorato uno dei suoi amici di comitiva.  Rossella, ci sia consentito chiamarla per nome, aveva tanti amici che in ogni modo hanno espresso il loro dolore.  Già dal giorno prima, quando piccole comitive hanno compiuto il mesto pellegrinaggio alla casa bianca e rosa adagiata sul fondovalle della collina Cignano, a due passi dallo stadi