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LATERZA / CAPONE E CAROLI: "CRISI DEL DIVANO: RILANCIAMO CON LA SMART HOME E L’ECO- ARREDO"

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Lopane, Capone, Stano Caroli rilanciano l'accordo di programma In foto l'incontro del 17 luglio scorso a Laterza Oggi, 22 luglio, il primo degli incontri a Roma sulla questione dei 1726 esuberi strutturali della Natuzzi. La cronaca domani sul Quotidiano di Puglia di Nicola NATALE L’accordo di programma per rilanciare il distretto del mobile imbottito.    Ieri, 17 luglio,    grande affluenza al palazzo marchesale di Laterza per la presentazione nel dettaglio delle possibilità di investimento non solo nel mondo del divano, ma in quello dell’arredo casa. O meglio ancora della casa intelligente (smart home) o dell’habitat ecosostenibile.  Un convegno con il quale l’amministrazione di Laterza rappresentata dal sindaco Gianfranco Lopane e dall’assessore   allo sviluppo Mimma Stano ha voluto innanzitutto chiarire che l’accordo si riferisce anche a Ginosa e Laterza, comuni del tarantino ricompresi nell’accordo di programma. E questo anche se “ l’accordo non ha so

SCIOPERO NATUZZI: AZIENDA E MAESTRANZE AI FERRI CORTI. L’INCUBO FINE CASSA AD OTTOBRE. RISCHIATO L’INCIDENTE

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QUOTIDIANO DI PUGLIA 14 GIUGNO 2013 di Nicola NATALE Laterza  dipendenti natuzzi si fermano ai cancelli senza entrare Un’altra giornata di passione. E le posizioni che si allontano sempre più tra la dirigenza della Natuzzi e gli operai che scioperano davanti ai cancelli dello stabilimento di Laterza. Nulla di fatto dall’incontro tenutosi ieri negli uffici dello stabilimento con i dirigenti della azienda leader internazionale nel settore del mobile imbottito.   Non è passata la controproposta aziendale di effettuare un periodo di prova per la riorganizzazione dei calendari di lavoro. I sindacati che vorrebbero distribuire equamente le giornate di lavoro tra tutti i circa 500 dipendenti non si fidano delle risultanze aziendali e temono sia solo un ulteriore modo per non concedere nulla.  Attualmente vi è chi lavora a tempo pieno e chi una sola settimana, questi ultimi con una drastica riduzione dello stipendio.  Ma non è questo il motivo fondamentale dello sciop